sexta-feira, 3 de fevereiro de 2023

Due brevi riflessioni di san Porfirio Bairaktaris (1906-1991), monaco greco canonizzato dalla Chiesa ortodossa nel 2013


Con lo studio delle parole divine potete diventare santi senza molta fatica

Immergetevi con diletto nelle Scritture. Innamoratevi dello studio. Io, più sento le salmodie e i canoni, e più non me ne sazio. Sono cose talmente reali e attraenti da non poterne mai averne abbastanza. Bisogna leggere in modo chiaro le parole, una dopo l’altra. Dovete recitarle e allo stesso tempo ascoltare: questo aiuta molto. E dove vedete che c’è molta sostanza, dovete rileggere per comprendere meglio. Io che posso dirvi? Ascolto sempre di nuove queste parole con sete. Addolciscono l’anima. E’ questo che conta.

Se dunque avrete fame delle parole del Salterio e degli altri libri della nostra Chiesa, se le studierete e le ascolterete in chiesa e le sentirete vostre, appena suonerà la campana correrete subito a sentire il “Sorgendo dal sonno a te ci prosterniamo, o Buono”, con amore e desiderio ardente. Così si raggiunge la cosa desiderata. E allora l’anima ritorna al suo splendore iniziale, allo stato primordiale, all’antica bellezza. Che cosa dice Dio? “Su chi volgerò lo sguardo, se non sul mite e sull’uomo pacifico che teme la mia parola?” Colui che ama le sue parole, Cristo lo ricopre di grazia e tutte le cose buone gli riescono facilmente.

Come vedete, possiamo santificarci senza guerra e senza combattimenti sanguinosi. La nostra piccola anima gioisce e il nostro udito si compiace ascoltando gli inni, e dentro di noi qualcosa avviene. Tale piacere comporta un entusiasmo divino e la nostra anima diventa degna di ricevere la grazia di Dio ed è Dio stesso che la santifica. Noi, senza la grazia divina, per quanti sforzi facciamo, non possiamo santificarci. Ma con lo studio delle parole divine possiamo, con semplicità e senza molta fatica, diventare santi.

A me inoltre piacevano e piacciono tuttora anche i libri scritti dei santi padri: Crisostomo, Basilio il Grande, Gregorio il teologo, Gregorio di Nissa e altri. Ma, ve lo dico sinceramente, non li ho studiati. Tuttavia li conosco tutti questi padri benedetti… Alla santa montagna in passato non permettevano di leggere la Filocalia e gli altri scritti ascetici, ma solamente la Sacra Scrittura e le vite dei santi. Non dovete fraintendermi su questo. Per leggere queste cose, dovete avere anche un padre spirituale che le abbia vissute, altrimenti c‘è il rischio che siate confusi. Questi libri parlano di concetti altissimi, di illuminazioni divine che lo spirito maligno potrebbe sfruttare se non si obbedisce ad un padre spirituale. Per questo vorrei che vi dedicaste di più allo studio dell’Antico e del Nuovo Testamento, e anche degli inni e dei canoni della liturgia. Ma prima di tutto la Sacra Scrittura. Leggete il Vangelo e l’Antico Testamento. C’è una grande ricchezza, visto che tutti sono fondati su di essa. E’ la fonte, è il fondamento. Non puoi mai saziartene. Sicuramente proverete anche voi ciò che dice il salmista: Le tue parole: più del miele per la mia bocca. Non dice “come il miele” ma “più del miele per la mia bocca”, per indicare la dolcezza eccezionale che hanno le parole di Dio.

Affrontate con disprezzo ogni offesa del maligno

L’arma più importante contro il diavolo, quella che lo fa tremare, è la santa croce. Il segno della croce, però, deve essere fatto correttamente, in modo solenne. La comunicazione con

Cristo, quando avviene con semplicità, con delicatezza, senza sforzo, mette in fuga il diavolo. Satana non va via con lo sforzo e la costrizione. E’ allontanato con la mitezza e la preghiera. Si ritira quando vede che l’anima lo disprezza volgendosi con amore a Cristo. Non può sopportare il disprezzo perché è superbo. Quando però fate forza a voi stessi, lo spirito cattivo si accorge di voi e vi fa guerra. Non occupatevi del diavolo e non supplicate neppure che si allontani. Quanto più voi supplicate che si allontani, tanto più vi afferra. Il diavolo dovete disprezzarlo. Non combattetelo con un attacco frontale. Quando combatti contro il diavolo con ostinazione, anch’egli ti salta addosso come una tigre, come un gatto selvatico. Quando gli spari una pallottola, lui ti lancerà una granata; quando gli lanci una bomba, ti scaglierà un missile. Non badate al male. Guardate all’abbraccio di Dio, gettatevi nel suo abbraccio e andate avanti. Donatevi a Cristo, amatelo, vivente nella vigilanza. La vigilanza è indispensabile all’uomo che ama Dio.

