terça-feira, 5 de fevereiro de 2019

Sulla sofferenza dell'innocente. Tratto dagli scritti di Don Divo Barsotti


..."In questo mondo è grande il peccato dell'uomo, ma è grande anche la sua sofferenza. Da ogni parte il dolore, la sofferenza, la morte. Non è questo precisamente il segno che continua nel mondo il mistero di Cristo? Il mistero di una Passione redentrice, di un Sacrificio di espiazione per una universale salvezza attraverso la Croce? La sofferenza del cristiano non è soltanto la pena del peccatore. La vita dei santi ce ne dice qualcosa. Che tutti gli uomini soffrano è certo, ma il problema che più sembra difficile a risolvere è il dolore di chi non ha commesso il peccato, il dolore che colpisce gli innocenti. Ecco il mistero che lascia senza risposta coloro che non hanno fede. Eppure sembra che proprio gli innocenti debbano soffrire di più.
Nell'esodo si narra come Giuseppe, parlando ai suoi fratelli dopo averli ritrovati, dicesse: <<Voi volevate farmi del male, ma Dio lo converti in bene>>. Come l'acqua in vino, Dio trasforma quello che era castigo per la morte in un principio di vita. Come non benedirlo per il dolore, se il dolore è lo strumento più efficace di una universale salvezza?....
...."Perché Dio, se ci ama, permette tanto dolore? La sofferenza, la morte? Dovremmo dire: Dio ci ama PERCHÉ permette il dolore. Ci ama e per questo ci chiede di voler soffrire con Lui. Ci ama e per questo, non perché ci respinge, ma perché ci unisce strettamente a se, ci unisce alla Croce"
(Don Divo Barsotti