La mistica carmelitana è stata oggetto di continua e appassionata
ricerca da parte di don Divo Barsotti1
. Essa, non
di meno, assume un ruolo di primo rilievo nel nascere e
nell’approfondirsi del suo stesso itinerario mistico. Abbiamo già
avuto occasione di perlustrare, in questo senso, il primigenio influsso
di Elisabetta della Trinità2
. Mentre questa andrà presto eclissandosi,
due astri della grande tradizione mistica carmelitana, di cui
1 Divo Barsotti (Palaia 1914 – Settignano 2006), fu sacerdote, mistico,
teologo, poeta e letterato, fondatore della Comunità dei Figli di Dio. Per un
profilo biografico: S. Tognetti, Divo Barsotti. Il sacerdote, il mistico, il padre, San
Paolo, Cinisello Balsamo 2012. 2 Cf R. Nuvoli, «Elisabetta della Trinità al sorgere dell’esperienza mistica
di Divo Barsotti», in Rivista di Vita Spirituale, 68 (2014) 2, 161-189.leggere,,,
Ruggero Nuvoli s tudi
rvs 68 (2014) 423-450
424studi
423-450
Barsotti riferisce contestualmente l’incontro nelle note diaristiche
del 1934, rimarranno assai presenti lungo l’intera sua opera
letteraria: Giovanni della Croce e Teresa di Gesù. Soprattutto al
primo Barsotti continuerà a riservare un’attenzione particolare,
come risulta dagli studi degli anni Ottanta e Novanta3
e, ancor
di più, dalla catena ininterrotta di riferimenti che percorrono
l’opera edita e inedita4