terça-feira, 1 de agosto de 2023

L’inversione liturgica: dalla centralità di Dio alla centralità dell’uomo


Liturgia prima e dopo: "“Bisogna che venga la defezione e che si manifesti l’uomo dell’empietà, il figlio della perdizione, l’avversario che si innalza al di sopra di ogni essere che viene chiamato Dio ed è oggetto di venerazione, fino ad assidersi nel tempio di Dio proclamando di essere lui stesso.” (Tessalonicesi 2,3s). Non ha forse la profezia di Paolo una verifica visibile nel celebrante rivolto verso il popolo, spesso con l’Eucaristia alle spalle, se il tabernacolo non è confinato lontano dagli occhi? Il centro non è più Cristo Signore, ma l’uomo suo ministro e la comunità che lo circonda riunita alla sua mensa".
Luigi


Ormai lo dicono apertamente anche i più convinti sostenitori della riforma liturgica: il cambio della Messa è stato funzionale ad un nuovo modo d’intendere il Cristianesimo e il rapporto dell’uomo con Dio. Il cardinale Arthur Roche, in una trasmissione della BBC, ha recentemente affermato: “Sapete, la teologia della Chiesa è cambiata.