terça-feira, 1 de janeiro de 2013
Cari fratelli e sorelle, buon anno a tutti! In questo primo giorno del 2013 vorrei far giungere ad ogni uomo e ogni donna del mondo la benedizione di Dio.
BEATI GLI OPERATORI DI PACE (Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2013)
LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS, 01.01.2013
Al termine della Celebrazione Eucaristica nella Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e nella ricorrenza della 46a Giornata Mondiale della Pace, il Santo Padre Benedetto XVI si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano e - prima di recitare l’Angelus - rivolge ai fedeli e ai pellegrini presenti in Piazza San Pietro le seguenti parole:
PRIMA DELL’ANGELUS
Cari fratelli e sorelle,
buon anno a tutti! In questo primo giorno del 2013 vorrei far giungere ad ogni uomo e ogni donna del mondo la benedizione di Dio. Lo faccio con l’antica formula contenuta nella Sacra Scrittura: «Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace» (Nm 6,24-26).
Come la luce e il calore del sole sono una benedizione per la terra, così la luce di Dio lo è per l’umanità, quando Egli fa brillare su di essa il suo volto. E questo è avvenuto con la nascita di Gesù Cristo! Dio ha fatto risplendere per noi il suo volto: all’inizio in modo molto umile, nascosto – a Betlemme soltanto Maria e Giuseppe e alcuni pastori furono testimoni di questa rivelazione –; ma a poco a poco, come il sole che dall’alba giunge al mezzogiorno, la luce di Cristo è cresciuta e si è diffusa ovunque. Già nel breve tempo della sua vita terrena, Gesù di Nazaret ha fatto risplendere il volto di Dio sulla Terra Santa; e poi, mediante la Chiesa animata dal suo Spirito, ha esteso a tutte le genti il Vangelo della pace. «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini del suo compiacimento» (Lc 2,14). Questo è il canto degli angeli a Natale, ed è il canto dei cristiani sotto ogni cielo; un canto che dai cuori e dalle labbra passa nei gesti concreti, nelle azioni dell’amore che costruiscono dialogo, comprensione e riconciliazione.
Per questo, otto giorni dopo il Natale, quando la Chiesa, come la Vergine Madre Maria, mostra al mondo il neonato Gesù, Principe della Pace, celebriamo la Giornata Mondiale della Pace. Sì, quel Bambino, che è il Verbo di Dio fatto carne, è venuto a portare agli uomini una pace che il mondo non può dare (cfr Gv 14,27). La sua missione è abbattere il «muro dell’inimicizia» (cfr Ef 2,14). E quando, sulle rive del lago di Galilea, Egli proclama le sue «Beatitudini», tra queste vi è anche «beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5,9). Chi sono gli operatori di pace? Sono tutti coloro che, giorno per giorno, cercano di vincere il male con il bene, con la forza della verità, con le armi della preghiera e del perdono, con il lavoro onesto e ben fatto, con la ricerca scientifica al servizio della vita, con le opere di misericordia corporale e spirituale. Gli operatori di pace sono tanti, ma non fanno rumore. Come il lievito nella pasta, fanno crescere l’umanità secondo il disegno di Dio.
In questo primo Angelus del nuovo anno, chiediamo a Maria Santissima, Madre di Dio, che ci benedica, come la mamma benedice i suoi figli che devono partire per un viaggio. Un nuovo anno è come un viaggio: con la luce e la grazia di Dio, possa essere un cammino di pace per ogni uomo e ogni famiglia, per ogni Paese e per il mondo intero.
DOPO L’ANGELUS
Cari fratelli e sorelle!
Rivolgo a tutti l’augurio più cordiale per il nuovo anno: possa essere veramente un buon anno, e lo sarà se accoglieremo in noi e tra di noi l’amore che Cristo ci ha donato. Con gratitudine formulo i migliori auspici al Presidente della Repubblica Italiana e all’intera Nazione, come pure alle altre Autorità che mi hanno fatto pervenire messaggi augurali.
