BUONA FESTA DEI SANTI ARCANGELI
"Ma l’amore di Dio si manifesta nella sua potenza in quanto discende nelle profondità più abissali della creazione. L’Incarnazione è l’unica via per la quale Dio è disceso e si è comunicato alla creazione intera, anche agli angeli, anche a san Raffaele, anche a san Gabriele, anche a san Michele.
Dio se si è comunicato alla creazione, si è comunicato in quanto Egli è disceso dalla sua trascendenza infinita. La discesa del Verbo è l'Incarnazione del Cristo; la discesa dello Spirito Santo è la discesa dello Spirito Santo nel seno della Vergine, perché venisse concepito "come uomo" il Figlio di Dio.
L’Incarnazione è veramente il fondamento di ogni vita soprannaturale; l’Incarnazione è il nuovo fondamento di ogni vita di grazia. Senza il Cristo non vi è Dio per me. Nemmeno Dio, perché non lo conosci e neppure puoi dire che L’ami, se non lo raggiungi, se non lo vedi e non lo ami in Cristo Gesù.
Allora che cosa è la vita cristiana? Cristo.
Egli ha assunto la nostra natura e l’ha fatta partecipe della stessa vita divina. Perciò anche la liturgia eucaristica dice al termine di ogni preghiera: «Per Cristo, con Cristo ed in Cristo», solo con Lui, solo in Lui è possibile ogni vita cristiana.
La santità consiste nel rapporto che ciascuno di noi stabilisce con Gesù Cristo. Ecco perché la Madonna è la più santa di tutte le creature. Più santa anche degli angeli, perché nessun angelo ha avuto un rapporto così intimo e così profondo col Cristo. Nessuno ha partecipato più intensamente, più profondamente al mistero del Cristo. Dalla sua nascita alla sua morte e alla sua resurrezione, la vita di Maria è stata in Cristo Gesù: non è vissuta che di Lui, non è vissuta che per Lui. È la partecipazione al mistero del Cristo.
Ecco che gli angeli, quando Egli nasce, scendono dal cielo, nel deserto è servito dagli angeli, nell’orto di Getsemani lo confortano. Quali? Gli angeli suoi e persino l’angelo che sta dietro Pina Lo Re. Perché gli angeli tutti sono i ministri della corte di Dio, ma noi siamo figli di Dio; gli angeli sono dunque al nostro servizio. Lo diceva anche la liturgia. Noi siamo come il primogenito di un re che è nella culla: che ne sa lui della sua grandezza, del suo diritto ad essere, poi domani, re? Non sa nemmeno parlare, non sa conoscere la sua mamma. Così anche Pina Lo Re non lo sa, però gli angeli lo sanno che Pina Lo Re è in paradiso, ed ecco che in casa sua vi sono sempre gli angeli.
Gli angeli custodi servono Dio e noi, perché siamo più vicini a Cristo di loro. Sul piano della natura siamo certamente più lontani da Dio che non gli angeli, creature spirituali, ma sul piano della grazia siamo in Cristo, il fondamento di tutto l’ordine soprannaturale: tutta la vita di grazia è Cristo Signore. Non vivere che per Lui, non vivere che di Lui, non vivere che in Lui, a questo ci chiama la nostra professione cristiana!
Il Cristianesimo, prima di essere una nostra risposta a Dio, è l’azione di Dio in noi. L’azione che Dio compie in noi attraverso i sacramenti è l’inserimento in Cristo medesimo. Una partecipazione più vera al sacerdozio di Cristo: la Confermazione. Nutrirsi di Cristo: l’Eucarestia.
Una trasformazione in Gesù Cristo implica anche un matrimonio. Ogni matrimonio religioso è essenzialmente la realizzazione della grazia sacramentale dell’Eucarestia.
Molti di voi sono sposati. Come si compie il vostro matrimonio? Si ratifica il matrimonio davanti all’altare con il consenso di tutti e due gli sposi; si consuma con l’unione personale, con il dono reale che ognuno degli sposi fa di sé all’altro. Ora, questo dono noi lo viviamo giorno per giorno se noi facciamo la Comunione, perché Cristo si dona Anima e Corpo, non soltanto nella sua Divinità, così da divenire con noi un solo corpo. Nel matrimonio invece siete due anche dopo sposati, mentre nella comunione veramente si dovrebbe operare questa unità del corpo nell’unità dello spirito, nell’unità di una sola volontà, nella unità di una sola vita.
La Comunione dovrebbe produrre tutto questo. Il matrimonio spirituale è in dipendenza essenziale dell’Eucarestia. Non è compito della virtù umana realizzare la comunione con Gesù Cristo. Quello che si opera veramente in noi è sempre l’opera di Dio. La nostra è una risposta, la nostra non deve essere altro che un consenso all’azione divina che si opera in noi attraverso i Sacramenti. È con l’Eucarestia, che è l’ultimo sacramento dell’iniziazione cristiana, è con l’Eucarestia che noi dovremo raggiungere la perfezione"
Don Divo Barsotti, da Omelia 13 ottobre 1980
"Ma l’amore di Dio si manifesta nella sua potenza in quanto discende nelle profondità più abissali della creazione. L’Incarnazione è l’unica via per la quale Dio è disceso e si è comunicato alla creazione intera, anche agli angeli, anche a san Raffaele, anche a san Gabriele, anche a san Michele.