Nella vita spirituale, nella vita in Cristo le cose sono semplici e facili. Quando vi disturba qualcosa - un pensiero, una tentazione, un attacco - disprezzando tutto ciò, rivolgete la vostra attenzione e il vostro sguardo a Cristo. Sarà Lui poi a farsi carico di sollevarvi. Vi prenderà per mano donandovi la sua grazia divina in abbondanza. Voi non dovete fare che un piccolo sforzo. Prendiamo un milione e tagliamolo in pezzettini e otteniamo un milionesimo. Lo sforzo dell’uomo è solo un milionesimo di milionesimo, cioè solo un po’ di buona disposizione. Quando vi mettete in movimento verso Dio, in una frazione di secondo arriva la grazia divina. Basta solo pensarlo e lo Spirito Santo arriva. Senza fare nulla. Vi mettete in movimento e subito arriva la grazia divina. Appena fate un sospiro, arriva e agisce. Cosa dice l’apostolo Paolo? Lo Spirito intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili. Che grande sapienza! Queste non sono semplici parole, ma la Parola vivente di Dio.

Nell’ora della tentazione, la cosa più facile è rivolgervi alla persona amata, rivolgervi a Dio e, guardando in quella direzione con intensità, fervore e grande desiderio, vi arriverà subito la forza, vi arriverà il bene. Cioè, mentre vedete il male avanzare verso di voi per assoggettarvi, appena lo scorgete da lontano, disprezzatelo e gettatevi nell’abbraccio di Dio. Basta fare tempo a volgersi prima da quella parte. Così, quando andrete verso il bene, non vi ricorderete più del male. Sta qui il segreto, nel disprezzare il male. Ma questo non potete farlo se non vi rivolgete a Cristo.

Possiamo disprezzare lo spirito cattivo solo con la grazia di Dio. Giratevi verso Cristo, correte verso Cristo, aprite le vostre braccia a Cristo sforzatevi di conoscere Cristo, di amare Cristo, di sentire Cristo, e in questo vostro sforzo – se le vostre motivazioni sono pure, genuine e sincere – la grazia aprirà la vostra anima e vi dirà: Svegliati, o tu che dormi, destati da morti e Cristo ti illuminerà.

E un’altra cosa ancora. Non bisogna dare alcun diritto di accesso al diavolo. Cioè, io non permetto che rimanga in me neanche un pensiero carico di rancore, neanche un pensiero egoistico, così da non fare trovare a Satana una finestra aperta. La finestra è il diritto d’accesso. Quando ti allontani da Dio, sei in pericolo, perché Satana ti trova solo e ha la meglio su di te. Datemi retta, perché ho una certa esperienza in queste cose.

Tratto da: “Vita e detti di san Porfirio – Perché tutti siano uno”, Ediz. Lipa

terça-feira, 31 de janeiro de 2023

Jesus: Yo quiero que hables a los fieles que la Santa Misa es un verdadero Sacrificio.

   Sábado 6 de octubre de 2007 San Bruno 

A noche le pedí a Nuestro Señor extensamente que '‘juanizara” mi alma. 1 La idea fue darle vuelta a mi corazón de la forma en que un granjero cultiva un campo, pero no soy capaz de expresarlo apropiadamente —Autor.

 Lunes 8 de octubre de 2007 Ante Su Rostro, Actúa con valentía, con audacia, con confianza. Actúa como un hombre, un hombre de Dios un hombre configurado para Cristo, un hombre ungido por el Espíritu Santo. Actúa también como un padre, un padre para los pobres, un padre para los pequeños, un padre para los pecadores, un padre, también, para los sacerdotes, los cuales yo te enviaré. Actúa como un médico de almas. 

