Un pontificato per far emergere l'apostasia silenziosa , da La Nuova Bussola Quotidiana, del 05.12.2014
Dopo il viaggio i Papa Francesco in Turchia, Andrea Riccardi (Corriere della Sera 30/11/14, p. 31) fa una specie di bilancio del pontificato di Papa Francesco. «La visita in Turchia – scrive – segna la maturità del pontificato di Bergoglio». Questo Papa «si qualifica ormai come un leader spirituale europeo... È un uomo di sintesi... La sintesi non è immobilismo, ma proiezione ad extra che mette in crisi conservatori e progressisti». Tuttavia all’interno della Chiesa non mancano «vescovi e cardinali critici sull’agire del Papa... Cerca di ‘piacere’ troppo, – dicono – dando l’impressione di un messaggio cristiano ‘allargabile’... Se non prende nuove decisioni, qualcuno prevede un calo di popolarità... Francesco non fa l’unanimità». Soprattutto nel ‘governo’ «la sintonia con lui non sembra forte». Sono affermazioni interessanti.
Vorrei però soffermarmi su quanto Riccardi scrive a proposito del recente Sinodo, dove afferma che il Papa «non ha convocato due Sinodi sulla famiglia per ribadire l’esistente. Ha voluto la libera discussione nei lavori sinodali (un inedito). Più si è trasparenti (con la pubblicazione della relazione finale e dei voti) e più il “popolo” vede: il popolo che ama Francesco. Anche se la relazione finale del Sinodo non ha avuto la maggioranza dei due terzi su punti importanti, un successo dal Papa c’è stato: non si parlerà più come prima sulla famiglia». Nei sottotitoli, il CorSera interpreta ciò come «aperture sulla famiglia».leggere...