quinta-feira, 16 de dezembro de 2021

don Fabio Rosini: Cos’è l’arte di guarire?

  L'emorroissa del Vangelo di Marco

L’intervista a cura di Antonio Sanfrancesco

Cos’è l’arte di guarire? «Uno stato, un assetto, non un’ occasione passeggera. Se io prego ogni giorno il Signore di salvarmi e di liberarmi dal male cosa significa? Che sono risolto o da risolvere?».

Di che cosa siamo malati?
«Di incompletezza. Quella dell’ uomo è una felice malattia, come dice il Preconio: “O felice colpa che meritasti un così grande Salvatore”. La vera malattia è rifiutare la malattia, la piccolezza, la creaturalità. 

Più noi combattiamo contro il fatto di essere fragili e più lo diventiamo. Quando accettiamo di avere un Salvatore e di avere fiducia nel Padre celeste diventiamo forti in Dio. La nostra forza non è nostra ma di un Altro. Ecco perché l’ arte della relazione è fondamentale. Noi tendiamo a costruire gabbie di autoaffermazione che diventano le nostre torture, se c’ è un tiranno che ci rende infelice è il nostro ego che ci trafigge con le sue pretese».

Insomma, quando possiamo dirci sani?
«La vera salute è la consapevolezza della malattia. Siamo prometeici, vogliamo strappare il fuoco a Dio e non capiamo che se glielo chiediamo Lui ce lo regala. Spesso neanche lo sappiamo perché siamo stati informati male su di Lui».

Colpa anche di voi preti.
«Infatti, bisognerebbe controllare se il nostro modo di parlare di Gesù muove la gente a toccarlo o la fa fuggire a gambe levate».

Perché la guarigione della donna emorroissa, che tocca il lembo del mantello di Gesù, è così simbolica?
«Nella storia dell’arte questo episodio è raffigurato spesso a cominciare dalle catacombe dei Santi Marcellino e Pietro di Roma. Il Catechismo della Chiesa Cattolica lo pone in copertina nella sezione dedicata ai Sacramenti».

Eppure nel Vangelo viene dedicato poco spazio a questo episodio.
«La considerazione finale di Gesù è molto strana e anche piuttosto rara: “Figlia, va’ in pace e sii guarita dal tuo male”. È come se Gesù negasse il miracolo che ha appena compiuto. In realtà, la guarigione totale c’ è ma quello che non ci può essere è l’ oblio del male. Chi ha preso una brutta malattia sa che le ricadute sono più devastanti della malattia stessa. Gesù dice di stare attenti alle ricadute. Se ricaschiamo nel Covid-19, ad esempio, è un disastro».

La guarigione è un lungo processo?

«Sì, il vero tema della vita spirituale è la custodia del cuore e della vita interiore. L’ equilibrio psicologico non è l’ assenza di problemi ma uno stato di consapevolezza dei propri problemi, riconoscersi stolti, ingannati. Per andare avanti bisogna fare i conti con la propria povertà. È una spiritualità umile, per nulla trionfalistica».

A differenza di altri personaggi dei vangeli, l’emorroissa non parla, non chiede a Gesù di essere guarita. Perché?
«Gli altri gridano, come il cieco. Lei pensa. Si costruisce piano piano e poi parla perché Gesù la costringe a farlo e vuole che chiami per nome il suo male, passando dal pensiero alla parola. Avendo a che fare con tanti giovani fragili e deboli ai quali cerco di insegnare come vivere la propria sessualità e intimità, questa genitalità sanguinante della donna è un paradigma preziosissimo perché qui c’ è tutta la vergogna, l’ incapacità di chiedere. Ma per Gesù il sangue è prezioso. Oggi invece, pensiamo ai film horror o a certi videogiochi, nell’immaginario collettivo il sangue dell’ uomo non conta nulla».

Perché?
«Quello che ci frena tutti è il disprezzo di sé, la cattiva notizia su noi stessi alla quale abbiamo creduto e che ci fa essere infelici e incapaci di godere delle bellezza della vita. 

Bisogna dire all’ uomo quello che ha detto su di lui la Croce di Cristo: che per amare l’ uomo vale la pena di morire. A livello esistenziale c’è un atto di apertura alla propria bellezza che è sempre un work in progress, non finisce mai».