Te mostraré como vendar las heridas del corazón, aún las más delicadas y como cuidar a los que Yo te enviaré, para que puedas sanarlos en Mi Nombre amándolos con Mi Corazón.1 Yo te hablaré, hablaré a tu corazón, entonces escucharás Mi Voz para la alegría de tu corazón.

Tú escucharás Mi voz, especialmente cuando vengas delante de Mi Rostro, cuando adores Mi Rostro Eucarístico y te acerques a Mi Corazón abierto. Hablaré a tu corazón, como Yo hablé al corazón de Mi amado discípulo Juan, el amigo de Mi Corazón, el sacerdote de Mi Corazón abierto. Hiciste bien en escribir al arzobispo. Yo tocaré su corazón. Él te ayudará y no tendrás nada que temer. Será para ti un amigo, un padre. Yo hice que te encontraras con el padre capellán ahí, quiero que lo veas como un sacerdote acorde a Mi Corazón, un sacerdote humilde y gentil, un sacerdote totalmente marcado por Mi bondad misericordiosa

. Te estoy hablando ahora porque necesitas escuchar Mi Voz. Necesitas sentir que estoy cerca. Es Mi Corazón que te habla. Mi Corazón habla a tu corazón, entonces puedes vivir de Mis palabras, las cuales son espíritu y vida. 2 1 Sal 146(147):3; Mat 10:8; Mac 3:15, 6:13, 16:17-18; Luc 9:l, 10:17, 13:32. 2 Jn 6:64. La madre Yvonne-Aimée es muy cercana a ti.1 Fue quien obtuvo para ti grandiosas gracias de Mi Corazón. Y quien logró que volvieras a Francia de nuevo. Nunca te abandonará. Eres para ella su hijo amado. Dom Marmion interviene a tu favor, y también una multitud de santos que tú conoces y amas. San Pedro Julián Eymard2 te reconoce como uno de los suyos. Se comunicará contigo y te compartirá una parte de su espíritu.

 Tú vives de esto y harás que otros también vivan de esto. Dom Vandeur, será para ti un intercesor y un apoyo. Tú sacarás sus escritos de la oscuridad para la gran alegría de una multitud de almas. Yo te estoy hablando ahora porque necesitas escuchar Mi Voz y sentir que estoy cerca, muy cerca de ti.3 Soy el Amigo de tu corazón, el mayor de los amigos y te llamo Mi amigo, el amigo de Mi Corazón, como lo fue Juan. Iniciando hoy te confiaré una gracia particular de intercesión por las almas que te enviaré

Intercederás también por todos los que haré que veas en 1 Madre Yvonne-Aimée de Jesús (Yvonne Beauvais, 16 de julio de 1901-3 de febrero de 1951) pertenecía a la orden Agustina, Canonesa, Hospitalaria de la Misericordia de Jesús, del Monasterio de Malestroit en Brittany, Francia. Su vida fue indescriptiblemente rica en amargos sufrimientos (incluyendo que había sido asaltada y maltratada por tres hombres), y en asombrosos carismas, particularmente su búsqueda, durante toda su vida, de sacerdotes desanimados, desesperados y abandonados. 

Un influyente sacerdote y escritor, el abad Gastón Courtois, le consultó a ella y le confió a los sacerdotes que necesitaban convertirse. Dom Germain Cozien, abad de Solesmes 1921-1959, observó que la madre Yvonne-Aimée fue marcada por “el sentido de oración, de belleza litúrgica y de alabanza a Dios, en la escuela de la Iglesia.” 

2 San Pedro Julián Eymard (4 de febrero de 1811—1 de agosto de 1868) fue ordenado sacerdote por la diócesis de Grenoble en 1834 y más tarde se unió a la Sociedad de María. Conforme creció su comprensión de la devoción al culto del Santísimo Sacramento, él eventualmente dejó la Congregación de Hermanos Maristas y empezó la Congregación del Santísimo Sacramento y con Marguerite Guillot inicio los Sirvientes del Santísimo Sacramento. Sus escritos sobre la real presencia, adoración Eucarística, comunión frecuente y piedad litúrgica son muy apreciados. 3 Deut 30:14. tus oraciones. Ora, ora con confianza y audacia, y te responderé cada vez. 

