Ecco le prime anticipazioni del testo dell'allocuzione odierna del Papa 'dimissionario' ai sacerdoti della sua diocesi. Tutto incentrato sul tema chiave del suo pontificato e, quindi, un vero e proprio testamento spirituale che raccoglie in nuce l'elemento più importante e dirompente del suo Magistero: ossia che l'applicazione del Concilio Vaticano II degli ultimi decenni "gli è tutta sbagliata, gli è tutta da rifare", per dirla come Bartali. Il vero Concilio comincia a capirsi adesso qual era. Certo diverso da quello "virtuale" (parole sue) applicato e invocato fino a ieri, e che ha provocato "tante calamità: miserie, seminari e conventi chiusi". E' qui il noto discorso, svolto però con una crudezza e immediatezza inedite, dell'ermeneutica della continuità contrapposta a quella della rottura (che nell'allocuzione odierna diventa "ermeneutica politica", nel senso dell'applicazione di concetti laici e giornalistici - lotta di potere tra conservatori e progressisti, ultramontani e collegialisti - all'ecclesiologia). Un discorso da meditare a lungo. La penserà così anche il successore, o resterà irretito dagl'inganni del 'concilio virtuale'?
Enrico
Cinquanta anni fa, mentre i padri conciliari erano chiusi nella Basilica di San Pietro, era in atto a Roma anche «un Concilio dei media, un Concilio quasi per sé. E tramite i media é arrivato al popolo non quello dei padri, che era il Concilio della fede che cerca la parola di Dio, ma quello dei giornalisti che non si é realizzato nella fede ma nelle categorie dei media fuori della fede, con al centro l'ermeneutica politica», ha detto il Papa nell'incontro con il clero di Roma, rilevando che da questo fraintendimento sono venute «tante calamità: miserie, seminari e conventi chiusi». Insomma «il Concilio virtuale - ha spiegato - era più forte di quello reale».
Fonte: Il Sole 24 Ore. Anticipazioni sono disponibili anche sul sito della Radio Vaticana ma - guarda un po' - le frasi più forti non vi appaiono quasi. Appena possibile, inseriremo il testo integrale.

inundado por um mistério de luz que é Deus e N´Ele vi e ouvi -A ponta da lança como chama que se desprende, toca o eixo da terra, – Ela estremece: montanhas, cidades, vilas e aldeias com os seus moradores são sepultados. - O mar, os rios e as nuvens saem dos seus limites, transbordam, inundam e arrastam consigo num redemoinho, moradias e gente em número que não se pode contar , é a purificação do mundo pelo pecado em que se mergulha. - O ódio, a ambição provocam a guerra destruidora! - Depois senti no palpitar acelerado do coração e no meu espírito o eco duma voz suave que dizia: – No tempo, uma só Fé, um só Batismo, uma só Igreja, Santa, Católica, Apostólica: - Na eternidade, o Céu!