sábado, 11 de janeiro de 2014

Prof. De Mattei: Universalità, sacralità, gerarchia: questa era l’immagine che l’11 ottobre del 1962 di sé dava al mondo la Chiesa militante sulla terra, soprannaturalmente unita alla Chiesa sofferente e alla Chiesa trionfante nell’unica Comunione dei Santi.

Convegno di Roma sul Vaticano II, 16 dicembre. Testo integrale della Relazione del Prof. De Mattei   



Sono in grado di pubblicare, per gentile concessione del Prof. de Mattei, il testo integrale del suo intervento al Convegno sul Concilio Vaticano II, organizzato dai Francescani dell'Immacolata, un evento che fornisce materiale e spunti rilevanti per le nostre riflessioni e approfondimenti e sarà fondante per l'evoluzione ulteriore di un discorso serio, ormai ineludibile per il futuro della nostra Chiesa. (il testo che sarà pubblicato tra gli Atti del Convegno sarà arricchito anche delle note)

L'intervento di De Mattei, ricco del pathos dato dal coinvoglimento spirituale dell'autore ma anche del rigore e dell'appassionata ricerca dello storico, delinea il filo conduttore attraverso il quale acquistano collocazione e senso documenti ed immagini di un repentino cambiamento: fatti, concatenamenti, causalità, con un metodo e dei criteri che per la prima volta, dopo anni di egemonia incontrastata, ci consentono di misurarci ad un livello serio e autorevole con la poderosa opera storiografica che, iniziata da Giuseppe Alberigo e poi da Alberto Melloni (la nota "Scuola di Bologna"), aveva prodotto fino a oggi l'unica organica ricostruzione del fenomeno conciliare, che Gnocchi e Palmaro definiscono efficacemente: "Ricostruzione tendenziosa, ideologica e persino eversiva, certo, ma fatta da gente che il mestiere di storico, innegabilmente, lo conosce bene."

E così abbiamo il controcanto di tutto rispetto offerto dal prof. de Mattei, preceduto dalla sua opera storica: Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta, Lindau, Torino 2010, che possiamo considerare una delle strutture portanti - insieme all'opera filosofica di Romano Amerio, a quella teologica di Brunero Gherardini ed agli altri autorevoli e magistrali interventi dei quali proseguiremo l'esame - della ricostruzione sulle macerie della cosidetta "nuova Pentecoste" conciliare.

Esso fornisce a studiosi e fedeli la visione cattolica non 'spuria' né ammaliata dai canti delle sirene delle avventurose arbitrarie innovazioni, foriere per molti di "magnifiche sorti e progressive". Esse stanno aprendo orizzonti nuovi e sconosciuti, avulsi dalla linfa vitale delle Radici della Tradizione perenne, che può essere oggetto di "trasformazione evolutiva", ma nella 'continuità' e non nella 'rottura', come ricordato da Benedetto XVI nel discorso alla curia del 2005. E' questo lo spartiacque che, evidenziando la contrapposizione tra due ermeneutiche del concilio, lungi dall'aver chiuso il discorso, ha di fatto aperto il confronto tra due visioni inconciliabili della chiesa.

Se nel convegno si è evidenziato come la lettura progressista enfatizzi il concilio come "evento" fondante della "nuova Pentecoste" e, dando priorità all'evento-impulso di novità che si voleva imprimere, ha fatto e fa sì che l'evento assorba il testo e lo sposti nella sua ricezione, si è tuttavia constatato proprio con De Mattei come le pericolose spinte eversive, dentro e fuori l'aula conciliare, non abbiano dato vita ad un soggetto in qualche modo nuovo; il che ha espulso dall'orizzonte storiografico il concetto mitico di "evento conciliare", eliminando automaticamente con esso quello di "nuova chiesa".

Inserisco quindi il testo della relazione. Offrirò in apertura della discussione alcune chiavi di lettura, tra le più significative.