Miércoles 10 de octubre de 2007 Oh mi Jesús, yo me pongo en espíritu ante Tu Rostro Eucarístico para adorarte, hacer reparación, para decirte todo lo que Tu Espíritu de amor hará surgir en mi corazón. Vengo a mirarte. Vengo a escucharte. Vengo a recibir de Ti todo lo que Tu Corazón abierto desea decirme y darme hoy. Te agradezco por ser tan cercano a mí. Yo alabo Tu misericordia. Yo confieso el poder redentor de Tu Preciosa. Sangre. Amén. Oh dulce Virgen María, yo soy tu hijo. Mantén mis manos en tus manos y mi corazón en tu Corazón a través de todo este día e incluso durante la noche. Entonces así quiero vivir y morir. Amén. 

Aquel que desea buscar Mi Rostro Eucarístico, aquel que desea acercarse a Mi Corazón abierto, nunca estará lejos del tabernáculo. Yo transporto su espíritu ahí donde Yo estoy. Acojo con agrado su deseo de habitar en Mi presencia. Le doy la gracia de Mi presencia en la parte más secreta de su alma. Allí él me encontrará y será capaz de adorarme. Ayer, el Señor me dijo que iba a desatar los poderes latentes de mi sacerdocio para el bien de las almas y la gloria de Su Nombre. Él me dijo: bendice, bendice mucho, no temas dar a la gente Mi bendición e incluso ofrece Mí bendición.

 Por la bendición sacerdotal, los tesoros de la bondad misericordiosa encerrada en el Corazón de Jesús son esparcidos hacia las almas y sobre las personas quienes son bendecidas por las manos del sacerdote. La bendición de un sacerdote tiene un gran significado por medio de la cual se hace que el bien triunfe sobre el mal, el amor sobre el odio y la misericordia sobre el juicio. De forma similar, la bendición dada con los relicarios de Mis santos Me agrada mucho. Yo soy glorificado en Mis santos y Yo paso a través de ellos para distribuir las riquezas de Mi Corazón en el universo de las almas.

 Oh Jesús, yo quiero ir en espíritu al tabernáculo donde Tú estás más abandonado y más olvidado en el mundo. Yo quiero ir donde nadie Te adora, donde nadie se inclina ante Ti, donde Tú tienes solamente Tus ángeles para adorarte y hacerte compañía. Y, aun así, es un corazón humano lo que Tú más deseas y, sobre todo, el corazón de un sacerdote. Yo Te daré el mío en un ofrecimiento de adoración y de reparación. Yo quiero que hables a los fieles que la Santa Misa es un verdadero Sacrificio. Ellos han olvidado esto. Nadie piensa en decirles que la acción de la Eucaristía renueva Mi Sacrificio sobre la Cruz y que Yo estoy presente sobre el altar como sobre la Cruz, como ambos, Sacerdote y Víctima. Es todo Mi Sacrificio de amor lo que se desarrolla ante sus ojos. Deseo que les digas esto a los sacerdotes. Yo quiero que tú seas otro Juan para Mi Corazón. Yo llenaré tu espíritu con Mis palabras de amor, para que tú puedas comunicárselas, a los que necesitan mucho escucharlas. Yo nunca quise dejarte solo sobre la tierra, es por esto por lo que siempre te he rodeado con Mis santos. Quise y quiero todavía, que encuentres en ellos una verdadera amistad, una amistad que es toda pureza, una amistad que no decepciona. A través de los santos y por su incesante intercesión por ti ante Mi Rostro, tú finalmente llegarás a Mí en gloria. No ceses de invocar a Mis santos y enseña a otros a buscar en ellos la ayuda que necesitan en las pruebas de la vida en la tierra. En el Cielo, los santos se alegrarán por haberte ayudado a hacer tu camino hacia Mí en gloria. ´

Jueves 11 de octubre de 2007 Día del Santísimo Sacramento Bendice, alma mía, al Señor, y bendiga todo mi ser Su Santo Nombre. (Sal 103:1). Señor Jesús, me presento ante Tu Rostro Eucarístico hoy, colocándome en espíritu cerca del tabernáculo en el mundo, donde Tú estás más abandonado, más ignorado y más olvidado. Porque Tú me lo has pedido, yo Te ofrezco mi corazón, el corazón de un sacerdote, para acompañar a Tu Sagrado Corazón Eucarístico y también acompañarte en Tu Sacerdocio. 

