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La fede è raggiungere Dio quando Dio si è reso accessibile nell’Incarnazione del Verbo.”
L'IMPORTANZA DEL RACCOGLIMENTO INTERIORE
“È certo dunque che per vivere il primato delle virtù teologali si impone un certo raccoglimento. [..]La nostra vita è nell'intimo, in questo sentimento della divina presenza e in questo sentire che l'amore in Dio ci investe in ogni parte, trabocca da tutto; e ci sentiamo come perduti in questa luce, noi ci sentiamo come sommersi in questo abisso di Dio.”
“tu non devi usare di te che per rivelare Dio. Sono tante le virtù, ma senza il raccoglimento interiore e l’umiltà non mi piacciono. Ammesso anche che un’anima non avesse altre virtù del raccoglimento e dell’umiltà, Io scenderei in quell’anima e farei Io la sua santità”
(Padre Serafino Tognetti "Divo Barsotti" ediz. San Paolo)
Buon Mercoledi delle Ceneri ed inizio della Quaresima
L'IMPORTANZA DELL'UMILTA'
"Quando un uomo, sia pur grande quanto si voglia, abbia pure la più grande missione, non rende testimonianza che a se medesimo, non dice più nulla a nessuno, svilisce la sua missione, compromette l'efficacia di ogni suo impegno. Solo l'umiltà salva questa efficacia, assicura il compimento di ogni missione.
L'uomo nel suo più intimo valore, nella sua più intima essenza, è testimone del Cristo.
Tanto più egli è, quanto più rinunzia a se stesso e diviene pura trasparenza del Cristo."
L'uomo nel suo più intimo valore, nella sua più intima essenza, è testimone del Cristo.
Tanto più egli è, quanto più rinunzia a se stesso e diviene pura trasparenza del Cristo."
Don Divo Barsotto, dal Diario " Nel cuore di Dio "
GESU’ COMPIA LA SUA VOLONTÀ IN NOI
“Miei cari figli e fratelli, Dio ci ha dato una vocazione santa e immensamente grande, quella di essere una sola cosa con Cristo Gesù.
Forse non realizzeremo mai fino in fondo la nostra vocazione divina, ma almeno dobbiamo sentirci impegnati giorno per giorno sempre più a realizzarla, nell'umiltà di un amore che si offre costantemente al Signore perché Egli stesso compia in noi la sua volontà.
Nessuno scoraggiamento!
Nessuna sfiducia!
Dio che ci ha chiamati, Egli stesso compirà in noi la sua volontà, se noi sapremo credere al suo amore per il quale ci ha scelti.
Forse non realizzeremo mai fino in fondo la nostra vocazione divina, ma almeno dobbiamo sentirci impegnati giorno per giorno sempre più a realizzarla, nell'umiltà di un amore che si offre costantemente al Signore perché Egli stesso compia in noi la sua volontà.
Nessuno scoraggiamento!
Nessuna sfiducia!
Dio che ci ha chiamati, Egli stesso compirà in noi la sua volontà, se noi sapremo credere al suo amore per il quale ci ha scelti.
INCONTRO PERSONALE CON DIO
"Che il nostro rapporto con Dio sia vero: ecco la necessità prima della nostra preghiera, perché la preghiera cristiana, si diceva, si definisce come dialogo, come colloquio.
E la definizione che ne ha dato S. Teresa di Gesù, e mi sembra la definizione veramente più giusta.
E il colloquio dell'amico coll’Amico, o meglio ancora, come dice il Marmion, «il colloquio del figlio adottivo col suo Padre Celeste». Ma in questa definizione entra un altro elemento, l'elemento cioè della Grazia. «Figlio adottivo», «amico», importa già che noi ci conosciamo, che già noi ci amiamo.
Noi lo amiamo ed Egli ci ama: allora la preghiera diviene un rapporto che non implica più lo sgomento,
ma unicamente una comunione di amore. "
ma unicamente una comunione di amore. "
Don Divo Barsotti, dal libro "Il lavoro del cristiano"
Encontro pessoal com Deus
" que a nossa relação com Deus seja verdadeira: Eis a necessidade da nossa oração, pois a oração cristã, se define como diálogo, como colóquio.
É a definição que deu S. Teresa de Jesus, e parece-me a definição realmente mais justa.
É o colóquio do amigo com o Amigo, ou melhor ainda, como diz o Marmion, " o colóquio do filho adotivo com o seu Pai Celestial".
Mas nessa definição entra outro elemento, o elemento da graça. " FILHO ADOTIVO ", " amigo ", importa já que nós nos conhecemos, que já nós nos amamos.
Nós O amamos e Ele nos ama: Então a oração torna-se um relacionamento que não implica mais o desânimo,
Mas sómente é uma comunhão de amor. " "
" que a nossa relação com Deus seja verdadeira: Eis a necessidade da nossa oração, pois a oração cristã, se define como diálogo, como colóquio.
É a definição que deu S. Teresa de Jesus, e parece-me a definição realmente mais justa.
É o colóquio do amigo com o Amigo, ou melhor ainda, como diz o Marmion, " o colóquio do filho adotivo com o seu Pai Celestial".
Mas nessa definição entra outro elemento, o elemento da graça. " FILHO ADOTIVO ", " amigo ", importa já que nós nos conhecemos, que já nós nos amamos.
Nós O amamos e Ele nos ama: Então a oração torna-se um relacionamento que não implica mais o desânimo,
Mas sómente é uma comunhão de amor. " "