quarta-feira, 22 de março de 2023

Cristo è il nostro amore, la nostra passione

 1. SULL’AMORE DIVINO

Cristo è il nostro amore, la nostra passione

Cristo è la gioia, la luce vera, la felicità. Cristo è la nostra speranza. Il rapporto con Cristo è amore, è passione, è entusiasmo, è desiderio ardente del divino. Cristo è tutto. È lui il nostro amore, è lui la nostra passione. È una passione inalienabile la passione per Cristo. È di là che sgorga la gioia.

La gioia è Cristo stesso. E’ una gioia che ti rende un altro uomo. È una follia spirituale, ma in Cristo. Questo vino spirituale ti inebria come il vino schietto. Come dice David: Cospargi di olio il mio capo; il tuo calice mi inebria come il vino più potente! (Sal 23,5). Il vino spirituale non è mescolato, è schietto, è molto forte, e quando lo bevi ti inebria. Questa ebrezza divina è un dono di Dio che viene dato ai puri di cuore (Mt 5,8).

Digiunate per quanto potete, fate tutte le metanìe che potete, gustate quante veglie volete, ma siate gioiosi. Abbiate la gioia di Cristo. È la gioia che dura in eterno, che ha in sé l’eterna letizia. È la gioia del nostro Signore che dona serenità sicura, il piacere sereno e la piacevolissima felicità. La gioia piena che supera ogni altra gioia. Cristo vuole e si compiace di diffondere la gioia, di arricchire i suoi fedeli di gioia. Prego che la nostra gioia sia perfetta (1Gv 1,4).

Questa è la nostra fede. Là dobbiamo andare. Cristo è il Paradiso, figli miei. Che cos’è il Paradiso? È Cristo. Il Paradiso comincia da qui. È esattamente la stessa cosa: chi vive il Cristo qui sulla terra, vive il Paradiso. È così come vi dico. È giusto e vero questo, credetemi! Nostro compito è cercar di trovare un modo per entrare nella luce di Cristo. Non si tratta di osservare le formalità. L’essenziale è essere insieme a Cristo. Che l’anima si svegli e ami Cristo, che diventi santa. Che si consegni all’amore divino. Così ci amerà anche Lui. Allora la gioia sarà inalienabile. Questo è ciò che Cristo vuole più di tutto: riempirci di gioia, perché egli è la sorgente della gioia. Questa gioia è un dono di Cristo. Proprio in questa gioia conosceremo Cristo. Non possiamo conoscerlo se Lui non ci conosce. Com’è che dice David? Se il Signore non costruisce la casa, invano hanno faticato i costruttori. Se il Signore non custodisce la città, invano ha vegliato la sentinella (Sal 127,1).

Sono queste le cose che la nostra anima vuole acquisire. Se ci prepariamo come si deve, la grazia ce la concederà. Non è difficile. Se riusciamo a ottenere la grazia, tutto è facile, gioioso e benedetto da Dio. La grazia divina bussa continuamente alla porta della nostra anima e aspetta che noi apriamo per entrare nel nostro cuore assettato e riempirlo. La pienezza è Cristo, la Madonna, la Santa Trinità. Che belle cose!

Se ami, puoi vivere nella piazza rumorosa senza accorgerti di trovarti al centro della città. Non vedi né le macchine, né la gente, né niente. Stai in te stesso con la persona che ami. La vivi, ne provi piacere, ti ispira. Non sono cose vere queste? Pensate che sia Cristo questa persona che amate. Cristo nel tuo pensiero, Cristo nel tuo cuore, Cristo in tutto il tuo essere, Cristo ovunque.

Cristo è la vita, la fonte della vita, la fonte della gioia, la fonte della luce vera, il tutto. Colui che ama Cristo e il prossimo, questi vive davvero. La vita senza Cristo è morte, è Inferno, non è vita. È questo l’Inferno: in non-amore. La vita è Cristo. L’amore è la vita di Cristo. Puoi essere nella vita o nella morte. La scelta dipende da te.