Che insegnamento possiamo trarre da questa terribile malattia collettiva che è la pandemia?
«Ci siamo ritrovati dentro logiche inaspettate ed è l’ occasione per fare verità su noi stessi e sulle nostre relazioni con gli altri, chiederci che cosa conta veramente, qual è la priorità. Nella storia le epidemie sono state sempre un momento di crescita per l’ umanità».

 

È ottimista per il dopo?
«Né ottimista, né pessimista. La libertà personale è un enigma. Una cosa è certa: rispetto ad altre occasione, stavolta siamo stati toccati personalmente più del solito ma potremmo non sfruttare, o sfruttare male, anche questa lezione».

Fonte: https://m.famigliacristiana.it

don Fábio Rosini: quanto vale a tua vida

 Nosso Senhor Jesus Cristo morreu e ressuscitou por nós... porque o fez Ele? Só porque era bom? Ou porque valeu a pena? Porque Deus te ama?

Porque vale a pena amar, vale a pena amar!

Você é importante! Você é precioso!

João XXIII acreditava que se pode falar com todos porque há bondade em todos.

João Paulo II lançou iniciativas porque cada homem pode ser um santo, eu estava em Santiago de Compostela quando ele disse pela primeira vez essa frase: "Não tenhas medo de ser um santo!", porque eu tenho medo, porque tu tens medo, porque nós temos medo de ir até ao fim... e  FAZ TODO O CAMINHO!

Mas CRISTO ACREDITA EM TI! CRISTO ACREDITA QUE  TU ÉS   IMPORTANTE!

Ele dá a sua vida por ti! Ele morre por amor a ti, Ele ressuscita por ti!

Mas  tu tratas te como algo  de pouco valor,  enquanto tu vales o sangue de Cristo!

Quanto valho eu? O que   vales tu ?

Os mais tristes que estão aqui esta noite, os mais desanimados, os mais desanimados que estão aqui, sabem que não estão a acreditar na verdade.

Se a tristeza habita no seu coração, essa não é a verdade, a verdade é CRISTO.

E a verdade é que Cristo pensou que vós sois  alguém por quem vale   que a segunda pessoa da Santíssima Trindade seja torturada, açoitada, crucificada, e morra, por amor a vós. Ele acredita que isso pode ser feito. Ele acredita que vale a pena.

Olha, Deus não te ama apenas porque Ele é Amor.

Deus ama-vos também porque vos criou e sabe que  és belos , és bela.

Ele sabe que isso não pode ser feito sem ti.

Sabes porque Deus te criou? Porque isso não pode ser feito sem si.

Há pessoas que só você pode amar.

Há coisas que só você pode fazer.

Coisas que só você pode dizer. Sentimentos que só você pode sentir.

Em nome de Cristo, sê tu mesmo perante Deus, perante o Seu Amor.


Traduzido com a versão gratuita do tradutor - www.DeepL.com/Translator

Come riempire il vuoto dentro di noi

 

Il perché Dio ti ama di Don Fabio Rosini

 

quarta-feira, 15 de dezembro de 2021

Don Fabio Rosini Ogni persona che vuole fare qualcosa di prezioso nella vita, deve rompere con una tristezza, disobbedire con una tentazione di nulla che ha dentro di sè.

 

Quanto vale la tua vita ? (Catechesi Don Fabio Rosini) testo e video

Catechesi Don Fabio Rosini

Ogni persona che vuole fare qualcosa di prezioso nella vita, deve rompere con una tristezza, disobbedire con una tentazione di nulla che ha dentro di sè.
Quanti ragazzi state messi così ? Sgonfi ? Pensate male di voi stessi! Quanto vi sbagliate!


L’altro ieri era Pasqua, il Signore nostro Gesù Cristo è morto ed è Risorto per noi… perchè lo ha fatto ? Così, perchè era una cosa bella ? O perchè ne valeva la pena ? Perchè ti ama Dio ?
Perchè ne vale la pena di amare te, vale la pena di amare te !
Tu sei importante ! Tu sei prezioso !

Giovanni XXIII credeva che si potesse parlare con tutti perchè in tutti c’è il bene.
Giovanni Paolo II ha lanciato iniziative perchè ogni uomo può essere Santo, io ero a Santiago di Compostela quando disse per la prima volta quella frase: “Non abbiate paura di essere Santi !“, perchè ne ho paura, perchè ne hai paura, perchè abbiamo paura di andare fino in fondo… e VAI FINO IN FONDO!
Che c’hai da perdere! Abbiamo paura di credere alla bellezza che noi siamo!