Istituto Maria Santissima Bambina
Roma, 16 dicembre 2010
Concilio Vaticano II

1. L’immagine della Chiesa nel 1962

Eccellenze reverendissime, Monsignori, Reverendi Padri, Signore e Signori,

chi vi parla è uno storico ed è dalla storia che vorrei partire, tornando assieme a voi a quel giorno dell’11 ottobre 1962, in cui si aprì a Roma il Concilio Vaticano II, ventunesimo Concilio ecumenico della storia della Chiesa.

Il lungo corteo dei Padri conciliari, che quella mattina uscì dalla Porta di Bronzo e avanzò lentamente all’interno della Basilica di San Pietro stracolma, offriva una straordinaria immagine della Chiesa militante sulla terra.

In testa i superiori di ordini religiosi, gli abati generali e i prelati nullius; quindi i vescovi, gli arcivescovi, i patriarchi, i cardinali, e per ultimo, in sedia gestatoria, scortato dalla Guardia nobile, tra gli applausi della folla, il Papa Giovanni XXIII. Mentre il corteo dei padri incedeva con solennità, i cantori intonarono il Credo e poi il Magnificat. Il corteo era lungo complessivamente circa 4 chilometri; vi partecipavano quasi tremila dignitari della Chiesa. Di essi 2.381 vescovi, direttamente collegati mediante la successione apostolica ai primi Apostoli. Essi erano riuniti attorno al sovrano supremo, il Papa, Vicario di Cristo, con giurisdizione piena e diretta su tutti i vescovi e su tutti i fedeli del mondo.

La presenza del Vicario di Cristo e dei successori degli Apostoli, nel quadro incomparabile della Basilica di San Pietro, fecero di quella cerimonia uno spettacolo unico al mondo. Mai come in questo momento la Chiesa cattolica manifestò il suo carattere, gerarchico e visibile: visibile perché la Chiesa militante, in quanto fondata sull’Incarnazione del Verbo, deve rendere manifesto nella sua struttura il suo aspetto invisibile, come l’organismo umano rende tutto l’uomo visibile, benché la sua anima in sé resti invisibile. Per amare questa gerarchia era, ed è, necessaria una profonda umiltà. Bisogna ammettere che non esiste uguaglianza nel mondo creato, che tutto dipende da Dio, che partecipa l’essere a ogni creatura in maniera diversa: e con l’essere ogni creatura riceve qualità, doni, grazie in base alle quali occupa nella società terrena e in quella soprannaturale un posto diverso. Il primo peccato, quello degli angeli ribelli, fu il rifiuto di riconoscere la sapienza di Dio, nel calare la propria divinità nel seno di un'umile creatura, come avvenne per il Verbo Incarnato, e per elevare questa creatura, Maria, al vertice dell’universo creato. I cori degli Angeli Fedeli esprimono nel cielo questa sublime dipendenza gerarchica e la Chiesa e la società cristiana sono chiamate a riflettere sulla terra la gerarchia dei cori celesti.

Universalità, sacralità, gerarchia: questa era l’immagine che l’11 ottobre del 1962 di sé dava al mondo la Chiesa militante sulla terra, soprannaturalmente unita alla Chiesa sofferente e alla Chiesa trionfante nell’unica Comunione dei Santi. La Chiesa appariva davvero la città posta sul monte di cui parla il Vangelo (Mt, 5,14).

2. Il rapporto tra la Chiesa e il mondo

Ma qual era l’immagine che di sé offriva il mondo all’inizio degli anni Sessanta?
Il mondo di quegli anni era immerso in un clima psicologico di ottimismo, se non di euforia. Tre icone brillavano nel firmamento internazionale, incarnando questo clima di ottimismo: Nikita Sergeevic Krusciov, dal 27 marzo 1958 premier dell’Unione Sovietica; Angelo Giuseppe Roncalli, asceso al soglio pontificio il 28 ottobre di quello stesso 1958 con il nome di Giovanni XXIII e John Fitzgerald Kennedy, che il 21 gennaio 1961 aveva assunto la carica di Presidente degli Stati Uniti.

Il 12 aprile 1961 il maggiore sovietico Yuri Gagarin aveva compiuto il primo volo di un uomo nello spazio. La sua impresa sembrava suggellare un’epoca di trionfo della scienza, campo in cui l’Unione Sovietica contendeva agli Stati Uniti il primato nel mondo. Ma il 13 agosto di quello stesso 1961 era iniziata la costruzione del Muro di Berlino e l’imperialismo sovietico estendeva la sua ombra minacciosa su larga parte del mondo. leggere...

