Gesù e la samaritana: gli apostoli non vedono più l’Uno senza l’altra, non vedono l’una senza l’Altro (da Divo Barsotti)
Gesù e la samaritana: gli apostoli non vedono più l’Uno senza l’altra, non vedono l’una senza l’Altro
da Gesù e la Samaritana, di Divo Barsotti
Il nostro apostolato, ed è l’apostolato più grande, è precisamente questo: far sì che gli uomini si accorgano di Dio in questo amore che ci levita, che ci solleva, che ci dilata. Mi ricordo sempre di quello che diceva Chesterton a proposito di S.Francesco: “La cosa più mirabile nella vita di Francesco anche per i non credenti è precisamente questa: non si può dubitare che per Francesco Gesù era una persona viva; viveva veramente un rapporto di amore con una persona vivente”. S.Francesco non sapeva nulla della sua povertà, non sapeva nulla della sua mortificazione, non sapeva nulla di nulla, non vedeva che Lui. Questa anche è la testimonianza che deve rendere ogni anima religiosa, perché ognuno di noi vive la sua vita religiosa in quanto vive questo rapporto di amore. Avete visto il Signore quando scendevate in refettorio? E quando andate a servire, andate con Lui? Lui è con voi? Questo debbono vedere coloro che vi vedono; non voi soltanto, ma con voi, Lui. La donna era sola quando è andata alla fontana e Gesù era solo quando gli apostoli l’avevano lasciato. E ora li vedono insieme; non vedono più l’Uno senza l’altra, non vedono l’una senza l’Altro. Così quando vedono voi, certo che devono vedere anche Nostro Signore, perché non vivete più che una vita comune con Lui. La vita religiosa è questa vita di amore, di amore, di amore vero perché come l’amore vero implica una donazione reale. La donna ha donato se stessa al Cristo e il Cristo ha donato se stesso alla donna. “Sono io che ti parlo”. Egli non si è rivelato a nessuno, si è rivelato a lei, perché giustamente una persona si fa conoscere soltanto in quanto ama: “Et continuo venerunt discipuli ejus, et mirabantur...”.