Ma CRISTO CI CREDE! CRISTO CI CREDE CHE TU SEI IMPORTANTE!
Dà la vita per te! Muore per amore tuo, per te risorge!

Ma ti tratti come una cosa da quattro soldi, mentre invece sei importantissimo vali il sangue di Cristo!
Quanto valgo io ? Quanto vali tu ?
Il più triste che sta qui questa sera, il più sgonfio, il più scoraggiato che sta qui dentro sappia che non sta credendo alla verità.
Se la tristezza abita nel tuo cuore non è la verità quella lì, la Verità è CRISTO.

E la verità è che Cristo ha pensato che tu sei uno per cui vale la pena che la seconda persona della Santissima Trinità fosse torturato, flagellato, crocifisso, morisse, per amore tuo. Lui ritiene che si può fare. Lui ritiene che tu vali la pena.
Guarda che Dio non ti ama solo perchè è Amore.
Dio ti ama anche perchè ti ha creato Lui e sa che sei bello, sa che sei bella.
Sa che senza di te non si può fare.
Sai perchè ti ha creato Dio ? Perchè senza di te non si può fare.

Ci sono persone che solo tu puoi amare.
Ci sono cose che solamente tu potrai fare.
Cose che solamente tu potrai dire. Sentimenti che solo tu potrai provare.
In nome di Cristo, sii te stesso, davanti a Dio, al Suo Amore.

In nome di Cristo credi che tanto quanto Dio ha amato e operato in Giovanni Paolo II e in Giovanni XXIII, così Dio vuole operare in te.
Speriamo che ci sia qualcuno coraggioso qua dentro, qualcuno che apra il cuore a questa bellezza.

(Don Fabio Rosini, Catechesi tenuta da don Fabio Rosini nella Basilica di S.Giovanni in Laterano il 22 aprile 2014 in preparazione della canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II)

Don Fabio Rosini, la nostra prima vocazione è vivere.

 

Don Fabio Rosini: non disprezzarti per i tuoi errori, sei opera di Dio e Lui ti ama

FABIO ROSINI

YouTube I Antoinio Motta

Silvia Lucchetti - pubblicato il 07/06/21

"(...) Il peccato non è mai la verità di un uomo. I tuoi errori non sono mai la tua verità, per quanto grandi tu li possa aver fatti non sono mai la tua verità". Una catechesi di don Fabio Rosini per sfuggire alla trappola della tristezza con cui il tentatore mina la felicità di questa generazione.

Sul canale YouTube Preferiamo il Paradiso è presente una catechesi di don Fabio Rosini sul tema della tristezza, su quanto noi tutti, e soprattutto i giovani di questa generazione, siamo attratti dal dolore, ci crogioliamo nella sofferenza, con la lamentela sempre pronta. Eterni afflitti, ci percepiamo continuamente come sfortunati, traditi, delusi. E questo ci fa sentire quasi fighi, diversi, con il rischio gravissimo di affezionarci in maniera malata a quel dolore.

Il tentatore vuole che noi viviamo nella tristezza

Il demonio, il tentatore, vuole che noi viviamo nella tristezza, lavora per mandarci fuori mira, per distrarci dalla nostra prima vocazione: vivere.

Eppure, dice don Fabio, il primo passo da compiere è essere felici di vivere, di stare al mondo, senza arrovellarci con i pensieri neri, le parole brutte su noi stessi e sugli altri, senza seguire modelli – cantanti, attori, artisti – tristi, che han fatto del dolore più o meno fittizio la chiave del loro successo.

Questa generazione è attaccata sulla tristezza

La prima cosa è essere felici di vivere, questa generazione è attaccata sulla tristezza.

“Come stai oggi? Come vivi?”. Sono queste le domande che vengono in mente ascoltando la catechesi. “Con la morte nel cuore? con la tristezza che ti attanaglia la gola? con la rabbia verso tutto e tutti?”. Infelici cronici, schiacciati dagli errori, sovrastati dal male compiuto e ricevuto, uomini in gabbia senza via di scampo. Ma non è tutto qui, questa non è la vera vita, ed oggi il Signore ha una Parola da donare a ciascuno, una Parola di speranza e coraggio pronta a compiersi. Dio attraverso don Fabio, un suo sacerdote, vuol dirci che…

I tuoi errori non sono mai la tua verità

L’infelicità non è mai la verità, la verità è un’altra, il male non è la verità, il peccato non è mai la verità di un uomo. I tuoi errori non sono mai la tua verità, per quanto grandi tu li possa aver fatti non sono mai la tua verità.