 

A 6 de Janeiro de 2013 Bento XVI celebrou missa solene por ocasião da solenidade da Epifania. Nesta mesma celebração o Santo Padre conferiu a ordem episcopal a quatro bispos titulares, entre eles seu secretário pessoal Mons. Georg Gänswein, que assume a Prefeitura da Casa Pontifícia e a arquidiocese titular de Urbs Salvia

Solenidade da Epifania do Senhor no Vaticano



Photo: "Assim como os pastores – os primeiros convidados para irem até junto do Menino recém-nascido deitado na manjedoura – personificam os pobres de Israel e, em geral, as almas simples que interiormente vivem muito perto de Jesus, assim também os homens vindos do Oriente personificam o mundo dos povos, a Igreja dos gentios: os homens que, ao longo de todos os séculos, se encaminham para o Menino de Belém, n’Ele honram o Filho de Deus e se prostram diante d’Ele".

Palavras do Papa Bento XVI em sua homilia na Capela Papal na Solenidade da Epifania do Senhor, na qual esteve paramentado com uma rica casula romana dourada e, pela terceira vez em seu pontificado, com o fano papal (presumimos, portanto, que o fano voltará a ser usado nas maiores datas litúrgicas do ano presididas pelo Sucessor de Pedro).

Créditos da imagem: VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images

Photo: O mais belo báculo daqueles que hoje foram dados aos 4 novos Bispos pertence a Sua Ex.cia Mons. Georg Gänswein.

Na foto, ele o recebe de um dos seus 2 diáconos assistentes, que segurou o báculo enquanto o novo Bispo estava sentado após a cerimônia de sagração episcopal.

Créditos da imagem: VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images





No último domingo, dia 6, o papa Bento XVI celebrou missa solene por ocasião da solenidade da Epifania. Nesta mesma celebração o Santo Padre conferiu a ordem episcopal a quatro bispos titulares, entre eles seu secretário pessoal Mons. Georg Gänswein, que assume a Prefeitura da Casa Pontifícia e a arquidiocese titular de Urbs Salvia, os outros bispos são dois núncios e o secretário da Congregação para a Educação Católica. Os bispos co-sagrantes foram o Cardeal Bertone, Secretário de Estado, e o Cardeal Grocholewski, Prefeito da congregação supracitada.

Solenidade
A solenidade da liturgia foi marcada pelo uso do fanon papal, uso da dalmática pontifical pelo Santo Padre, pelos ordenados e pelos bispos co-sagrantes, e o ordinário da missa cantado. Kyrie, Gloria, Sanctus, Agnus Dei foram cum iubilo. O Credo cantado foi o III do gradual. O que foi marcante em relação aos cantos da missa foi o salmo cantado em alemão. Provavelmente para que a língua de todos os ordenandos fosse usado em parte notável da liturgia; sendo que a primeira leitura foi feita em inglês e a homilia, como é habitual, em italiano.
Um canto fora do ordinário que certamente mereceu destaque foi o Adestes Fideles cantado de maneira triunfante na parte final da comunhão pela Capela Sistina.

As vestes dos ordenandos constavam, além da dalmática, da batina violácea com detalhes vermelhos, alva com renda, cíngulo, estola e a casula. Esta era romana e com o Brasão de Paulo VI bordado atrás, o mesmo das casulas dos co-sagrantes. A cruz, provavelmente presa ao cordão verde-ouro, foi usada sob a dalmática. Foi notável também o uso de meias violáceas, que ficaram à mostra durante o rito da prostração.

Cada um deles foi assistido por dois diáconos, portando dalmáticas e, segundo as rubricas da forma ordinária, alvas e estolas. Apesar de já ser algo comum nas ordenações que o Papa preside na arquibasílica de São Pedro, vai contra as indicações do Cerimonial dos Bispos que diz que os candidatos são assistidos por presbíteros revestidos de casula ou, caso não concelebrem, pluvial.
O Santo Padre, que foi até o altar levado pelos sediários, vestiu habitualmente as vestes pontificais, incluindo o pálio com três cravos sobre o fanon. Nas últimas celebrações, o Santo Padre tem se mostrado um pouco cansado, talvez até por conta disso, optou-se por simplificar a incensação do altar, que teve apenas um lado incensado como se estivesse unido a um retábulo.





