sábado, 30 de abril de 2016

Orfani del Cielo - Editoriale di "Radicati nella fede", Maggio 2016.




ORFANI DEL CIELO

Pubblichiamo l'editoriale del numero di Maggio 2016


ORFANI DEL CIELO
Editoriale di "Radicati nella fede" - Anno IX n° 5 - Maggio 2016

Terrena despicere et amare coelestia.

 Quante volte, nelle orazioni della liturgia tradizionale, la Chiesa fa chiedere questo, “disprezzare le cose della terra e amare quelle del Cielo”! Quante volte nella Sacra Scrittura vi è un continuo richiamo ad alzare lo sguardo alle cose eterne:

 Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra (Col 3,1-2).

 E' il frutto cosciente della Pasqua cristiana: siccome Cristo è risorto ed è asceso alla destra del Padre, tu sai che la vita vera è la vita eterna e devi ormai vivere proteso verso ciò che è definitivo. Cristo è risorto, tu devi risorgere con lui, non puoi più vivere come se questo non fosse accaduto, non puoi vivere per qualcosa di meno! Ma il vivere per Cristo, vincitore del peccato e della morte, vuol dire vivere protesi verso i beni eterni, verso il Paradiso, verso il Cielo: cercate le cose di lassù.

 Il cristianesimo ammodernato ha invece avvelenato tutto e ci ha fatti orfani del Cielo. Sì, orfani del Cielo!

 Il cristianesimo che ci è stato passato in questi anni è un cristianesimo terreno, preoccupato di dimostrare di essere utile a questo mondo.

 La Madonna a Fatima non sbagliò di certo quando parlò degli errori che la Russia, se non si fosse convertita, avrebbe sparso nel mondo: il Marxismo-Comunismo è stato il più orrendo ribaltamento della religione cattolica, il sovvertimento dell'unica vera religione. Il Marxismo-Comunismo ha, in modo demoniaco, proiettato gli uomini verso un messianismo terreno: il messia atteso diventa la società nuova, che nasce dalla rivoluzione, dove tutti saranno uguali; la società comunista.

 Solo che nella maggioranza dei casi ci fermiamo, nel considerare il male di questa religione ribaltata e atea che è il Comunismo, al fiume di sangue prodotto dalle sue persecuzioni. Certo, milioni di morti ha sulla coscienza, le sue mani grondano di sangue, ma il suo male non è solo qui e innanzitutto qui. L'azione malefica del Comunismo ateo è quella propria di ogni eresia: l'avvelenamento della Chiesa.

 E la Chiesa, tragicamente, al Concilio Vaticano II, decise di non condannare esplicitamente il Comunismo ateo e così il male non trovò più barriere per penetrare nel Tempio di Dio.

 Abbiamo assistito in questi anni ad una Chiesa sempre più preoccupata di dimostrare, ai comunisti e ai post-comunisti, di essere utile alla società. Una Chiesa dimentica della vita soprannaturale, che cade sempre più nel Naturalismo; una Chiesa più simile ad una associazione di volontariato, una Chiesa tutta interna alla moderna società.

 Certo, il Cielo non è negato, in questa Chiesa, ci mancherebbe altro! Non è negato, ma è abbandonato come orizzonte ultimo, come “uscita di sicurezza” di questa vita terrena che gli uomini, laici o cattolici che siano, programmano tra di loro. Un Cielo lontano-lontano...

 Capita della nuova vita cristiano-moderna, quello che accade in troppi funerali: si accompagna all'estremo saluto chi è stato perfettamente indifferente a Dio, lo si commemora dal punto di vista umano, e poi gli si concede la prospettiva di un utopico cielo da cui lui ci guarderebbe ora, tanto per esorcizzare la morte.

 Esattamente come quei cattolici impegnati nel volontariato del mondo che, finito tutto il loro daffare, sperano che il loro agitarsi non finisca con la morte, perché Dio concede un'altra vita.

 Questa è la vita eterna del catto-comunista,  o se volete del cattolico naturalista: per lui è reale la vita di quaggiù e chiede a Dio di proseguirla dopo l'inevitabile smacco della morte corporale. È l'avvelenamento del Cristianesimo, è il suo ribaltamento, predetto a Fatima.