Rinnovo il mio affettuoso saluto ai giovani venuti a Roma per l’Incontro europeo della Comunità di Taizé. Esprimo la mia spirituale vicinanza alle iniziative ecclesiali in occasione dell’odierna Giornata Mondiale della Pace: penso, in particolare, alla Marcia nazionale che ha avuto luogo ieri sera a Lecce, come pure a quella di stamani qui a Roma, animata dalla Comunità di Sant’Egidio. Saluto gli aderenti al Movimento dell’Amore Familiare che stanotte hanno vegliato in preghiera in Piazza San Pietro, a anche a Milano e L’Aquila. A tutti ripeto la parola di Gesù: «Beati gli operatori di pace»!
Je suis heureux de saluer les francophones en ce premier jour de l’année civile où nous célébrons la Vierge Marie, Mère de Dieu. Nous louons sa foi profonde et son « oui » sans réserve à la volonté divine. Par elle, Dieu s’est rendu visible en Jésus, et nous pouvons voir son visage ! Marie a donné au monde le Sauveur, le Prince de la Paix. Qu’elle intercède auprès de son Fils pour que nous trouvions les chemins de la réalisation de la paix ! Tout au long de cette année, puissions-nous devenir des artisans de paix, et des témoins de l’amour de Dieu pour tous les hommes d’aujourd’hui. Bonne et Sainte année à tous !
I am pleased to greet all the English-speaking pilgrims and visitors present today for this prayer. Today, New Year’s Day, we celebrate the Solemnity of Mary, Mother of God. With affectionate trust, Our Lady believed the message revealed to her by the angel’s word and bore Jesus Christ, true God and true man. May her powerful intercession bring you a happy and prosperous New Year!
Mit einem frohen Neujahrsgruß heiße ich alle Pilger und Besucher deutscher Sprache willkommen. Die Kirche feiert am ersten Tag des Jahres das Hochfest der Gottesmutter Maria und empfiehlt sich selbst dem mütterlichen Schutz Marias an. Das Evangelium berichtet uns, daß Maria alles, was geschehen war, in ihrem Herzen behielt. In ihrem Herzen ist Platz für alles, was die Menschen bewegt. So wollen wir ihr unsere Anliegen und Hoffnungen für das neue Jahr anvertrauen, damit sie bei Gott unsere Fürsprecherin sei. Euch und euren Familien wünsche ich ein gutes und friedvolles neues Jahr.
Saludo a los fieles de lengua española aquí presentes y a cuantos participan en el rezo del Ángelus a través de los medios de comunicación social. En esta solemnidad de Santa María, Madre de Dios, deseo hacer llegar mi cercanía espiritual y mi sincero afecto a todos los que, inspirados en la Palabra de Jesucristo, Luz de los pueblos, se esfuerzan por construir un mundo más justo y fraterno, cada vez más digno del hombre, y en el que no haya espacio para la guerra, las enemistades y las discordias. Encomiendo esta noble causa a las manos amorosas de la Virgen Santísima, Reina de la Paz. ¡Feliz año nuevo!
A todos os povos e nações de língua portuguesa, aos seus lares e comunidades, aos seus governantes e instituições, desejo a paz do Céu que hoje vemos reclinada nos braços da Virgem Mãe. Feliz Ano Novo!
Pozdrawiam wszystkich Polaków i życzę, aby rozpoczynający się rok był pełen pokoju i Bożego błogosławieństwa. Niech ten czas, przeżywany w duchu wzajemnej miłości, przyniesie wam wszelką pomyślność. Do siego roku!
[Saluto tutti i polacchi e auguro che l’anno che inizia sia pieno della pace e della benedizione di Dio. Questo tempo, vissuto in spirito di amore fraterno, vi porti ogni prosperità. Felice anno nuovo!]
Infine, saluto tutti i pellegrini di lingua italiana: i gruppi parrocchiali, le famiglie, i giovani; in particolare i ragazzi di Gioventù Studentesca della Liguria. A tutti auguro abbondanza di pace e di bene per ogni giorno del nuovo anno!
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