Talvez por conta dessa mudança inesperada, os funcionários da basílica que colocam a sede do papa e as cadeiras dos cerimoniários e co-sagrantes à frente do altar, se atrasaram ao fazê-lo de modo que quando os cardeais Bertone e Grocholewski estavam já à frente do altar, os assentos ainda não estavam nos lugares.

O Sacramento da Ordem
O Rito de ordenação teve início logo após o anúncio das festas móveis do ano, feitas por um diácono. O pedido de ordenação, feito ao Santo Padre pelo Cardeal Oullet, Prefeito da Congregação para os Bispos. Como a nomeação é feita pelo próprio Papa, ele não pediu que a nomeação fosse lida na celebração.




Depois da homilia, o rito de ordenação prosseguiu com os votos feitos pelos bispos eleitos e a ladainha de todos os santos, durante a qual, por ser domingo, os presentes permaneceram de pé, apenas os ordenandos se prostraram.

Como de cstume, o santo Padre impôs as mãos aos bispos-eleitos de sua sede, os demais bispos, incluindo os co-sagrantes, da frente do baldaquino. Várias vezes durante esse rito Mons. Georg levantou a cabeça, provavelmente reconhecendo os cardeais e bispos que trabalham, como ele, na Cúria Romana.
Apesar de muitos cardeais e bispos estarem presentes, apenas os co-sagrantes concelebraram, os demais assistiram a celebração em vestes corais. Durante o rito da imposição das mãos, endossaram estola.





O livro dos Evangelhos foi aberto pelos co-sagrantes sobre a cabeça de cada um dos eleitos, modificação ocasionada, talvez, para evitar que o Santo Padre tivesse que descer do baldaquino. Em outras ocasiões, foi o próprio Papa a executar tal rito. Os Evangeliários foram suspensos pelos diáconos que assistiam os ordenandos.
A oração consecratória rezada pelo Santo Padre foi aclamada ao final com um grande “Amen” cantado pelo coral. Para a unção e imposição das insígnias, os ordenados subiram ao baldaquino. O solidéu foi colocado pelos cerimoniários imediatamente antes da mitra ser imposta pelo Santo Padre. Entre as insígnias destaca-se a beleza do báculo de Mons. Gänswein e a mitra de Mons. Thevenin, conforme destaca a página do Direto da Sacristia.
Durante o abraço da paz, e não beijo, conforme trazia o livreto da celebração, o Santo Padre mostrou particular apreço por seu secretário.



Foi usado o Cânon Romano, que permite que quatro concelebrantes tomem parte na leitura da oração. Foram eles os dois bispos co-sagrantes e dois ordenados: Mons. Zani e Mons. Nwachucwu.
Os ritos próprios da ordenação se completaram, depois da comunhão com o tradicional canto do Te Deum e os ordenados abençoando a assembleia precedidos pelos co-sagrantes e acompanhados por seus diáconos.
Brasão de Mons. George Gänswein, nota-se a óbvia inspiração no brasão do Santo Padre

Conforme informava o livreto da celebração, o Santo Padre concedeu àqueles que participaram da celebração a indulgência plenária, contanto que cumprissem as exigências do manual: confissão sacramental, oração nas intenções do Santo Padre e comunhão sacramental.


A "coragem e humildade da fé", aceitando sofrer pela verdade: Bento XVI na Missa da Epifania ordenando quatro novos bispos





(Vatican Radio) Following a tradition begun during the Pontificate of Blessed John Paul II, four men were ordained Bishops during the Mass of the Epiphany this Sunday in St. Peter’s Basilica: Angelo Vincenzo Zani, Secretary of the Congregation for Catholic Education; Fortunatus Nwachukwu, Apostolic Nuncio to Nicaragua; Georg Ganswein, Personal Secretary to Pope Benedict XVI and Prefect of the Papal Household; Nicolas Thevenin, also Apostolic Nuncio in the Diplomatic Service of the Holy See, all four of whom are raised to the dignity of Archbishop. After the singing of the Veni Creator – the Prefect of the Congregation for Bishops, Cardinal Marc Ouellet, presented the elect, who were questioned by the Holy Father about their willingness to accept and discharge the duties of the office they ...»

