(di Paolo Pasqualucci) Si fa sempre più intensa l’attesa per il Sinodo dei Vescovi dedicato ai gravi problemi che la pastorale sulla famiglia e il matrimonio cattolici deve affrontare nel mondo d’oggi. Specialmente dopo che cinque e più cardinali, seguiti da diversi teologi, hanno di recente preso pubblicamente posizione per iscritto (in un libro che è già “un manifesto”) contro l’indirizzo eversore della dottrina cattolica proposto dal cardinale Kasper nel suo notissimo e contestato intervento al Concistoro del 20 febbraio scorso, preparatorio dell’attuale Sinodo. Il cardinale vorrebbe permettere la somministrazione della Comunione ai divorziati risposatisi e mantenutisi nello stato di peccato e pubblico scandalo, come se tra l’adulterio e il talamo nuziale incontaminato non ci dovesse più essere differenza alcuna, per la Chiesa d’oggi. Ma questo, pur assai grave, è solo un aspetto della proposta eversione, quello che colpisce di più, per l’audacia dell’attacco al dogma della fede.