sábado, 2 de dezembro de 2017

Il mistero di Fatima e la visione dell'inferno - Conferenza di P. Stefano Maria Manelli

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Meditazione di Natale di padre Stefano M. Manelli

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p. Stefano Manelli(di Fabrizio Cannone) Nel pomeriggio del giorno 16 dicembre u.s. l’esimio fondatore dei Frati Francescani dell’Immacolata, padre Stefano Maria Manelli, ha tenuto una profondissima meditazione natalizia presso la Fondazione Lepanto. Il professor Roberto de Mattei, presidente della Fondazione, ha aperto la serata raccontando brevemente la non banale storia del religioso. Nato a Fiume nel 1933, in una famiglia di 21 figli, padre Stefano ha la particolarità di aver ricevuto molte volte i santi Sacramenti, come la Prima Comunione, dal Santo del Gargano, Padre Pio da Pietrelcina.
Un altro raro elemento che lo caratterizza e lo connota spiritualmente, è che i suoi genitori, i coniugi Settimio e Licia Manelli, sono oggetto di un processo canonico per esaminarne le virtù, in vista di una loro eventuale glorificazione. Dopo molti anni trascorsi nella Provincia napoletana dei Frati Minori Conventuali, padre Stefano con l’autorizzazione dei suoi superiori, diede vita ad un nuovo ramo della giù vasta famiglia francescana, i Francescani dell’Immacolata, fondati a Frigento (AV) nel 1970 assieme a padre Gabriele M. Pellettieri. In oltre 40 anni di vita religiosa i frutti dati alla Chiesa e al mondo da questo istituto appaiono enormi.
Lo scopo della fondazione era sin dall’inizio ed è ancora quello di tornare allo spirito francescano originario ed integralesine glossa ed aggiungervi come carisma proprio la fisionomia mariana e missionaria fatta propria dal martire della carità, s. Massimiliano Maria Kolbe (+ 1944). Dopo anni di pazienza e di contrasti, anche a causa della “ermeneutica della discontinuità” presente in tante comunità ecclesiali anche francescane, il novello Istituto venne riconosciuto di Diritto Pontificio (1998) e ciò per espressa volontà di Giovanni Paolo II. Parallelamente nacquero e si diffusero con grande rapidità 2 rami femminili: le Suore Francescane dell’Immacolata (approvate nel 1998), di vita attiva, e in seguito le Clarisse dell’Immacolata, di stretta clausura. Fin da subito un movimento laicale denominato Missione dell’Immacolata Mediatrice(MIM) si associò all’apostolato dei frati e delle suore.
Le due comunità dei Frati e delle Suore seguono la Regola Bollata di s. Francesco, più le proprie specifiche costituzioni cioè la Traccia mariana di vita francescana, le Costituzioni e il Direttorio (1992), testi scritti dalla sapiente ispirazione di Padre Manelli. La loro spiritualità è quella più tipica del francescanesimo tradizionale, la quale si innerva sui 3 voti religiosi vissuti senza complessi, più un quarto voto di totale e illimitata consacrazione alla Madre di Dio, voto quest’ultimo che se da un lato riprende e porta a compimento l’ideale di “schiavitù mariana” secondo la celebre tradizione monfortana, dall’altro impegna i membri ad una missionarietà e ad un apostolato a 360 gradi: attraverso la cultura, le missioni popolari e persino radio e televisione.
Così, Padre Stefano davanti ad un pubblico particolarmente attento ha spiegato il valore religioso, spirituale, teologico e perfino ascetico del Natale, richiamando chiaramente i cristiani praticanti alla coerenza con lo spirito di distacco e di mortificazione, che connota la santa Nascita dell’increato Verbo di Dio. Ha mostrato poi tutte le assurdità di una cultura secolare, anche interna alla comunità ecclesiale, che vorrebbe ridurre il Natale a festa di fine anno in cui lasciarsi andare a quegli eccessi e a quelle follie che al contrario il Salvatore è venuto per scongiurare e per riparare. L’impressione del contatto de visu col Fondatore dei Francescani dell’Immacolata ha impressionato molti dei presenti e ha motivato tutti i presenti alla santa battaglia per una società (più) cristiana e per una Chiesa all’altezza del messaggio del suo Divino Artefice, senza torbidi annacquamenti mondani. (Fabrizio Cannone)

Alcuni Libri ed Conferenze di Padre Stefano Maria Manelli


quinta-feira, 18 de dezembro de 2014

Alcuni Libri ed Conferenze di Padre Stefano Maria Manelli


IL SANTO ROSARIO e i SANTI

modello di amore eucaristico per i sacerdoti e per i fedeli

NOVENA ALL’IMMACOLATA CONCEZIONE (illustrata) 

Padre Stefano Maria Manelli frate francescano dell'Immacolata

 

