La Serva di Dio, Madre Carmela Prestigiacomo, così scriveva nel 1901 al suo direttore spirituale:Oggi Gesù, attraendomi a sé colla forza irresistibile del suo amore, dopo aver versato nel mio cuore tutte le amarezze, dolori, ambasce e desolazioni le più terribili, mi unì in modo tutto soprannaturale e divino al suo Cuore Adorabile, e con una dolcezza tutta ineffabile, mi disse: “Come io verso nel tuo cuore tutta la piena delle mie amarezze, dell’agonia, della morte; così pure versa nel mio tutta la gravezza del tuo patire, della mortale agonia che strazia continuamente l’anima tua alla vista di un Dio amante, sì grandemente oltraggiato e vilipeso; sarà ciò dolce conforto all’affannato mio cuore, e un novello pegno di eterna alleanza coll’infinito amor mio che è tanto spregiato. Ti ho scelto a compagna dei miei dolori, ne sentirai tutta la gravezza e l’intensità, il tuo cuore sarà sempre il teatro dell’amore e del dolore; nel dolore l’anima tua troverà l’amore e viceversa”. (Scritti della Fondatrice, Vol. II, pp. 78-79)