sábado, 26 de novembro de 2016

Don Divo Barsotti (Fondatore della Comunità dei Figli di Dio) BUON INIZIO AVVENTO

Siamo dunque ancora nell'attesa.
Ecco in fondo quello che viviamo in queste settimane che precedono il Natale: "L'Avvento".
Non é un fatto soltanto, un ricordo del passato che ormai non si ripete più! Ancora noi aspettiamo, ancora noi attendiamo non la venuta del Cristo, perché Egli é venuto, non la sua nascita; non questa sua Presenza nascosta, ma reale!
Ma attendiamo, invece che questa sua presenza da nascosta che è si manifesti pienamente e la manifestazione del Cristo operi una trasformazione, di tutte le cose: trasformazione dell'uomo, trasformazione del rapporto dell'uomo con gli uomini, trasformazione del rapporto dell'uomo con la creazione. (..)
Noi crediamo che Dio si é fatto uomo, che Dio è in mezzo a noi.
Noi dobbiamo aspettare questa Presenza.
Noi crediamo alla Presenza finale di Cristo Signore; noi crediamo, veramente, che un Dio é morto per noi per salvarci e, nonostante ciò, si invecchia, si muore, siamo soggetti alle malattie, siamo soggetti alle incomprensioni di un rapporto umano, all'ingiustizia dei rapporti fra gli uomini.
Ecco il mistero del cristianesimo: non é soltanto il mistero della nostra fede cristiana. Da una parte dobbiamo riconoscere che l’uomo trascende ogni grandezza, é figlio di Dio e sempre più partecipe della natura divina e, partecipando alla natura divina, partecipo in qualche modo alla divina immensità, partecipa in qualche modo all'infinità e all'eternità di Dio.
Gesù medesimo nel IV Vangelo dice: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna".
Già siamo nell'eternità, vivendo nel tempo.
Don Divo Barsotti, dalla Meditazione Vivere l'Avvento

CUORE IMMACOLATO DI MARIA

la Vergine Santa

CUORE IMMACOLATO DI MARIA
La Vergine Maria, Immacolata e Madre di Dio, veglia costantemente sul mondo. Ella, creatura perfetta e capolavoro di Dio, è nostra madre e come tale si preoccupa di ognuno di noi, come se ognuno fosse il suo unico figlio. Ed assieme a Suo Figlio, Gesù Cristo Salvatore del mondo, ci ama di infinito amore.
Ella stessa ebbe a dire : “se voi sapeste quanto io vi amo piangereste di gioia!”
E, a tal proposito:
…alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà

ATTO DI ABBANDONO di don Dolindo Ruotolo

L'ATTO DI ABBANDONO (contro le ansie e le afflizioni)
Perché vi confondete agitandovi? Lasciate a me la cura delle vostre cose e tutto si calmerà. Vi dico in verità che ogni atto di vero, cieco, completo abbandono in me, produce l 'effetto che desiderate e risolve le situazioni spinose. abbandonarsi a me non significa arrovellassi, sconvolgersi e disperarsi,volgendo poi a me una preghiera agitata perché io segua voi e cambiare così l'agitazione in preghiera. Abbandonarsi significa chiudere placidamente gli occhi dell'anima, stornare il pensiero della tribolazione,e rimettersi a me perché io solo vi faccia trovare,come bimbi addormentati nelle braccia materne, all'altra riva. Quello che vi sconvolge e vi fa un male immenso è il vostro ragionamento, il vostro pensiero, il vostro assillo e volere ad ogni costo provvedere voi a ciò che vi affligge. leggere...

