Cotonou Venerdì, 18 novembre 2011 [Video] Signor Arcivescovo e cari fratelli nell’Episcopato, Signor Rettore della cattedrale, cari fratelli e sorelle! Mentre lodiamo Dio per le meraviglie di cui non cessa di colmare l’umanità, vi invito a meditare un momento sulla sua misericordia infinita. Questa Cattedrale vi si presta provvidenzialmente. La Storia della Salvezza, che culmina nell’Incarnazione di Gesù e trova pieno compimento nel Mistero pasquale, è una splendida rivelazione della misericordia di Dio. Nel Figlio è reso visibile il “Padre misericordioso” (2 Cor 1,3), che, sempre fedele alla sua paternità, “è capace di chinarsi su ogni figlio prodigo, su ogni miseria umana e, soprattutto, su ogni miseria morale, sul peccato” (Giovanni Paolo II, Enc. Dives in misericordia, 6). La misericordia divina non consiste solamente nella remissione dei nostri peccati: essa consiste anche nel fatto che Dio, nostro Padre, ci riconduce, talvolta non senza dolore, afflizione e timore da parte nostra, sulla via della verità e della luce, perché non vuole che ci perdiamo (cfr Mt 18,14; Gv 3,16). Questa duplice manifestazione della misericordia divina mostra come Dio è fedele all’alleanza sigillata con ogni cristiano nel Battesimo. Rileggendo la storia personale di ciascuno e quella dell’evangelizzazione dei nostri Paesi, possiamo dire con il salmista: “Canterò in eterno l’amore del Signore” (Sal 89 [88],2). LEGGERE... |