 Totalmente differente è la prospettiva cattolica: la vita reale è la vita eterna, che è la vita vera. È così reale, dalla Resurrezione di Cristo, che il cristiano è chiamato a volerla e desiderarla con tutta la fibra del proprio essere... cercate le cose del Cielo
 Altro che orizzonte su cui proiettare le nostre speranze ed esigenze umane!, è l'esatto contrario: la vita eterna con Dio è così vera che è essa a proiettare sulla vita di quaggiù una prospettiva totalmente nuova. L'uomo deve vivere, qui ed ora, per il Cielo; e tutto ciò che dice e fa deve essere per il Cielo; e se non è per il Cielo non è degno di questo mondo. 

 La Chiesa è stata posta nel mondo perché gli uomini non dimentichino questo.
 La Chiesa e il cristiano sono posti nel mondo perché gli uomini non si impadroniscano di Dio per benedire le loro cose umane, ma perché le umane vivano delle eterne e siano così salvate.
 La Chiesa c'è perché il Cielo salvi gli uomini. 

 Ma la chiesa ammodernata ci ha fatto orfani del Cielo, e interessandosi freneticamente delle cose della terra ha lasciato gli uomini nella solitudine.

 Ma questa chiesa ammodernata, senza il Cielo, non sarà mai la Chiesa di Dio.

 La Messa della tradizione, e lo sperimenta chi la vive con fedeltà, è la Messa del Cielo: 
 tutta protesa alle cose di Dio possa rimetterci nella giusta posizione.

 Cercate le cose di lassù: questo cercare inizia dalla Messa di sempre.

Il vescovo ungherese parla chiaro: "L'immigrazione porta all'islamizzazione dell'Europa"


Gyula Márfi, arcivescovo di Veszprém, una delle principali autorità ecclesiastiche dell'Ungheria, ha rilasciato una intervista su cui riferisce Il Giornale del 28 aprile, che mostra un altissimo grado di cultura, precisione, buona volontà: "In Europa momentaneamente tutti credono a ciò che vogliono, ma generalmente nessuno crede in niente. Questo è un terreno ideale da conquistare per l'Islam".
È evidente per tutti noi che la soluzione è culturale e identitaria, ma anche e soprattutto spirituale e dunque ecclesiale: altro che "non fare proselitismo"... Ciò che serve è la rievangelizzazione autentica della nostra società ormai più che secolarizzata, nichilista! I precedenti pontificati ne parlavano. Ora si enfatizza la Nuova Religione Mondialista [qui - qui]

Hijos Míos, para enamorarse del Señor es necesario enamorarse de María, conocer el gran secreto de María que es el Amor Infinito de Dios. A través de esta Madre y Reina encontrarán el Camino y la Guía para ir al Sagrado Corazón de Jesús.


sábado, 30 de abril de 2016

Hijos Míos, para enamorarse del Señor es necesario enamorarse de María, conocer el gran secreto de María que es el Amor Infinito de Dios.


Queridos hijos, les llamo a refugiarse en el Inmaculado Corazón de María en estos tiempos de tribulación y de confusión. En el Corazón Inmaculado de María encontrarán la Paz y la Luz porque en su Corazón Inmaculado está Jesús, Rey de la Paz y Vida Eterna.

Hijos Míos, para enamorarse del Señor es necesario enamorarse de María, conocer el gran secreto de María que es el Amor Infinito de DiosA través de esta Madre y Reina encontrarán el Camino y la Guía para ir al Sagrado Corazón de Jesús. Así, como el Espíritu Santo me lo iba indicando en mi vida de Nazaret con Ellos.



 Hijos Míos, para llegar a conocer a Jesucristo primero deben  conocer a María Santísima. Caminen por este Sendero de Amor que la Divina Voluntad le pide al Ejército Mariano, llegar a María para llegar a Jesucristo. Les amo y les bendigo. En el nombre del Padre, y del Hijo, y del Espíritu Santo. Amen.