Yo Te adoro con un espíritu de reparación por todos los sacerdotes de la Iglesia, pero especialmente por los que nunca o casi nunca, se detienen en Tu presencia, allí para quitarse sus cargas y recibir de Ti nuevas fuerzas, nuevas luces, nuevas capacidades ya sea para amar, como para perdonar y para bendecir. Yo no quiero partir de este tabernáculo hoy. Yo quiero, en todo instante, permanecer inmerso en la adoración que esperas de Tus sacerdotes. Yo me uno a la Santísima Virgen María, Mediadora de Todas las Gracias y primera adoradora de Tu Rostro Eucarístico. Para que por su purísimo Corazón, puedan las oraciones que surgen desde mi corazón alcanzar Tu Corazón abierto, oculto y tan frecuentemente, dejado solo en el gran Sacramento de Tu amor. Amén. 

Los guardianes del santuario, es decir, los sacerdotes, deben también ser adoradores en espíritu y verdad. Quiero que ellos permanezcan en todo momento—al menos por deseo y por la atracción que coloco en ellos—en presencia de Mi Rostro Eucarístico y muy cerca de Mi Corazón. Esto es lo que pido a todos Mis sacerdotes, pero, porque no todos lo harán, Yo te lo pido a ti. 

En cuanto a ti: permanece, en todo momento, ante Mi Rostro Eucarístico. No abandones Mi Corazón que late con amor, que quiere solamente esparcir torrentes de Misericordia sobre los que vienen a acercarse a Mi real presencia. Si Yo te estoy hablando en esta forma ahora, es porque tú necesitas escuchar Mi voz. Por demasiado tiempo has estado lejos de Mí sin ser capaz de escuchar todo lo que deseo decirte. Pero ahora, el momento ha llegado. Desde ahora y en adelante, te estoy hablando y te hablaré con el fin de que muchos sean atraídos de regreso a Mí, para que encuentren sanación y paz en Mí. Y como yo le estuve diciendo, “Iesu, lesu, lesu, esto mihi lesus” 1. Él me respondió: Nada Me agrada más que esta oración dicha con confianza y desde lo profundo del corazón. 

En Mí como Jesús Crucificado está todo el misterio: Mi Rostro de amor sufriente, Mi cabeza inclinada para decir “sí” al Padre, Mi Corazón abierto y traspasado, desde el cual fluye el don del Espíritu Santo en la Sangre y en el Agua. Este es el misterio de Jesús Crucificado. Contempla esto y estarás en el camino que Yo estoy abriendo ante ti. Encontrarás Mí sufriente Rostro en la Eucaristía. Mi cabeza inclinada para decir “sí” al Padre: también la encontrarás en la Eucaristía. Y Mi Corazón traspasado y abierto desde el cual fluye el don del Espíritu Santo para la salvación de todo el mundo y el agrado de la Iglesia—es en la Eucaristía donde lo encontrarás

En cuanto a ti, no temas. Yo estoy abriendo ante ti un camino que te dirige a la vida en abundancia y nadie será capaz de impugnarlo. Este será el signo de Mi presencia en medio de ti, porque Yo, Jesús, soy Emmanuel. 1 “Jesús, Jesús, Jesús, sé para mí un Jesús [Salvador].” Conocida por ser las últimas palabras de San Ralph Sherwin (25 de octubre de 1550-1 de diciembre de 1581), ordenado en Cambrai en 1577 con el objetivo de ser un sacerdote misionero en Inglaterra; fue arrestado y encarcelado en noviembre de 1580, torturado en el potro, acusado de alta traición, y sentenciado a muerte. San Edmundo Campion, San Ralph Sherwin y San Alexander Briant fueron ejecutados en sucesión en Tyburn el 1 de diciembre de 1581. Estos tres están entre los Cuarenta Mártires de Inglaterra y Gales, canonizados en San Pedro, Roma, el 25 de octubre de 1970. 