Ho avuto la grazia poco più che maggiorenne di ascoltare dal vivo tante catechesi di don Fabio, un’abbondanza di Parola si è così rovesciata nella mia vita, dandomi coscienza di me stessa, illuminando tante zone buie, squarciando il velo a tante tristezze che facevo fatica ad abbandonare, menzogne sulla mia esistenza e su Dio che finivano col soffocarmi.

Via la tristezza: non siamo la somma dei nostri peccati!

E per spiegare qual è la verità sulla nostra vita, don Fabio cita a memoria la parte finale dell’ultima omelia tenuta da San Giovanni Paolo II nella Giornata Mondiale della Gioventù di Toronto del 2002:

Noi non siamo la somma dei nostri peccati e delle nostre debolezze, noi siamo tutto l’amore di Dio per noi più la nostra capacità reale di rispondergli, di dirgli di sì.

Scacciamo la tristezza con le parole di San Giovanni Paolo II

Questa la versione letterale:

Noi non siamo la somma delle nostre debolezze e dei nostri fallimenti; al contrario, siamo la somma dell’amore del Padre per noi e della nostra reale capacità di divenire l’immagine del Figlio suo.

(vatican.va)
HOPE

Non puoi disprezzarti… sei opera di Dio!

Sbam! Una vera sveglia per noi tristi addormentati. Un pensiero cardine da tenere a mente, da ripetere nei momenti di sconforto e di confusione. Non siamo la somma dei nostri limiti e dei nostri sbagli.

Questa è la nostra verità, la tua verità è il bene, tu non sei vero quando sei egoista, tu sei vero quando ami, tu non sei vero, autentico, te stesso, quando reagisci con violenza alle cose, tu sei vero quando perdoni, tu sei vero quando ti apri all’amore. (…) Tu sei fatto per il bene, sei fatto per la luce, per la gioia, per l’amore, sei fatto per stare con gli altri felice di starci. Tu sei fatto per essere contento di come sei fatto, (…) tu non puoi disprezzare ciò che fa Dio, e tu sei un’opera di Dio, tu non puoi disprezzare una cosa che Dio ama, e a te Dio ti ama.

La tua vocazione è nascosta dentro una gioia che Dio ha messo nel tuo cuore

Abbiamo il dovere, continua il sacerdote, di combattere contro il nero che è nel nostro cuore.

C’è una parola dentro di te, la tua chiamata è nascosta dentro una gioia che Dio ha messo nel tuo cuore. Forse eri piccolino/a… un fatto, prova a ricordare le prime cose belle della tua vita. In principio era la Parola, in principio c’è una Parola di Dio, Dio crea il mondo con una Parola e crea te con una Parola nel cuore. Grave sarebbe se tu facessi tutte cose belle ma dentro al cuore hai tutte parole brutte, sporcheresti quelle cose, le rovineresti. O comunque non ne saresti felice.

La tristezza è opera del demonio

Disprezzarci, pensare male di noi, ci toglie energie, ci allontana dagli altri, ci fa vivere da egoisti concentrati solo su noi stessi, sul nostro ombelico. Di certo quel dialogo negativo non viene da Dio, è opera del tentatore. 

Perché in ciascuno, sottolinea don Fabio, c’è un seme di bellezza che il Signore ha piantato quando ci ha chiamato alla Vita e non ha senso attaccarsi alle cose che ci appesantiscono l’animo e che ce la tolgono quella vita.

Tutte le persone sono meravigliose

C’è qualcosa di molto bello dentro di te. (…) Voi dovete coltivare la luce che avete nel cuore, c’è qualcosa di molto bello che tutti voi avete dentro. (…) Le persone sono bellissime, tutte le persone hanno una bellezza dentro straordinaria, tutte le persone sono meravigliose, tutte le persone portano in sé qualcosa di unico, di irripetibile, bisogna servire quella unicità. Bisogna aiutare le persone a entrare nella vita. Ci sono cose che ti fanno vivere e cose che ti fanno morire. Perché ami le cose che ti fanno morire? perché coltivi le cose, i pensieri, che ti distruggono? (…)

Ecco il video della catechesi per ricordarci tutti che la nostra prima vocazione è vivere.