Hijos Míos, no desconfíen de Dios.Esperen en el Señor. Oren con paciencia. No den lugar a Mi Adversario, renegando de sus problemas y quejándose de sus situaciones.


Hijitos Míos, los miro con Ojos de Misericordia. 

   Mis Ojos Maternos están sobre cada uno de ustedes. Yo conozco bien las intenciones y los sufrimientos de sus corazones. Yo presento sus oraciones a Mi Hijo Jesús

    Hijos Míos, no desconfíen de Dios. Por muy oscuro que se encuentre vuestro caminar no desconfíen del Señor.Esperen en el Señor. Oren con paciencia. No den lugar a Mi Adversario, renegando de sus problemas y quejándose de sus situacionesSino más bien, ofrézcanse. Ofrezcan sus sufrimientos, sin medir. Totalmente ofrézcanse sin miedo y sin reserva. Porque el alma justa alcanza siempre la Misericordia de Dios. 

    Hijos Míos, estoy con vosotros. Les animo a seguir. Porque el seguimiento de Mi Hijo es el Camino del Calvario con la Cruz a cuesta


    Hijos Míos, oren mucho y carguen sus cruces, sin miedo y sin desconfianza. Ofrezcan sus sufrimientos por los pobres pecadores, por la Iglesia, por las almas que no conocen a Dios. Les amo y les bendigo. En el nombre del Padre, y del Hijo, y del Espíritu Santo. Amén.

A “Veritatis Laetitia” de Dom Athanasius Schneider.


Segue abaixo a tradução do blog Pela Fé Católica da resposta escrita por Sua Excelência Athanasius Schneider, Bispo Auxiliar da Arquidiocese de Santa Maria em Astana, Cazaquistão. Essa é a resposta oficial à Exortação Apostólica Amoris Lætitia [vinda] do bom Bispo. Ele deseja que ela seja lida por todos, então, por favor, reposte e passe para a frente.
O texto original encontra-se aqui.
* * *
Amoris lætitia: a necessidade de esclarecimento para evitar uma confusão generalizada
O paradoxo de interpretações contraditórias de “Amoris lætitia
A recentemente publicada Exortação Apostólica Amoris lætitia (AL), que contém a pletora de riquezas espirituais e pastorais que dizem respeito à vida no Matrimônio e na família Cristã em nossos tempos, infelizmente, em um curto período de tempo, levou a interpretações muito contraditórias mesmo entre o episcopado.
Dom Athanasius em entrevista a Fratres in Unum.
Dom Schneider em entrevista a Fratres in Unum.
Há bispos e sacerdotes que, pública e abertamente, declararam que a AL representa uma abertura muito clara à comunhão para divorciados e recasados, sem a necessidade de eles praticarem continência. Em suas opiniões, é este aspecto da prática sacramental que, de acordo com eles, irá agora passar por uma mudança significativa, que dá à AL seu verdadeiro caráter revolucionário. Interpretando a AL quanto aos casais irregulares, um presidente de uma Conferência episcopal atestou, em um texto publicado no site dessa mesma Conferência: “Essa é uma disposição da misericórdia, uma abertura de coração e de espírito que não precisa de lei, não espera orientação, nem aguarda para seguir em frente. Ela pode e deve acontecer imediatamente”.
Essa opinião foi confirmada por declarações recentes do padre Antônio Spadar S.J., depois do Sínodo dos Bispos em 2015, que estabeleceu os “fundamentos” para o acesso de casais divorciados e recasados à comunhão ao “abrir uma porta” que se mantinha fechada durante o último Sínodo, em 2014. Agora, como alega o Padre Spadaro em seu comentário sobre a AL, essa previsão se confirmou. Há rumores que o Padre Spadaro era um membro do grupo editoral por trás da AL.
O caminho para as interpretações abusivas parece ter sido pavimentado pelo próprio Cardeal Cristoph Schönborn que disse, durante uma apresentação oficial da AL em Roma, em relação às uniões irregulares, que: “Meu grande júbilo, como resultado desse documento, reside no fato de que ele coerentemente vence a evidente, superficial e artificial divisão entre ‘regular’ e ‘irregular’”. Tal declaração sugere que não há diferença clara entre um casamento válido, sacramental, e uma união irregular, entre pecado venial e mortal.LER...