Papst weiht Kurienmitarbeiter zu Bischöfen – „Mut zum Widerspruch“




RealAudioMP3Ein Bischof sollte heutzutage „Mut zum Widerspruch gegen die herrschenden Orientierungen“ haben. Das sagte Papst Benedikt XVI. an diesem Sonntag, dem Hochfest der Erscheinung des Herrn. „Wer den Glauben der Kirche lebt und verkündet, steht in vielen Punkten quer zu den herrschenden Meinungen gerade auch in unserer Zeit“, so der Papst. „Gottesfurcht befreit von der Menschenfurcht. Sie macht frei.“ Im Petersdom feierte er eine Heilige Messe und erteilte dabei vier Priestern die Bischofsweihe. Unter ihnen ist auch sein Privatsekretär Georg Gänswein, neuer Präfekt des Päpstlichen Hauses. Auch in diesem neuen Amt bleibt Erzbischof Gänswein aber Privatsekretär von Benedikt XVI.

„Tu es Petrus“, singt der Chor, als der Papst in die Basilika einzieht. Auch italienische Politiker sind unter den ...»

Benoît XVI rejette l'agnosticisme tout puissant et intolérant



Benoît XVI qui impose les mains sur la tête de Mgr Georg Gänswein, agenouillé devant lui. C’est l’image que tout le monde gardera en mémoire de ce dimanche de l’Epiphanie. Le Pape, en la Basilique Saint Pierre, a ordonné évêque son secrétaire particulier, nommé aussi préfet de la Maison Pontificale. Trois autres prélats ont reçu l’ordination épiscopale : le nigérian Mgr Fortunatus Nwachukwu, qui devient nonce au Nicaragua, le français Mgr Nicolas Thévenin, qui devient nonce au Guatemala, et Mgr Vincenzo Zani, récemment nommé secrétaire de la Congrégation pour l’Education catholique.

Le Pape, dans son homélie, a voulu parler des qualités que devraient avoir les évêques. Des hommes « inquiets, qui doivent se préoccuper des autres hommes et être capables de leur indiquer la route vers la foi ...»

A "coragem e humildade da fé", aceitando sofrer pela verdade: Bento XVI na Missa da Epifania ordenando quatro novos bispos



Como os Magos vindos do Oriente para adorar Jesus, os bispos hão-de ser “pessoas de coração inquieto”, “movidos pela busca de Deus e da salvação do mundo”, “homens que esperam” e participam da “inquietação de Deus por nós”.
Seguindo uma tradição iniciada pelo seu predecessor João Paulo II, Bento XVI celebrou hoje de manhã, na basílica de São Pedro, a festa da Epifania procedendo à ordenação episcopal de quatro novos bispos: - Angelo Vincenzo Zani, da diocese italiana de Brescia, Secretário da Congregação para a Educação Cristã; - Fortunatus Nwachukwu, da diocese de Aba (Nigéria), nomeado Núncio Apostólico na Nicarágua; - Georg Gänswein, da diocese de Freiburg im Breisgau (Alemanha), seu secretário pessoal, nomeado Prefeito da Casa Pontifícia; - e Nicolas Denis Thevenin, do clero da
...»

LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS. CAPPELLA PAPALE NELLA SOLENNITÀ DELLA EPIFANIA DEL SIGNORE, CON IL RITO DI ORDINAZIONE EPISCOPALE



SANTA MESSA: VIDEO INTEGRALE





LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS, 06.01.2013

Al termine della Santa Messa celebrata con il rito di ordinazione episcopale nella Basilica Vaticana in occasione della Solennità dell’Epifania del Signore, il Santo Padre Benedetto XVI si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:


 

JUST ONE YEAR AGO: Solemn Pontifical Mass at the Cathedral of St. James, Brooklyn. Traditional Latin Mass in Philadelphia. Missa Gregoriana en el Seminario Mayor Salesiano de Lad, Polonia, en Hackenthorpe, Sheffield, Reino Unido

 

Pontifical en Nueva York

Monseñor Athanasius Scheneider, Obispo Auxiliar de Astana y titular de Celerina, celebró recientemente Santa Misa Pontifical, con la Forma Extraordinaria del Rito Romano, en la Catedral de Saint James, en la ciudad de Nueva York, Estados Unidos.





 

Misa tradicional en Reino Unido

Santa Misa conforme al motu proprio Summorum Pontificum, celebrada en la iglesia de Nuestra Señora de Lourdes, en Hackenthorpe, Sheffield, Reino Unido.

Latin Mass Society


Misa tradicional en Seminario salesiano

Celebración de la Santa Misa con la Forma Extraordinaria del Rito Romano en el Seminario Mayor Salesiano de Lad, Polonia. Oficia el padre Władysław Grochal, SDB.

Enlace seminario




Peregrinación tradicional a Montilla

Con motivo del Año Jubilar instituido con motivo de la proclamación de San Juan de Ávila como Doctor de la Iglesia, el domingo 20 de enero de 2013 la asociación «Una Voce Córdoba» peregrinará a la recién erigida Basílica Pontificia de dicho Santo, sita en la calle Corredera de Montilla, donde a las 13,00 horas tendrá lugar la celebración de la Santa Misa por la Forma Extraordinaria del Rito Romano, ante el sepulcro del santo patrón del clero secular español.



Hermanas Marianas de Santa Rosa

Una nueva comunidad de mujeres consagradas ha nacido, como Asociación Pública de Fieles, en Santa Rosa, California, Estados Unidos, en el año 2011. Esta comunidad combina vida de oración y vida activa, y ponen un especial acento en la evangelización de acuerdo con las tradiciones, espíritu y enseñanza de la Santa Madre Iglesia, inspirándose en la Santísima Virgen María, y en estrecha colaboración con el Obispo diocesano.
Aunque no se trata de un instituto englobado en Ecclesia Dei, las hermanas están muy cerca de la Liturgia tradicional, como muestra la última fotografía, en la que se les ve participando en Misa con el Misal del Beato Juan XXIII. De hecho celebran en su capilla ambas formas del Rito Romano, junto al Oficio Divino, Adoración eucarística, etc.





Ad Orientem en Wisconsin

Una nueva parroquia recupera la orientación conjunta de sacerdotes y fieles ad Orientem, en todas sus Misas, recuperando su uso el altar original. Se trata de la Parroquia de Santa María, en la ciudad de Pine Bluff, Wisconsin, Estados Unidos. El altar postconciliar será conservado en una capilla privada en la casa parroquial.

What does the prayer really say

El altar original recupera su uso


El altar postconciliar, trasladado a una capilla en la casa parroquial

Epifanía en Pensylvania

Solemnidad de la Epifanía de Nuestro Señor celebrada, con la Forma Extraordinaria del Rito Romano, en la iglesia de San Pablo, en Philadelphia, Pensylvania, Estados Unidos.




 
IMG_0859 - Copy
The sanctuary of the Cathedral Basilica of St.James prepared for the pontifical mass to be celebrated by Bishop Athanasius Schneider, auxiliary bishop of Astana, Kazakhstan.
IMG_0866 - Copy
IMG_0873 - Copy
IMG_0878 - Copy
IMG_0894 - Copy
IMG_0897 - Copy
IMG_0903 - Copy
IMG_0036 - Copy (2) (640x480)
IMG_0911 - Copy
IMG_0051 - Copy
IMG_0921 - Copy
IMG_0926 - Copy
IMG_0934 - Copy
IMG_0941 - Copy
IMG_0060 - Copy
IMG_0964 - Copy
IMG_0986 - Copy
IMG_0991 - Copy
IMG_1005 - Copy
IMG_1011 - Copy
IMG_1032 - Copy

The well attended lecture of Bishop Schneider after the Mass.

http://sthughofcluny.org/