Mientras decía los misterios gozosos: Yo recibí Mi Rostro humano de Mi Madre. Cuando contemples Mi Rostro, es su belleza la que estarás contemplando. Yo recibí Mi belleza creada de Mi Madre. Mi belleza no creada es el esplendor de la gloria de Mi Padre sobre Mi humanidad. Noche Hoy, yo pienso que fue durante los misterios gloriosos del Rosario, que el Señor me habló de un Pentecostés Sacerdotal, de una gracia obtenida por la intercesión de la Virgen María para todos los sacerdotes de la Iglesia. 

Para todos [sacerdotes] se les ofrecerán las gracias de un nuevo derramamiento del Espíritu Santo, para purificar el sacerdocio de las impurezas que lo han desfigurado y para restaurar el sacerdocio con un brillo de santidad como la Iglesia nunca ha tenido desde los tiempos de los Apóstoles. Este Pentecostés sacerdotal está siendo preparado ya en silencio y en la adoración del Santísimo Sacramento. Los sacerdotes que aman a María y le son fieles en rezar su Rosario serán unos de los primeros en beneficiarse desde ese rezo. Su sacerdocio será maravillosamente renovado y se les dará una abundancia de carismas para vencer el mal y para sanar a los que están bajo el dominio del Maligno. Me fue dado a entender que la intercesión del papa Juan Pablo II también desempeñará un papel para obtener a través de María esta gracia del Pentecostés Sacerdotal. Ciertos sacerdotes rechazan esta gracia de un Pentecostés sacerdotal, por orgullo o por escasa confianza. O por una ausencia de fe en la real presencia de Cristo en el Santísimo Sacramento.

 Este Pentecostés sacerdotal empezará desde el tabernáculo, en los tabernáculos del mundo, como desde un hogar ardiente de caridad. Los sacerdotes que hayan sido encontrados fieles en mantenerse en la compañía con Jesús la Hostia se regocijarán. Ellos comprenderán de inmediato las maravillas que Él quiere hacer en ellos y a través de ellos. El Pentecostés sacerdotal afectará primero a todos los sacerdotes que son hijos de María, que viven, como San Juan, en su intimidad, muy cerca de su Inmaculado Corazón

Viernes 12 de octubre de 2007 Oh mi amado Jesús, cada vez que no soy capaz de orar ante el tabernáculo, cerca de Tu real presencia, desearía transportarme en espíritu al tabernáculo en el mundo donde Tú estás más abandonado, más olvidado y más ignorado. Yo quiero consolarte allí para ofrecerte las alabanzas de toda la Iglesia y decirte todo lo que el Espíritu Santo encauce y eleve en mi corazón. Yo deseo— según el deseo que Tú me has hecho conocer a mí— adorar y hacer reparación por los sacerdotes que no Te adoran y que no hacen reparación ni por ellos mismos ni tampoco por las almas que cuentan con sus oraciones sacerdotales. Empezando el Santo Rosario, pregunté a la Santísima Virgen por quienes debía orar en el primer misterio gozoso. La respuesta fue N. La. Virgen me hizo entender que tenía que orar por él, porque la oración de un sacerdote, se hace sentir incluso en las profundidades del purgatorio donde las almas están esperándola, dónde la esperan con paciencia y en sufrimiento. Lo quiero cerca de Mí en Mi Luz. Yo quiero que vea el esplendor de Mi Rostro y que se regocije junto con su Madre y todos los santos. Tú, por el ofrecimiento del Santo Sacrificio por él, le ayudarás a salir del purgatorio y a venir a la luz que tanto espera y desea. No lo pospongas. Yo quiero liberarlo.

segunda-feira, 30 de janeiro de 2023

IN SINU JESU Cuando el Corazón habla al Corazón— El Diario de un Sacerdote en Oración

 

 Jueves 4 de octubre de 2007 San Francisco de Asís Desde hace ya un tiempo, Nuestro Señor me ha hecho desear tener la adoración los jueves, en agradecimiento por la Santa Eucaristía, y, también, en agradecimiento por el misterio del sacerdocio. Después de la misa, me confesé con el capellán del monasterio. Él me confirmó ciertas cosas que tenían que ver con las resistencias de la gracia que confesé. Él me dirigió hacia los santos, a algunas cosas que corresponden exactamente a la fuerte atracción hacia la amistad con los santos que han marcado siempre mi vida.

” Durante mi acción de gracias, pensando le pregunté al Señor, si este llamado a la adoración y reparación sacerdotal era solo para mí o si debía vivirlo con otros, yo creo que le escuché decir: No, Yo te daré hermanos e hijos.

