segunda-feira, 11 de dezembro de 2017

Fondatore e Cofondatore dei Francescani dell'Immacolata

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Fondatore e Cofondatore dei Francescani dell'Immacolata

Il 2 agosto del 1970 padre Stefano Maria insieme a padre Gabriele Maria Pellettieri, con il permesso e la benedizione dei Superiori Maggiori, inizia a vivere l’esperienza di una vita francescana rinnovata secondo un programma di vita denominato Traccia mariana di vita francescana.

P. Stefano Maria Pio Manelli (del Cuore Immacolato e degli Angeli) - Fondatore

Padre Stefano Maria Manelli, è nato a Fiume\Rijeka (Hrvatska) il 1° maggio 1933, sesto di ventuno figli, da due servi di Dio, guidati spiritualmente da S. Pio da Pietrelcina, Settimio Manelli e Licia Gualandris, di cui è in corso il processo di beatificazione apertosi ufficialmente il 20 dicembre 2010.
Riceve la prima Santa Comunione da padre Pio nel 1938. Entra nel Seminario minore dei Frati Minori Conventuali a Copertino (Lecce) l’8 dicembre del 1945, all’età di 12 anni.
Fa la professione semplice il 4 ottobre del 1949; la professione solenne il 27 maggio 1954; viene ordinato sacerdote il 30 ottobre 1955, Solennità di Cristo Re.
Nel 1960 si laurea in Sacra Teologia difendendo la tesi di dottorato sull’Immacolata, presso la Pontificia Facoltà Teologica “Seraphicum” (Roma). È stato professore di Teologia (Patristica, Mariologia) nei Seminari dell’Ordine, nel Seminario Arcivescovile di Benevento, nell’Istituto di Scienze Religiose di Avellino.
È stato Prefetto degli Studi della Provincia Conventuale di Napoli.
Intorno al 1965 inizia per padre Stefano Maria una lunga riscoperta e meditazione delle Fonti Francescane e degli Scritti di S. Massimiliano Maria Kolbe.
Il richiamo del Concilio Vaticano II ai religiosi sul «ritorno alle fonti e l’adattamento alle mutate condizioni dei tempi» come principi del vero rinnovamento religioso, ispirano padre Stefano a vivere integralmente la vita francescana sulle orme del Poverello d’Assisi seguendo gli esempi di S. Massimiliano Kolbe, «il san Francesco del ventesimo secolo», come lo definì il beato Giovanni Paolo II.
Il 2 agosto del 1970 padre Stefano Maria insieme a padre Gabriele Maria Pellettieri, con il permesso e la benedizione dei Superiori Maggiori, inizia a vivere l’esperienza di una vita francescana rinnovata secondo un programma di vita denominato Traccia mariana di vita francescana.
In tal modo si costituisce la prima Casa Mariana presso il Santuario della “B.V. del Buon Consiglio” in Frigento (AV). Dopo 20 anni, il 22 giugno 1990, quest’esperienza condivisa da numerosi altri frati animati dallo stesso ideale di radicalità evangelica, riceve il sigillo del decreto di erezione in Istituto di diritto diocesano – firmato dall’allora Arcivescovo di Benevento mons. Carlo Minchiatti di v. m., «per decisione del Santo Padre» (cfr Segreteria di Stato Prot. n. 258.501) – e il 1 gennaio 1998 quello di erezione in Istituto di diritto pontificio.
Il 1° novembre del 1982 insieme a padre Gabriele, padre Stefano fonda la prima comunità delle Suore Francescane dell’Immacolata, a Novaliches (Manila), che vive la stessa forma di vita francescano-mariana dei frati di Casa Mariana. Questa novella comunità viene guidata inizialmente da padre Gabriele Maria Pellettieri.
L’8 settembre 1990 a Loreto ha l’ispirazione di fondare un’Associazione pubblica di fedeli – la Missione dell’Immacolata Mediatrice (MIM) – che vive il carisma dell’Istituto secondo il proprio stato di vita e nei diversi gradi di consacrazione all’Immacolata (Missionari dell’Immacolata con l’Atto di Consacrazione, Missionari dell’Immacolata con voto privato, i Terziari Francescani dell’Immacolata). Tale Associazione è approvata canonicamente una prima volta il 6/1/1991 dall’Arcivescovo di Benevento, una seconda volta il 24/5/1997 con decreto proprio dall’arcivescovo mons. Serafino Sprovieri e in ultimo ufficialmente riconosciuta nel decreto di erezione pontificia dei Francescani dell’Immacolata, il 1/1/1998 per i frati e il 9/11/1998 per le suore.