Uno solo deve essere il nostro obiettivo: l’amore per Cristo, per la Chiesa e per il prossimo. L’amore, l’adorazione per Dio, l’anelito, l’unione con Cristo e con la Chiesa è il Paradiso in terra. L’amore per Cristo è anche amore per il prossimo, per tutti, anche per i nemici. Il cristiano ha a cuore tutti, vuole che tutti si salvino, che tutti gustino il regno di Dio. È questo il cristianesimo. Attraverso l’amore per il fratello riusciremo ad amare Dio. nella misura in cui lo desideriamo, lo vogliamo e ne siamo degno, la grazia divina viene per mezzo del nostro fratello. Quando amiamo nostro fratello, amiamo la chiesa, e quindi Cristo. Nella chiesa ci siamo anche noi. Quindi, quando amiamo la chiesa, amiamo anche noi stessi.

Quando Cristo entra nel cuore, la vita cambia

Quando hai trovato Cristo, ti basta, non chiedi nient’altro, ti metti in pace. Diventi un’altra persona. Vivi dappertutto, ovunque c’è Cristo. Vivi tra le stelle, nell’infinito, in cielo con gli angeli, con i santi, sulla terra con gli uomini, con le piante, con gli animali, con tutti e con tutto. Laddove c’è l’amore per Cristo, la solitudine sparisce. Sei pacifico, gioioso, pieno. Né malinconia, né malattia, né tensione, né ansia, né depressione, né inferno.

Cristo è in ogni tuo pensiero, in ogni tua opera. Hai la grazia e puoi sopportare tutto per Cristo. Puoi perfino soffrire ingiustamente. Puoi subire ingiustizie per Cristo, e per di più con gioia. Come ha sofferto lui, così puoi soffrire ingiustamente anche tu. Hai forse scelto Cristo per non soffrire? Cosa dice l’apostolo Paolo? Sono lieto nelle sofferenze (Col 1,24). Questa è la nostra fede: che l’anima si svegli e ami Cristo, che diventi santa, che si dedichi solo all’amore divino. Così anche lui l’amerà.

Quando Cristo viene nel cuore, la vita cambia. Cristo è tutto. Chi vive in sé Cristo, vive cose che non si possono dire: cose sante e sacre. Vive nell’esultanza. Queste cose sono verità. Ci sono persone – asceti della Santa Montagna – che le hanno vissute veramente. Sussurrano continuamente con desiderio ardente la preghiera: “Signore Gesù Cristo…”.

Quando Cristo viene nel cuore, le passioni spariscono. Non puoi né offendere, né odiare, né vendicarti, né niente… Che spazio può esserci per gli odi, le antipatie, i giudizi, gli egoismi, le ansie, le depressioni? Regna il Cristo. E con Lui il desiderio ardente della luce intramontabile. Questo desiderio ti fa sentire che la morte è un ponte che attraverserai in un solo attimo, per continuare la vita di Cristo. Qui sulla terra c’è un ostacolo, ecco perché ci vuole la fede. L’ostacolo è il corpo. Dopo la morte, invece, la fede è abolita e vedi il Cristo come vedi il sole. Ma nell’eternità, certo, vivrai tutto più intensamente.

Quando però non vivi con Cristo, vivi la malinconia, nell’afflizione, nell’ansia, nella tristezza: non vivi correttamente. Allora insorgono molti disturbi, anche nell’organismo. Ne viene influenzato il corpo, ne risentono le ghiandole a secrezione interna, il fegato, la bile, il pancreas, lo stomaco. Ti dicono: “Per essere in buona salute, prendi al mattino il tuo latte, un uovo, due o tre fette biscottate con un po' di burro”. Eppure, se vivi correttamente, se ami Cristo, con un’arancia e una mela sei a posto. Il rimedio più grande è consegnarsi all’adorazione di Cristo. Tutto viene guarito. Tutto funziona regolarmente. L’amore di Dio trasforma tutto, modifica, santifica, corregge, cambia, “transustanzia” tutto.

La nostra anima riceve grande consolazione quando arriviamo a desiderare ardentemente il Signore. Allora non ci occuperemo più delle cose quotidiane e terra terra. Ci occuperemo delle cose spirituali e più sublimi, vivremo nel mondo spirituale. Quando vivi nel mondo spirituale, vivi in un altro mondo, di cui la tua anima si compiace e che desidera con ardore. Non diventi, però, indifferente al prossimo: vuoi che anche lui trovi la salvezza, la luce, la santificazione. Vuoi che tutti entrino nella Chiesa.

(Tratto da: “Vita e detti di San Porfirio – Perché tutti siano uno” – Ediz. Lipa)