El Santo Sacrificio de la Misa es la obra más grande Amor de Dios hacia el hombre, el misterio insondable donde Dios Todopoderoso ha obrado todo Su Poder y Misericordia.

Jesucristo rescata a las almas en el Calvario
Queridos hermanos, Nuestro Señor deseaba ardientemente que llegara el momento de instituir la Sagrada Eucaristía, así lo manifestó a sus discípulos:
Ardientemente he deseado comer esta Pascua con vosotros antes de padecer (Lc. 22, 15).
Y lo deseaba porque ardía en deseos de salvar al buen ladrón, quería ardientemente rescatar su alma de las garras del maligno y llevarla a la gloria eterna.
El buen ladrón purificó su alma antes de dirigirse al Señor, lo hizo en su suplicio,  pues aceptó como justa su condena de morir en la cruz. Dirigiéndose al Salvador del mundo le pidió de corazón y con sincero arrepentimiento estar en Su Reino. Y el Señor lo acogió con infinito Amor, con el ardor por la salvación de las almas que le llevó a culminar la Redención en la Santa Cruz obedeciendo al Padre Eterno.
El ardiente ardor con el que Señor deseaba ese momento, es el deseo que tiene  que todas las almas se salven, aunque no todas lo desearán; muchas almas rechazan la salvación eterna y se condenarán para toda la eternidad.
Nuestro Señor Jesucristo en la Santa Cruz rescató al buen ladrón, y en la Santa Cruz rescata a todas las almas.
En el Santo Sacrificio de la Misa se salvan muchas almas, se trata tan solo de ponerlas en el altar. Cuando se ofrece la Santa Misa por las almas y se reza por ellas, se van purificando en el camino hacia el Calvario y una  vez allí –si es la Voluntad del Señor- se salvan. ¿Por qué decimos si es la Voluntad del Señor? Bien porque esta alma necesite más Santas Misas, o porque ya no las necesite porque esté salvada o bien porque ya no le aprovecha el Santo Sacrificio por estar condenada. Pero bajo ningún aspecto la intención de la Santa Misa se pierde, sino que se aplica a otras almas necesitadas. Gran misterio e inabarcable Misericordia de Dios.
Cuando el sacerdote se dirige al altar e inicia la Santa Misa, y transcurre ella hasta la Consagración, podemos considerar piadosamente, el camino del Calvario de Nuestro Señor,  y en este camino el alma es purificada por los azotes, empujones, escupitajos, bofetadas, caídas, insultos, blasfemias que el Redentor recibe. Es decir, con Su dolor purificador y redentor, el Señor, purifica al alma para el encuentro definitivo con Él. Y al llegar al Calvario, esto es en la Consagración, piadosamente así  lo podemos considerar, el Señor le dirá: Hoy estarás conmigo en el Paraíso.
Pero, ¿qué ocurre en aquellas misas, verdaderas profanaciones del Cuerpo y Sangre de Cristo, parodias dolorosas y heréticas de Su Santo  Sacrificio? No es aventurado decir que las intenciones se pierden, de la misma forma que  el sacrificio de Nuestro Señor se despreció. ¿Y en las misas convertidas en heréticas comidas, qué pensar de ellas y de las intenciones  que hubiere? También se pierden las intenciones de misa  porque no hubo la intención de la Iglesia de oficiar el Santo Sacrificio. ¡Cuántas almas del Purgatorio que no logran salir de él, porque en tantas misas de profana y desprecia el Santo Sacrificio del Calvario!
Misas Gregorianas