 Yo debo agregar que el libro de Dom Vandeur que me fue enviado sin haberlo solicitado—llegó precisamente en el momento cuando yo estaba preparado para empezar el retiro— describe perfectamente el llamado a la Eucaristía-sacerdotal que creo escuché venir a mí de Nuestro Señor, Sacerdote, Víctima y Altar.

 Yo no sé dónde ni cuándo ni cómo este llamado será realizado. Solo sé que es urgente y que el tiempo apremia. A mí me parece ver un pequeño núcleo monástico con numerosos sacerdotes-adoradores- reparadores asociados. Sé desde hace algún tiempo que debo hacer algo para la santificación y la sanación espiritual de los sacerdotes

Estaré en un trabajo de hospitalidad espiritual para sacerdotes, en un lugar iluminado por la adoración Eucarística y donde la belleza de la Sagrada Liturgia, incluyendo el Oficio coral, será como un bálsamo sanador sobre las heridas de los sacerdotes quienes serán bienvenidos. 

Yo no sé si esto será hecho en colaboración con una comunidad de monjas o no. No me atrevo a avanzar demasiado ni puedo excluirlo por completo. El lugar tendrá que ser bello y acogedor, todo en el resplandor del Santísimo Sacramento expuesto. Me pareció entender que ahí se encontrarán sacerdotes adorando y haciendo reparación por otros sacerdotes, y entre estos estarán algunos sacerdotes penitentes y rehabilitados. 

Carismas y gracias serán dadas allí en abundancia. La Virgen María, mi Madre del Perpetuo Socorro, la Mediadora de Todas las Gracias, cuidará después todos los detalles, como lo hizo con la casa de San Juan cuando ella vivió con él. Todo esto llegará a ser posible mediante mi permanencia en adoración y reparación delante del Rostro Eucarístico de Jesús en el nombre de Sus sacerdotes, para ofrecerlos a Su Corazón abierto. 

5 de octubre de 2007 Primer viernes del mes Santa Faustina y el beato Bartolo Longo Oh Virgen María, mi Madre del Perpetuo Socorro, mis manos están en tus manos y mi corazón está en tu Corazón, y esto será para siempre. Mantenme en la verdad. Conságrame en la verdad. 1 Espera Israel al Señor; Porque en Él hay misericordia. Y abundante redención con Él. “ET COPIOSA APUD EUM REDEMPTIO” SALMO 129 [130]:7

 Él desea lograr la redención espiritual de los sacerdotes en esclavitud al mal, la iluminación espiritual de los sacerdotes que viven en la oscuridad, la sanación espiritual de los sacerdotes heridos—y todo esto mediante la adoración al Santísimo Sacramento, con la presentación de los sacerdotes al Rostro Eucarístico de Jesús y por la ofrenda de sacerdotes a Su Corazón abierto en la Eucaristía.

 Yo siento que estoy totalmente en la verdad, tal vez, por primera vez en mi vida. Mi vida entera me ha preparado para esta misión, para este llamado a la adoración y a la reparación—por un sacerdote para sacerdotes. 

Todo el mal que experimenté, sufrí e infligí sobre otros, será redimido, no por mí, sino por Él, que está siempre trabajando en la Eucaristía para redimir a los pecadores y a los que han sido heridos por el pecado. “ET COPIOSA APUD EUM REDEMPTIO” “Apud” esto quiere decir, cerca de Él en la Eucaristía. 

En el marco de una vida clásica benedictina, pero que permanece cálida por el fuego del horno de la Caridad que es el Santísimo Sacramento expuesto. Yo debo hacer uso de este pasaje en Europa para hablar con los que tienen autoridad sobre mí. Todo está listo y preparado en el paternal Corazón de Dios, en el seno del Padre, en el herido Corazón del Hijo, en la sabiduría del Espíritu Santo consagrada en María. Jesús mantenme en la verdad, conságrame en la verdad. 1 Véase Jn 17:17 

El diagnóstico de mis enfermedades fue un presagio de este llamado. Fue desde aquel momento que Nuestro Señor empezó a dar vuelta a mi corazón1 dentro de la perspectiva de este diseño de Su bondad misericordiosa. Fue la Virgen María, quien obtuvo esta gracia para mí; ella quiso que me convirtiera en su San Juan, viviendo en su intimidad y en adoración de la Santísima Eucaristía. 