 

P. Gabriele M. Pellettieri (dell’Annunciazione) - Cofondatore

Pellettieri Antonio, in religione padre Gabriele Maria, è nato a Vaglio Basilicata (Potenza) l’11 giugno del 1940 da Raffaele e Antonia Biscione.
All’età di 10 anni, entra nel Seminario minore dell’Ordine dei Conventuali di Ravello, dove frequenta le scuole medie. Conosce padre Stefano Maria Manelli nel Seminario di Sant’Anastasia (Napoli) dove completa i suoi gli studi.
Il 17 settembre del 1957 fa la professione semplice; il 17 settembre del 1961 la professione solenne; il 14 marzo 1965 viene ordinato Sacerdote. Consegue la licenza in Sacra Teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica “Seraphicum” (Roma).
Negli anni 1966-69, risiedendo in vari conventi della Provincia napoletana, padre Gabriele ritrova in Comunità, come confratello, padre Stefano Maria Manelli ed inizia con lui una più profonda comunione spirituale. Negli anni 1967-70 è vicerettore e professore di lettere nel Seminario minore dell’Ordine.
Il 2 agosto del 1970, dopo l’approvazione del Ministro Generale e il plauso del Capitolo Provinciale dei Conventuali di Napoli, si unisce a padre Stefano Maria Manelli, per avviare l’esperienza di una vita francescana rinnovata nella Casa Mariana di Frigento (AV), regolata dalla “Traccia mariana di vita francescana”.
È Superiore della Casa Mariana di Frigento per due trienni (dal 1973 al 1979).
Il 23 agosto 1979, insieme ad altri tre confratelli della Comunità di Casa Mariana di Frigento, parte missionario per le Isole Filippine e vi rimane quale Superiore della Missione fino all’aprile del 1989 quando ritorna in Italia. Per tre anni (1980-83) è parroco nella parrocchia di San Francesco e Santa Quiteria di Manila e per tre anni è anche maestro dei novizi nel Seminario dell’Immacolata di Novaliches (Manila).
Sempre a Novaliches assiste e dirige il primo gruppo delle ragazze che costituiranno la Comunità religiosa delle Suore Francescane dell’Immacolata.

I Francescani dell’Immacolata sono una nuova famiglia religiosa di diritto pontificio.

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I fondatori di tale famiglia religiosa, padre Stefano Maria Manelli e padre Gabriele Maria Pellettieri si sentirono chiamati a iniziare quella che è la nostra attuale forma di vita, dal decreto conciliare sulla vita religiosa Perfectae Caritatis che incitava tutti i religiosi a un concreto “ritorno alle origini” (PC 2) da rivivere nell’attuale contesto sociale nella “più perfetta osservanza della Regola e delle Costituzioni” (PC 4).
Era il 1970. Questa nuova forma di vita francescana e mariana s’ispira da vicino a san Francesco d’Assisi e san Massimiliano Maria Kolbe. Il carisma della nostra forma di vita si esprime attraverso la Traccia Mariana di Vito Francescana che ripropone alla luce dell’immacolata, la più autentica vita francescana di preghiera, povertà, penitenza, carità, evangelizzazione. La caratteristica più essenziale del nostro carisma francescano è la dimensione mariana suggellata da un nuovo voto, il voto mariano della totale consacrazione all’Immacolata. La culla del francescanesimo è santa Maria degli Angeli alla Porziuncola in Assisi. Il voto di consacrazione illimitata all’Immacolata ci riporta dunque alle pure origini mariane della vita evangelica francescana. Il voto di consacrazione illimitata all’Immacolata porta con sé lo spirito missionario spinto fino alla missione in senso tecnico, ad gentes, per cooperare senza riserve alla missione di Colei che è la Mediatrice Universale di salvezza. L’ideale apostolico della famiglia religiosa dei francescani dell’Immacolata (frati e suore) è quello di operare per la massima gloria di Dio e la salvezza delle anime attraverso la mediazione materna dell’Immacolata. Il nostro impegno è di far conoscere e fare amare Maria e condurre a lei tutti gli uomini, perché è lei che fa nascere Gesù, il Salvatore, nel cuore di ogni uomo. I Francescani dell’Immacolata si servono di ogni mezzo d’apostolato: da quelli più spiccioli come la Medaglia Miracolosa fino a quelli più sofisticati come i mass-media: radio, stampa, televisione, internet… Promuoviamo e seguiamo spiritualmente e pastoralmente la M.I.M. (Missione dell’Immacolata Mediatrice) il movimento ecclesiale che riproduce il nostro carisma e del quale possono fare parte sia i laici che le persone consacrate. Questa grande famiglia di frati, suore e laici legati dal “voto mariano” vuole essere nel mondo, per tutti gli uomini, la “scala bianca” dell’Immacolata che conduce al Regno dei Cieli attraverso la via “più bella, rapida e sicura”. La famiglia dei Francescani dell’Immacolata religiosi e laici, si santificano secondo la loro particolare forma di vita: i laici vivendo nel mondo e nelle loro famiglie, i frati e le suore, pur avendo in comune la stessa forma di vita religiosa, vivono separatamente nei loro distinti conventi. I Frati Francescani dell’Immacolata sono presenti nel Santuario di Campocavallo dall’8 dicembre 2001. Le Suore Francescane dell’Immacolata da ottobre 2007.