Mucho le gustan al Señor las Misas gregorianas, treinta Santas  Misas seguidas, sin interrupción, por el descanso  eterno del fallecido. Tienen su origen en un hecho que nos ha dejado consignado en sus Diálogos en la Papa San Gregorio Magno (540-604). Fue el caso que habiendo muerto un religioso llamado Justo, que había violado el voto de pobreza guardándose ocultas tres monedas de oro, pero que murió arrepentido de su pecado, el mismo San Gregorio, que entonces era Prior suyo, hizo celebrar por él treinta días seguidos el Santo Sacrificio de la Misa, y al fin de ellos se tuvo revelación de que el monje había sido librado del Purgatorio el día mismo en que se dijo la última Misa.
No consta con certeza de dónde nace la eficacia especial del treintanario Gregoriano. Puede creerse que el Santo con sus oraciones les alcanzó y les alcanza esta especial eficacia.
Las Misas gregorianas se aplican sólo por los difuntos, son treinta misas seguidas sin interrupción, y solamente por el difunto, aunque no es necesario que sean oficiadas por el mismo sacerdote. Si el sacerdote encargado de hacerlas no pudiera algún día, podría continuarlas otro sacerdote.
Los fieles tienen, por tradición, especial confianza en que Dios, por su Misericordia, concede que salga del Purgatorio el alma por la que se apliquen las treinta Misas Gregorianas. Esta confianza es piadosa, pero aprobada por la Iglesia.
La grandeza del Santo Sacrificio de la Misa
El Señor se complace muy especialmente en el Santo Sacrifico de la Misa cuando se celebra con devoción y santidad. Son grandísimas las gracias que la Santísima Trinidad derrama sobre el sacerdote que oficia, los fieles que asisten y las almas por las que se aplica la Santa Misa.
Cuando se llega a entender, lo que humanamente se puede entender  que es  nada, que la misma Iglesia nace del Sacrificio de Cristo, en el Calvario, lo mismo que el sacerdocio, que nuestra salvación y redención de obró en la Santa Cruz; que la Resurrección sólo podemos mirarla desde la Cruz, que es en el Calvario donde hemos sido engendrado para la gloria eterna en medio de los horribles sufrimientos de Nuestro Señor, entonces podremos vivir la Santa Misa.
Entonces nos conmoveremos en cada Santa Misa, porque en cada una de ellas viviremos nuevamente y distintamente nuestro encuentro con Cristo crucificado entre dolores inenarrables, y vivo y glorioso, que nos une a Sí para que compartamos con Él un reflejo tímido, lejano y desdibujado de Su dolor por cada uno de nosotros.
Todas las gracias nos vienen del Calvario. En cada Santo Sacrificio se aplican los méritos de la Sagrada Pasión de Nuestro Señor. Las almas del Purgatorio viven el continuo dolor de no ver a Dios, en la continua dolorosa purificación de sus pecados, en un continuo sufrimiento. Necesitan de forma imperiosa ser libradas de su purificación, y nada mejor que la Santa Misa para rescatarlas de su estado de dolor.
El Santo Sacrificio de la Misa es la obra más grande Amor de Dios hacia el hombre, el misterio insondable donde Dios Todopoderoso ha obrado todo Su Poder y Misericordia. Donde la Santísima Trinidad se ha manifestado al hombre en todos Sus atributos. Cuando el Santo Sacrificio se pervierte y se denigra, se comete la más grande ofensa a la Santísima Trinidad, despreciando a cada una de la Tres Divinas Personas; el hombre se rebela contra Dios. La denigración de la Santa Misa es el triunfo del enemigo infernal.
La Santa Misa es el mayor tesoro que Dios nos ha dado a Su Iglesia. Celebrada con todo el amor por nuestra parte,  es la vida del sacerdote, es la escuela de santidad diaria del sacerdote. Siendo así para los sacerdotes, lo es para los fieles que, estando dispuestos, reciben los frutos de una Santa Misa bien oficiada.
Padre Juan Manuel Rodríguez de la Rosa