Fue en efecto, San Juan, quien, con la Virgen María, adoró e hizo reparación por los otros Apóstoles. Juan y la Virgen María, y en medio entre ellos el Corazón abierto y el misericordioso Rostro de Cristo, de Jesús, la Hostia.

 En la Eucaristía, Cristo, aunque Él está todo-glorioso, permanece eternamente Sacerdote y Víctima. La ofrenda que Él hace de Sí mismo al Padre es incesante. La Virgen María y San Juan son llevados con Él hacia ese ofrecimiento, yo debo seguirlos en este movimiento, mientras traigo conmigo un gran número de sacerdotes que son adoradores y reparadores. Jesús mantenme en la verdad. Conságrame en la verdad. El Salmo 68[69] fue mostrándome como una relectura de mi vida: mi pasado, mi presente y mi futuro. La Virgen María cuidará después los más pequeños detalles. Ninguno escapa a su atención. Ella es una Madre.  

domingo, 29 de janeiro de 2023

"Tu mi ami" di Don Divo Barsotti

 

"Tu mi ami" di Don Divo Barsotti

Signore, eccomi qui: se tu vuoi amarmi, prendimi.
Non voglio opporre alcuna resistenza al tuo amore.
Io non ho creduto che tu mi potessi amare.
Ma dal momento che tu me lo chiedi, ecco, ora mi abbandono totalmente a te per essere amato.

Non oso dire che ti amo. Ma una cosa, Signore, voglio dirti: finalmente voglio credere che tu mi ami.
Tu me l’hai detto, Signore, e io non voglio rifiutarmi di credere. Mi abbandono a te!
Mi offro a te, come sono: povera carta per essere bruciata, legno secco per essere consumato dal fuoco.
Mi getto in te, Signore, perché finalmente tu mi bruci, mi consumi!

Ecco, Signore, sono davanti a te; non ho altro da dirti che questo: amami, perché voglio essere amato, perché finalmente ho capito che la mia vita può avere soltanto un senso e un valore nel fatto che tu mi ami, che tu vuoi amarmi.
Non rifiuto più il tuo amore per me. Questo e null'altro.

Don Divo Barsotti : Siamo con Cristo alla destra del Padre

 

Siamo con Cristo alla destra del Padre

 

Sermoni di Don Divo Barsotti  

Filmato audio :     Siamo con Cristo alla destra del Padre 

La Risurrezione di Gesù è la nostra Risurrezione. 

La Risurrezione implica che la morte è vinta.

La nostra vita è al di là di quello che appare.

Noi confessiamo nella nostra fede che Gesù è presente.

Noi non viviamo più nel tempo.

Tutto è presente ...  La morte non c'è più.

La nostra vera dimora è dove egli è : siamo in paradiso. 

Dobbiamo crederci ... Vuol dire vivere con Gesù e nel mondo,

ossia vivere in due dimensioni, una eterna ed una nel tempo. 

Il cuore dove dimorare è il cuore di Gesù. 

Viviamo in due vite ... ma dobbiamo realizzare che 

la nostra dimora è il Signore.

Ovunque noi siamo, noi siamo in Dio.

Vivere la gioia immensa, sentirsi amati da Dio

Non abbiamo nulla da chiedere, ma tutto da ricevere.

La nostra vera vita è nascosta ...... 

La misura dell'Amore infinito di Dio è nella nostra fede. 

La grandezza della Madonna è nella Sua fede. 

Che cosa si può aggiungere all'infinito ?

San Giovanni della Croce : "Miei sono i cieli, 

miei la terra, miei la Madre di Dio,

miei gli Angeli e miei i Santi".

Vengano pure tutte le prove, la nostra gioia resiste. 

La nostra dimora è in Dio. 

Possiamo toccare Dio e dopo qualche minuto 

siamo distaccati da Lui.

Tutto è pace, Tutto è gioia, Tutto è luce, 

Tutto è Amore di Dio.



Maggiori informazioni https://uomo-fra-il-nulla-e-l-infinito.webnode.it/news/siamo-con-cristo-alla-destra-del-padre/

Don Divo Barsotti, La Realtà