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1) Don Divo Barsotti (Palaia 1914 – Firenze 2006) viene da molti presentato come una
persona.lità dal grande carisma e dalla grande fede. È stato, infatti, definito uno dei più grandi
uomini spirituali del nostro tempo.
2 Esegeta intuitivo anche se non inquadrabile in nessun
modello. Scrittore mistico, ha fondato la comunità contemplativa dei Figli di Dio, che tende alla
santità possibile per tutti gli uomini impegnati in un chiostro, al lavoro o in famiglia. La
peculiarità di Barsotti è quella di dare alla riflessione teologica contemporanea un esempio di
quanto l’uomo possa coniugare la ricerca scientifica con la mistica. Per mons. Cataldo Naro:
“La sua opera ha avuto un’influenza lungo tutta la seconda metà del Novecento che apparirà
sempre più chiaramente negli anni prossimi, man mano che diventeremo più capaci di distacco
critico”.3
Prima del Concilio Vaticano II Divo Barsotti rivela al mondo cattolico la propria “pigrizia”
mentale e spirituale, la propria “stanchezza” storica come se i cattolici non si accorgessero
delle inquietudini della società e che sarebbero poi emerse totalmente nel 1968. oggi appare
profetico il suo invito a ritornare ai fondamentali della fede, ai Sacramenti e alla Messa, alla
Scrittura e alla preghiera liturgica, a mettere Dio al centro e al di sopra di tutto.4 Dopo il
Vaticano II la sua opera s’imbatterà in contrarietà e disattenzioni. Barsotti iniziò, così, a
ricordare che la missione della Chiesa non consiste nel risolvere le crisi mondiali o locali e
riportare la pace, ma nell’annunciare la salvezza di Gesù Cristo e nel conquistarla tramite il
rapporto con Lui. leggere...