Conferenze padre Stefano Manelli su san Pio da Pietrelcina



PADRE STEFANO MARIA MANELLI
Il Reverendissimo Padre Stefano Manelli è uno dei più grandi scrittori cattolici dei nostri tempi. Non è una mia opinione, sono i numeri ad affermarlo; gli scritti manelliani sono stati stampati in milioni (sì milioni!) di copie, sia in lingua italiana che in altre lingue straniere. Tra i titoli con la maggiore tiratura si registrano "La devozione alla Madonna","Gesù Eucaristico Amore" e"Maggio, il mese di Maria". Il libro che mi ha edificato maggiormente è quello dedicato alle promesse dei Sacratissimi Cuori di Gesù e Maria. Mi è piaciuta molto anche la piccola biografia di San Massimiliano Maria Kolbe intitolata"Il folle dell'Immacolata", che prende il nome dal modo in cui si autodefinì questo eroico martire francescano, apostolo della devozione all'Immacolata mediatrice di tutte le grazie. Un altro libretto interessante è"Vieni e seguimi" destinato a schiarire le idee di coloro che sono in ricerca vocazionale. Tutti questi libretti sono fuori commercio, pertanto non si trovano nelle librerie, ma vengono distribuiti da Casa Mariana Editrice in cambio di un'offerta libera. A mio avviso, uno dei motivi del grande successo dei libri di Padre Stefano Maria Manelli è lo stile semplice e popolare. Immagino che innumerevoli anime abbiano tratto giovamento spirituale dai libretti di Padre Manelli, ma è impossibile sapere con precisione il numero esatto, poiché tali cose sono custodite nei cuori e sono note solo a Dio.

I NOVISSIMI con Padre Stefano M. Manelli FI


6 NOVEMBRE 2016


AVVISO: il presente scritto ha lo scopo di far conoscere ai nostri Lettori, e alle persone di buona volontà, l’ultimo grandioso libretto tascabile di Padre Stefano M. Manelli dedicato ai Novissimi, una meditazione al giorno per il mese di novembre, ma naturalmente valido in ogni mese dell’anno, anche in Quaresima…. A parte la Presentazione che pubblichiamo qui integralmente, il resto non verrà postato integralmente e questo perché possiate essere spinti a due atti di carità: il primo è verso la Casa Editrice Mariana (*) che vive di queste offerte, quindi entrate nel sito – vedi qui – e fate richiesta di questo tascabile; il secondo atto di carità, che si integra al primo, è un atto d’amore e di verità verso la vostra anima da salvare e santificare, insomma, sarebbe un vero regalo che fareste a voi stessi e al prossimo. Infatti è anche una idea per fare omaggio ai nostri Sacerdoti, parenti ed amici, questo donare la buona stampa, notizie e consigli utili per l’ingresso nell’eternità beata.

Presentazione
Tra i lamenti profetici di San Pio da Pietrelcina, ben conosciuto era, ed è, il lamento da lui stesso ripetuto più volte con voce addolorata, nell’ultimo anno della sua vita: “Chi parla più del peccato?… Chi parla più della grazia?… Chi parla più dei Novissimi?…”
E’ proprio così, purtroppo. Sembra che ormai queste parole e questi temi (peccato, grazia, Novissimi) siano diventati completamente dei pericolosi “tabù” da allontanare e dimenticare. E in tal modo, molti argomenti di vita spirituale e morale vengono cancellati dai discorsi e dagli insegnamenti della Chiesa, con la rovina delle anime abbandonate e ridotte a povere cenerentole governate solo dall’ignoranza e dagli errori, in questo mondo che sta tutto “sotto il potere di Satana” (1Gv.5,19).
Forse, la tematica più vasta e fondamentale che è stata messa da parte è soprattutto quella dei Novissimi, con il suo insegnamento di base espresso dalla frase sintetica molto significativa: “Ricordati dei tuoi Novissimi e non peccherai in eterno” (cf Sir.7,36).
Parrebbe incredibile, ma se c’è un argomento che dovrebbe interessarci più di tutti, e più concretamente di ogni altro, dovrebbe essere appunto quello dei Novissimi, che costituiscono la conclusione della nostra vita terrena (la Morte) e l’inizio della nostra eternità infelice o beata (l’Inferno o il Paradiso). Non riflettere e non meditare sui nostri Novissimi significa, per noi, una follia tale che al termine della nostra esistenza potremmo trovarci tutti precipitati nell’orrore terrificante dell’Inferno eterno e di satana e di tutti i suoi angeli ribelli a Dio.
E’ da veri stolti dimenticare le parole di San Paolo che ci dice di “attendere alla vostra salvezza con timore e tremore…” (Fil.2,12). Come possiamo disinteressarci della cosa più importante che è l’assicurazione della nostra eternità nel Paradiso di Dio? Col nostro disinteresse nei riguardi dei Novissimi noi rischiamo la nostra dannazione nell’Inferno: non è forse da idioti e pazzi un disinteresse del genere?…
Eppure siamo arrivati a tanto, ormai, per cui il povero predicatore che si azzarda a ricordare i nostri Novissimi, viene accusato di essere un… povero antiquato. arretrato, stupido, terrorista, eretico… perché crede ancora che i Novissimi siano “verità di Fede”, ossia:
– MORTE quale separazione dell’anima dal corpo;
– GIUDIZIO DI DIO all’anima, subito dopo la morte;
– PURGATORIO per la purificazione delle colpe non espiate;
– INFERNO con la dannazione eterna;
– PARADISO con la beatitudine eterna.leggere...

quarta-feira, 29 de novembro de 2017

O que é ser católico e amar a igreja? DOUTRINA CATÓLICA, TRADIÇÃO E MAGISTÉRIO




Doutrina Católica - O que significa ser um Católico Tradicional

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DOUTRINA CATÓLICA, TRADIÇÃO E MAGISTÉRIO Marcelo Costa O que significa ser um Católico Tradicional