Visto che la cassetta delle email si sta riempiendo di messaggi più o meno dallo stesso tema, anche se di due umori e tenori diversi a seconda della provenienza.... diamo un'occhiata a ciò che il Papa ha detto e ha fatto oggi, nell'udienza al Cammino Neocatecumenale.
Andiamo al sodo. Così recita il decreto citato da Sua Santità:
"Il pontificio consiglio per i Laici, avuto il parere favorevole della congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti, concede l'approvazione a quelle celebrazioni contenute nel direttorio catechetico del Cammino neocatecumenale che non risultano per loro natura già normate dai libri liturgici della Chiesa"
Domanda: secondo voi lettori, la Messa, o Celebrazione Eucaristica, è già normata dai libri liturgici della Chiesa? (risposta ovvia: SI').
Quindi non ci si riferisce a questo tipo di celebrazioni? (Risposta ovvia: Si sta parlando di altro tipo di celebrazioni).
I Vespri e le Lodi, forse? (No, anche quelle sono azioni liturgiche già normate)
Il Papa infatti nel suo discorso di oggi, ha detto con estrema chiarezza ai membri del Cammino: "Poco fa vi è stato letto il Decreto con cui vengono approvate le celebrazioni presenti nel "Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale", che non sono strettamente liturgiche, ma fanno parte dell’itinerario di crescita nella fede".
Risulta quindi falso o quantomeno errato, ciò che è stato affermato anche ieri da siti legati al Cammino Neocatecumenale (si veda questo comunicato stampa, dove si insiste: "In questa occasione verrà annunciato il decreto di approvazione della Liturgia in uso nel Cammino")
Risulta quindi falso o quantomeno errato, ciò che è stato affermato anche ieri da siti legati al Cammino Neocatecumenale (si veda questo comunicato stampa, dove si insiste: "In questa occasione verrà annunciato il decreto di approvazione della Liturgia in uso nel Cammino")
Sono state approvate, invece, delle celebrazioni "non strettamente liturgiche": quindi non delle liturgie, che sono - certo - strettamente liturgiche (lapalissiano). E infatti queste altre celebrazioni le ha approvate il Pontificio consiglio per i Laici, con il parere favorevole della Congregazione per il Culto divino, non le ha approvate la Congregazione stessa.
Ma allora, si chiede qualcuno, che cosa è stato approvato? Chi non conosce i "passaggi" del lungo itinerario del Cammino Neocatecumenale non può aver chiaro di che cosa si tratti. E il segreto sul Direttorio, che a questo punto è davvero paradossale non venga pubblicato nella sua interezza, non aiuta di certo.
Bisogna premettere che non tutti i riti sono liturgici anche se tutte le liturgie sono riti. Ci sono riti che "per loro natura" non sono liturgici. Ne abbiamo avuto un esempio recente nella revisione del rito per il Concistoro in cui vengono consegnati i cappelli e gli anelli ai nuovi Cardinali. E' un rito, ma non è una liturgia, tantomeno una celebrazione sacramentale.
Le confraternite, per es., hanno i loro riti di aggregazione dei nuovi membri, con imposizione di vesti particolari e medaglioni, gli Ordini Equestri hanno anche loro particolari investiture e momenti di passaggio.... La Chiesa è bella perchè è varia e fantasiosa. E la sua ritualità debordante!
Per il caso dei Neocatecumenali, è comprensibile e bello che siano state confermate le modalità della "celebrazione" dei passaggi del "Primo Scrutinio", "Secondo Scrutinio", per "l'iniziazione alla preghiera", probabilmente, e per la Traditio del Simbolo (il Credo) e per la Redditio, per la Consegna del Padre Nostro.
Quello che è stato approvato è, dunque, l'adattamento dei singoli momenti di passaggio del cammino Neocatecumenale, dopo che, a suo tempo, era stato approvato il Direttorio per la catechesi, che presenta queste "tappe" nei vari volumi.
Tutti i momenti sopra descritti sono desunti dall'Iniziazione Cristiana degli Adulti (che non è l'iniziazione dei Cristiani Adulti...), adattata però a coloro che battezzati lo sono già, ma desiderano ripercorrere le tappe dell'iniziazione cristiana, che non ebbero modo di percorrere, "come se non fossero battezzati", al fine di "riscoprire il proprio battesimo". E' proprio per questo che il Cammino si chiama "neocatecumenale", ovvero catecumenato fatto dopo il battesimo.
C'è chi dice che tutto questo non ha molto senso (opinioni personali; ma la Chiesa pare non essere d'accordo con tali affermazioni).
Secondo me avrebbe più senso fare ciò che i Padri hanno sempre fatto, ovvero il "cammino mistagogico" dei battezzati, accompagnandoli nel processo di entrata piena nei Misteri già ricevuti (cammino che potrebbe non finire mai, a differenza di quello neocatecumenale), lasciando invece ai non-battezzati il cammnino propriamente catecumenale e a coloro che vivono in situazioni pubbliche oggettivamente in contrasto con il vangelo offrire uno status e un "cammino penitenziale" (completamente obliato oppure visto come politicamente scorretto per es. verso i divorziati risposati, i conviventi, chi sostiene l'aborto e/o lo ha praticato pubblicamente - medici, politici -; coloro che avevano pubblicamente lasciato la fede e vi vogliono tornare, ecc.).
RICAPITOLANDO:
Per quello che riguarda la liturgia propriamente detta, nelle Comunità Neocatecumenali, si sta a ciò che è definito e stabilito negli Statuti solo per quelle particolarità già concesse, per il resto ci si conforma pienamente, come tutti i cattolici latini, ai libri liturgici della Chiesa.