domingo, 29 de novembro de 2020

BEATO CARLO ACUTIS : Lista Apparizioni|Museo Virtuale

 Presentazione Mostra

Grazie all’intuizione del quindicenne Carlo Acutis, morto in concetto di santità nell’ottobre 2006 (www.carloacutis.com) e alla generosa e accurata ricerca eseguita dallo scrittore e giornalista Nicola Gori, è stato possibile realizzare questa mostra che raccoglie per la prima volta 132 testimonianze di visioni e apparizioni di Angeli e di Demoni nella vita dei Santi. Frutto di un’attenta e accurata ricerca eseguita in ambito internazionale, attingendo anche ai vari documenti storici contenuti nelle “Positiones” di persone per le quali è in corso il processo di canonizzazione presso la Congregazione delle Cause dei Santi, si è provveduto a organizzare un percorso ideale attraverso la storia della salvezza. Le esperienze raccolte nella mostra abbracciano tutti i secoli dell’era cristiana. Il visitatore troverà spunti e motivi di riflessione sulla presenza degli Angeli e dei Demoni nella vita dell’uomo. Nelle varie testimonianze viene tratteggiato un profilo degli Angeli, quali messaggeri di Dio e custodi dell’uomo, e dei Demoni, quali tentatori e istigatori alla ribellione contro Dio. Alcuni resteranno sorpresi nello scoprire che le testimonianze sulla verità degli Angeli e dei Demoni confermano che esiste un mondo dopo la morte a cui ogni uomo è chiamato. Non resta che visitare la mostra e immergersi con la mente aperta alle sollecitazioni che questi episodi suscitano.

Perché parlare degli Angeli e dei Demoni?

Parlare di Angeli all’uomo contemporaneo spesso risulta molto difficile se non anacronistico. Infatti, mentre in altre epoche il rapporto delle persone con il sacro e con il trascendente era motivo di discussione frequente, ai nostri giorni l’uomo è rivolto piuttosto all’immanente e ha perso questa familiarità con il divino. Riscoprire il ruolo degli Angeli nell’economia della salvezza significa quindi rinnovare la nostra fede nella Vita Eterna. Significa anche porre la fiducia in queste celesti creature che il Signore ha voluto al nostro fianco..L’esperienza degli Angeli nella vita dei Santi è uno dei più interessanti argomenti che interpella la nostra esistenza, proprio perché riguarda anche noi stessi. «Gli Angeli sono creature puramente spirituali, incorporee, invisibili e immortali, esseri personali dotati di intelligenza e di volontà. Essi, contemplando incessantemente Dio a faccia a faccia, Lo glorificano, Lo servono e sono i suoi messaggeri nel compimento della missione di salvezza per tutti gli uomini» (Compendio, n. 60). L’esistenza degli Angeli e dei Demoni è una verità di fede: sono esseri creati da Dio, come attesta la Costituzione dogmatica “De Fide Cattolica” del Concilio Lateranense IV del 30 novembre 1215: «Crediamo fermamente e confessiamo apertamente che uno solo è il vero Dio… Unico principio dell’universo creatore di tutte le cose visibili e invisibili, spirituali e materiali che con la sua forza onnipotente fin dal principio del tempo creò dal nulla l’uno e l’altro ordine di creature: quello spirituale e quello materiale, cioè gli Angeli e il mondo terrestre, e poi l’uomo, quasi partecipe dell’uno e dell’altro, composto di anima e di corpo. Il Diavolo, infatti, e gli altri Demoni sono stati creati da Dio naturalmente buoni, ma da se stessi si sono trasformati in malvagi. L’uomo poi ha peccato per suggestione del Demonio». Il peccato degli Angeli caduti è maggiore di quello dell’uomo perché più grandi erano la loro perfezione spirituale, la conoscenza dell’intelletto Angelico, la libertà e la vicinanza a Dio. Respingendo la verità conosciuta su Dio con un atto della propria libera volontà, Satana diventa “menzognero” cosmico e “padre della menzogna” (cfr. Gv 8, 4). Lo scrittore francese Charles Baudelaire diceva che l’astuzia più perfetta di Satana consiste nel persuaderci che non esiste. Giovanni Paolo II diceva che Satana «vive nella radicale e irreversibile negazione di Dio e cerca di imporre alla creazione, agli altri esseri creati a immagine di Dio, e in particolare agli uomini, la sua tragica “menzogna sul Bene” che è Dio». Dio in alcune situazioni “permette” al Diavolo di “tormentare” l’uomo, ma non lo fa mai però al di sopra delle sue forze. Sappiamo infatti per Fede che da questo “male” Dio sa trarre sempre un bene più grande perché, con la sua grazia, il cuore esce purificato dalla prova e la Fede diviene più salda. Attraverso le storie di questi Santi si vede come il Diavolo operi generalmente attraverso la tentazione, l’inganno e l’illusione. E ciò riguarda anche noi, poiché i Demoni da sempre cercano di insidiare l’uomo con mille astuzie. Sappiamo però che Gesù Cristo ha vinto definitivamente Satana spezzando il dominio dello spirito maligno: «Abbiate fiducia - dice il Signore - Io ho vinto il mondo!» (Gv 16, 33). «Chi confida nel Signore è come il monte Sion: non vacilla, è stabile per sempre» (Salmo 125).

Per richiedere la Mostra, che è gratuita, scrivere a:
Associazione Amici di Carlo Acutis
Via Ariosto 21- 20145 Milano
Oppure compilare il form nella sezione Contatti del sito.


  • Introduzione|
  • Lista Apparizioni|
  • Museo Virtuale|
  • Download|
  • Lingue|
  • Contatti
  • S
    ant’ Enrico de Osso y Cervello
    1840-1896
    Sant’Enrico
    nasce a Vinebre (Spagna) il 16 ottobre 1840.
    Molti lo definiscono un «catechista geniale».
    Si prodigò per promuovere la devo-
    zione a Santa Teresa d’Avila, fondando
    l’Arciconfraternita Teresiana. Scrisse nume-
    rosi libri di pietà e di pedagogia. In Catalogna,
    fondò la Compagnia di Santa Teresa di Gesù,
    dedita alla preghiera ed all’educazione. Morì
    nel 1896.
    Sant’Enrico spesso inviava in anticipo
    il suo Angelo custode come ambasciatore
    dalle persone con le quali doveva trattare, e
    l’Angelo immancabilmente gli rivelava i
    risultati del futuro incontro ancora prima
    che avesse luogo. Nel 1884, due sacerdoti di
    Villanueva, vicino a Barcellona, si sentirono
    ispirati di venirgli a domandare delle religiose
    in vista di una fondazione nella loro parrocchia.
    Egli acconsentì di buon cuore, e quando i due
    sacerdoti furono partiti, disse alle religiose:
    «Lo sapevo già che avrei dovuto fare questa
    fondazione, perché, passando una volta in
    questa località e andando a salutare l’Angelo
    del luogo, mi annunciò che presto voi
    avreste fondato qui un collegio».