
1. La Devozione a Gesù, Re d’Amore ieri ad oggi
Chi non conosce lo stupore dei bambini davanti al Bambinello, l’emozione che traspare dai loro occhi, il silenzio e l’incanto davanti al presepe? Una devozione che, col passare degli anni, cresce e ci insegna a contemplare il Dio-uomo, dalla Grotta di Betlemme fino alla croce, e a meditare e imitare i Misteri della sua vita: “Imparate da me che sono mite e umile di cuore… Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli” (Mt 11,29; 18,3). L’amore per l’umanità di Gesù, per la sua infanzia e l’intera sua vita, ha segnato la spiritualità di ognuno di noi, comuni cristiani, ma anche quella di apostoli e santi, dando luogo a grandi devozioni, come quella al Gesù Bambino di Praga, al Gesù, Re delle Nazioni, al Sacro Cuore, o quella a Gesù, Re d’amore, che qui presentiamo.
La devozione di Madre Maria Yvonne-Aimée al Re d’Amore iniziò da fanciulla: la nonna le raccontava gli episodi evangelici e le leggeva Storia di santa Teresa di Lisieux, inoltre alla sera le faceva recitare un’invocazione speciale: “Santi e sante della nostra famiglia pregate per noi”.
A nove anni ebbe cinque visioni del “Gesù Bambino”: lo vedeva così bello e, avendo abilità artistiche, ebbe il desiderio di riprodurlo. Il Bambino divino le disse: “Prova, ti mando i miei santi angeli”. Così scaturì questo capolavoro. Si noti (nella pagina accanto) che in entrambe le rappresentazioni la posizione delle mani è di un’identica perfetta bellezza (e anatomicamente corretta).
Il 17 agosto 1922, Yvonne trascrisse sul suo taccuino un’invocazione dettatale dal Signore da recitare al mattino e alla sera:
“O Gesù re d’amore confido nella tua bontà misericordiosa ”.
Questa invocazione è diffusa nel mondo intero, fino ad ottenere Il 6 dicembre 1958 l’indulgenza da papa Giovanni XXIII.
Madre Yvonne affermò: “Questa invocazione apporta molta pace, conforto, luce, non solo ai malati e ai morenti ma a tutti. Può anche ottenere dei miracoli”.

inundado por um mistério de luz que é Deus e N´Ele vi e ouvi -A ponta da lança como chama que se desprende, toca o eixo da terra, – Ela estremece: montanhas, cidades, vilas e aldeias com os seus moradores são sepultados. - O mar, os rios e as nuvens saem dos seus limites, transbordam, inundam e arrastam consigo num redemoinho, moradias e gente em número que não se pode contar , é a purificação do mundo pelo pecado em que se mergulha. - O ódio, a ambição provocam a guerra destruidora! - Depois senti no palpitar acelerado do coração e no meu espírito o eco duma voz suave que dizia: – No tempo, uma só Fé, um só Batismo, uma só Igreja, Santa, Católica, Apostólica: - Na eternidade, o Céu!