Dio se si è comunicato alla creazione, si è comunicato in quanto Egli è disceso dalla sua trascendenza infinita. La discesa del Verbo è l'Incarnazione del Cristo; la discesa dello Spirito Santo è la discesa dello Spirito Santo nel seno della Vergine, perché venisse concepito "come uomo" il Figlio di Dio.
L’Incarnazione è veramente il fondamento di ogni vita soprannaturale; l’Incarnazione è il nuovo fondamento di ogni vita di grazia. Senza il Cristo non vi è Dio per me. Nemmeno Dio, perché non lo conosci e neppure puoi dire che L’ami, se non lo raggiungi, se non lo vedi e non lo ami in Cristo Gesù.
Allora che cosa è la vita cristiana? Cristo.
Egli ha assunto la nostra natura e l’ha fatta partecipe della stessa vita divina. Perciò anche la liturgia eucaristica dice al termine di ogni preghiera: «Per Cristo, con Cristo ed in Cristo», solo con Lui, solo in Lui è possibile ogni vita cristiana.
La santità consiste nel rapporto che ciascuno di noi stabilisce con Gesù Cristo. Ecco perché la Madonna è la più santa di tutte le creature. Più santa anche degli angeli, perché nessun angelo ha avuto un rapporto così intimo e così profondo col Cristo. Nessuno ha partecipato più intensamente, più profondamente al mistero del Cristo. Dalla sua nascita alla sua morte e alla sua resurrezione, la vita di Maria è stata in Cristo Gesù: non è vissuta che di Lui, non è vissuta che per Lui. È la partecipazione al mistero del Cristo.
Ecco che gli angeli, quando Egli nasce, scendono dal cielo, nel deserto è servito dagli angeli, nell’orto di Getsemani lo confortano. Quali? Gli angeli suoi e persino l’angelo che sta dietro Pina Lo Re. Perché gli angeli tutti sono i ministri della corte di Dio, ma noi siamo figli di Dio; gli angeli sono dunque al nostro servizio. Lo diceva anche la liturgia. Noi siamo come il primogenito di un re che è nella culla: che ne sa lui della sua grandezza, del suo diritto ad essere, poi domani, re? Non sa nemmeno parlare, non sa conoscere la sua mamma. Così anche Pina Lo Re non lo sa, però gli angeli lo sanno che Pina Lo Re è in paradiso, ed ecco che in casa sua vi sono sempre gli angeli.
Gli angeli custodi servono Dio e noi, perché siamo più vicini a Cristo di loro. Sul piano della natura siamo certamente più lontani da Dio che non gli angeli, creature spirituali, ma sul piano della grazia siamo in Cristo, il fondamento di tutto l’ordine soprannaturale: tutta la vita di grazia è Cristo Signore. Non vivere che per Lui, non vivere che di Lui, non vivere che in Lui, a questo ci chiama la nostra professione cristiana!
Il Cristianesimo, prima di essere una nostra risposta a Dio, è l’azione di Dio in noi. L’azione che Dio compie in noi attraverso i sacramenti è l’inserimento in Cristo medesimo. Una partecipazione più vera al sacerdozio di Cristo: la Confermazione. Nutrirsi di Cristo: l’Eucarestia.
Una trasformazione in Gesù Cristo implica anche un matrimonio. Ogni matrimonio religioso è essenzialmente la realizzazione della grazia sacramentale dell’Eucarestia.
Molti di voi sono sposati. Come si compie il vostro matrimonio? Si ratifica il matrimonio davanti all’altare con il consenso di tutti e due gli sposi; si consuma con l’unione personale, con il dono reale che ognuno degli sposi fa di sé all’altro. Ora, questo dono noi lo viviamo giorno per giorno se noi facciamo la Comunione, perché Cristo si dona Anima e Corpo, non soltanto nella sua Divinità, così da divenire con noi un solo corpo. Nel matrimonio invece siete due anche dopo sposati, mentre nella comunione veramente si dovrebbe operare questa unità del corpo nell’unità dello spirito, nell’unità di una sola volontà, nella unità di una sola vita.
La Comunione dovrebbe produrre tutto questo. Il matrimonio spirituale è in dipendenza essenziale dell’Eucarestia. Non è compito della virtù umana realizzare la comunione con Gesù Cristo. Quello che si opera veramente in noi è sempre l’opera di Dio. La nostra è una risposta, la nostra non deve essere altro che un consenso all’azione divina che si opera in noi attraverso i Sacramenti. È con l’Eucarestia, che è l’ultimo sacramento dell’iniziazione cristiana, è con l’Eucarestia che noi dovremo raggiungere la perfezione"
Don Divo Barsotti, da Omelia 13 ottobre 1980