Divo Barsotti. Il sacerdote, il mistico, il padre. (Serafino Tognetti)


ESTRATTO

Presentazione dell’Autore
panorama

Intervista a Padre Serafino Tognetti


Padre, Lei ha avuto la possibilità di vivere insieme a Don Divo Barsotti. In che anno e in quali circostanze lo conobbe? Che cosa di lui la rapì maggiormente?
Il mio incontro con don Divo Barsotti risale agli inizi degli anni ’80. Io avevo vent’anni, frequentavo la parrocchia ma non avevo nessuna idea di vocazione e nemmeno avevo una vita di preghiera significativa. La prima volta che vidi don Barsotti fu in occasione di una santa Messa e rimasi colpito, sorpreso, quasi turbato dalla sua celebrazione eucaristica, dall’intensità della sua preghiera: chino sull’altare, piangeva sommessamente e pregava commosso durante la consacrazione, totalmente preso da quello che stava celebrando, assente ad ogni altra realtà che non fosse la presenza di Dio, della sua bontà, del suo Sacrificio. Ogni volta che celebrava la Messa viveva questa partecipazione.
Come riusciva a conciliare il suo misticismo con le ampie relazioni intellettuali e spirituali, che mantenne per tutta la vita, uscendo, quindi, dall’ “eremo”?
Per don Divo Barsotti non vi erano due vite o più vite: tutto doveva essere vita di presenza in Cristo, come se gli atti della giornata, pur diversi, avessero una continuità. Ci ripeteva che non vi doveva essere per noi differenza tra mangiare o dormire o passeggiare o studiare, se si viveva tutto alla presenza del Signore Gesù. In questo senso, non vi erano per lui momenti “profani”, tutto era sacro (tranne il peccato, s’intende.
Allora la preghiera diventava la manifestazione più intensa di quella Presenza, che ordinariamente doveva costituire il tessuto di tutta la giornata. E giornata – di badi bene – non monastica, ma cristiana, perché questo senso di Presenza di Cristo risorto non è un privilegio dei religiosi. Il Cristo è la vita di tutti i battezzati. Se non è così, non è nulla. Uscire dall’eremo era per lui come restarvi, perché quell’eremo lo portava sempre dentro. Ho ricevuto l’esempio di un uomo di Dio che, come si dice di san Domenico, o parlava di Dio o parlava con Dio.
Il suo mondo era il mondo di Dio, che al tempo stesso, dopo la Resurrezione del Cristo, è anche il mondo della Grazia che pervade l’universo, per chi vuole accoglierlo. Ecco perché i suoi veri amici erano i santi, coloro che popolano il mondo di Dio.leggere...

quinta-feira, 24 de novembro de 2016

Archiviate le accuse contro il fondatore dei Francescani dell’Immacolata

Archiviate le accuse contro il fondatore dei Francescani dell’Immacolata

padre-manelli
(di Marco Tosatti su www.marcotosatti.com) Archiviate le accuse contro padre Stefano Manelli, il fondatore dei Frati Francescani dell’Immacolata. Dopo circa un anno di indagini, il Pubblico Ministero presso il Tribunale di Avellino, Sost. Dott. A. Del Bene, ha chiesto l’archiviazione del procedimento nei confronti del religioso, il cui ordine é ancora commissariato, senza che sia stata data dopo anni, una motivazione valida da parte della Congregazione per i religiosi.
Padre Stefano Manelli, nel recente passato era stato oggetto di una campagna di stampa particolarmente virulenta, e che sembrava in realtà mossa e ispirata da qualcuno all’interno del suo ordine religioso. Accuse a effetto, dichiarazioni scandalistiche di ex suore, perfino il sospetto di un assassinio; la saga dei Francescani dell’Immacolata non si era fatta mancare nulla, e c’era stato nei mass media chi aveva seguito forse con troppo entusiasmo e senza grande spirito critico la marea interessata delle accuse.
Adesso che la magistratura, con la richiesta di archiviazione, fa giustizia della campagna che potrebbe essere giudicata diffamatoria, emerge che il fondatore dell’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata, è stato ingiustamente accusato di aver leso l’integrità fisica e morale delle suore del convento di Frigento compiendo atti di  violenza sessuale e di maltrattamenti nei confronti delle stesse.
Le persone a lui vicine commentano che “L’esito delle indagini ha fatto chiarezza sulle  “ipotesi di accusa” restituendo  giustizia e dignità a Padre Stefano Mannelli da tempo oggetto di calunniosi e diffamatori attacchi amplificati dagli organi di stampa”.
E ora che la magistratura si è espressa, che sembra che padre Manelli non abbia stuprato, maltrattato e ucciso nessuno, torna la domanda, da porre alla Congregazione per i religiosi, al suo prefetto, e al suo segretario: che cosa ha fatto padre Manelli; e che cosa hanno fatto i Francescani dell’mmacolata per essere trattati con tanta durezza?
La cronaca, nella sua ironia, ha voluto che la notizia dell’archiviazione giungesse proprio alla fine dell’anno della Misericordia… (di Marco Tosatti su www.marcotosatti.com) 