Resposta oficial do Bispo Athanasius Schneider para “Amoris Laetitia”


Uma interpretação autêntica da AL pela Sé Apostólica traria a toda a Igreja (“ca em clareza. Tal clareza irá garantir a alegria no amor (“laetitia amoris”), um amor e uma alegria que não seriam “de acordo com os pensamentos dos homens, mas com os pensamentos de Deus” (Mt 16, 23). E isso é o que conta para a alegria, a vida e a salvação eterna dos divorciados recasados, e de todos os homens
AS
Rorate Caeli | Tradução Sensus fidei: O texto abaixo foi escrito por Sua Excelência Athanasius Schneider, Bispo Auxiliar da Arquidiocese de Santa Maria em Astana, Cazaquistão.
Esta é a resposta oficial do bom bispo para “Amoris Laetitia”. Ele deseja que esta resposta seja lida por todos. Por isso, repassemos adiante. 

“Laetitia Amoris”: uma necessidade de esclarecer, para evitar uma confusão geral

O paradoxo das interpretações contraditórias de “Amoris laetitia”

A recentemente publicada Exortação Apostólica “Amoris Laetitia” (AL), que contém uma grande quantidade de riqueza espiritual e pastoral em relação à vida dentro do casamento e da família cristã em nossos tempos, tem, infelizmente, dentro de muito pouco tempo, levado a interpretações muito contraditórias mesmo entre o episcopado.
Há bispos e sacerdotes que publicamente e abertamente declaram que AL representa uma clara abertura à comunhão para divorciados recasados, sem a necessidade de praticar a continência. Em sua opinião, é este aspecto da prática sacramental, que, segundo eles, está agora a sofrer uma mudança significativa que dá a AL o seu caráter verdadeiramente revolucionário. Interpretando AL com referência aos casais irregulares, um presidente de uma Conferência Episcopal indicou, em um texto publicado no site da mesma Conferência Episcopal: “Esta é uma disposição de misericórdia, uma abertura de coração e de espírito que não precisa lei, não espera nenhuma diretriz, nem alerta aos noivos. Ela pode e deve acontecer imediatamente”.LEER...

quarta-feira, 27 de abril de 2016

Entréguense al Corazón Inmaculado de la Santísima Madre.


Mi Casto y Amante Corazón intercede por cada uno de ustedes.

El Señor me envía a guiar a su Resto Fiel. Así, como protegí los Dos Tesoros de Dios, Jesús y María, ahora vengo a proteger a la Casa de Dios, su Iglesia Fiel, de los Herodes que intentan transgredir esta Casa, alterar sus Leyes, y desviar su Corazón de Dios y ponerlo en el mundo.

Hijos Míos, amen mucho al Señor. Entréguense al Corazón Inmaculado de la Santísima Madre. Junto a Ella aprenderán a ser esclavos de su Divina Voluntad.  Así, lo aprendí Yo, José, imitando el ejemplo de la Santísima Madre, le dije al Señor: “Aquí está tu Esclavo, a quien has escogido por Esposo Virginal de tu Dulce Esclava”.

Hijos Míos, en esta Casa, que es la Iglesia, sean esclavos de amor de Jesús por María. Y que abriendo sus corazones, el Espíritu Santo grabe en ellos la Ley y el Evangelio.


Hijos Míos, no distraigan sus corazones de lo único importante: servir al Señor. Yo les amo y les bendigo. En el nombre del Padre, y del Hijo, y del Espíritu Santo. Amén.

No se cansen de orar. No alejen de sus labios ni de su corazón la Santa Oración.

Queridos hijos, les amo en mi Corazón Materno.

Escucho vuestros ruegos y súplicas. No se cansen de orar. No alejen de sus labios ni de su corazón la Santa Oración. El ayuno es muy importante, también, queridos hijos. Con la oración y el ayuno hay muchas victorias espirituales. No olviden, hijos, que el ayuno es importante para la lucha espiritual. En este combate espiritual, que Mi Ejército está enfrentando, deben ser fortalecidos, con la oración y el ayuno, con la lectura constante de la Sagrada Escritura, con la Adoración Eucarística y la Santa Comunión, con la Confesión Sacramental.


Hijos Míos, en la Iglesia de Mi Hijo está lo necesario para vuestra salvación: los Sacramentos y el perdón de los pecados. Hijos Míos, estad atentos a Mis palabras que como Buena Madre sólo deseo conducirlos al Bien, al Bien Eterno, que es Dios. No ignoren Mi llamada. No se separen de mi Corazón Inmaculado. Les amo y les bendigo. En el nombre del Padre, y del Hijo, y del Espíritu Santo. Amén.