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EXCLUSIVO: Bispo Athanasius Schneider, em defesa dos quatro cardeais



EXCLUSIVO: Bispo Athanasius Schneider, em defesa dos quatro cardeais
RORATE CÆLI – Dom Athanasius Schneider | Tradução: FratresInUnum.com: Movidos por uma “profunda preocupação pastoral”, quatro Cardeais da Santa Igreja Católica Apostólica Romana, Sua Eminência Joachim Meisner, Arcebispo Emérito de Colônia (Alemanha), Sua Eminência Carlo Caffarra, Arcebispo Emérito de Bolonha (Itália), Sua Eminência Raymond Leo Burke, Patrono da Soberana Ordem Militar de Malta, e Sua Eminência Walter Brandmüller, Presidente Emérito do Pontifício Comitê para Ciências Históricas, publicaram, em 14 de novembro de 2016, o texto de cinco questões, chamado dubia (em latim, “dúvidas”), que previamente, em 19 de setembro de 2016, eles enviaram ao Santo Padre e ao Cardeal Gerhard Müller, Prefeito da Congregação para a Doutrina da Fé, juntamente com uma carta.
Os Cardeais pedem ao Papa Francisco para esclarecer a “grave desorientação e grande confusão” acerca da interpretação e aplicação prática, particularmente do capítulo VIII, da Exortação Apostólica Amoris Laetitia e suas passagens relacionadas à admissão de divorciados recasados aos sacramentos e ao ensino moral da Igreja.

Jesus Cristo Rei da Polônia – poloneses dão exemplo para o mundo



JESUS CRISTO tornou-se oficialmente o Rei da Polônia, com direito a aval do presidente do país, Andrzej Duda, que no último fim de semana (20/11/016) compareceu à cerimônia de entronização acompanhado por diversos integrantes do governo e deputados do partido governante, o Lei e Justiça. Não, não se trata aqui do desvario de algum tablóide sensacionalista. É a notícia concreta de um fato recente...

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Rejeitadas as acusações contra o fundador dos Franciscanos da Imaculada

segunda-feira, 21 de novembro de 2016

DON DIVO BARSOTTI Fondatore della “Comunità dei figli di Dio”



25 Aprile 1914 - 15 Febbraio 2006

"Chi veramente crede... vive al di là della morte"
BIOGRAFIA
a cura di
Don Serafino Tognetti
Superiore della “Comunità dei figli di Dio”

Don Divo BARSOTTI, unanimemente riconosciuto come una delle Figure più luminose della Chiesa del '900, è stato uno Scrittore, Poeta, Predicatore, un Uomo dello Spirito e Fondatore della “Comunità dei figli di Dio”, avente come base un carattere contemplativo, che conta più di duemila Membri sparsi nel Mondo.
Paradossalmente, per chi lo abbia cercato e abbia desiderato conoscerlo, non è stato mai facile scovarlo o incontrarlo, perché Don Divo non ha mai amato e né voluto le copertine, le immagini.
“Gesù – scriveva il Teologo e Scrittore Danese Soren Aabye KIERKEGAARD, 1813-1855 nei suoi Diari – non desidera ammiratori, ma seguaci; non vuole applausi, ma discepoli”.
Così, anche Don Divo BARSOTTI: pur avendo grandi capacità, grandi doti e una vita di preghiera fuori dal comune, è scappato sempre da ciò che può semplicemente apparire.
Irriducibile, Anima tesa all'Assoluto, Don Divo ha sempre dichiarato di aver cercato la Volontà di Dio, sino alla fine, senza sentirsi mai appagato in alcun posto, a iniziare dalla propria Diocesi, San Miniato, appena ordinato Sacerdote, tanto che nel dopoguerra il Vescovo lo lasciò partire volentieri per Firenze.leggere...