domingo, 23 de dezembro de 2018

La Preghiera del cuore. La vera preghiera interiore : PER I LAICI, COSÌ COME PER I MONACI

La Preghiera del cuore. La vera preghiera interiore

PER I LAICI, COSÌ COME PER I MONACI


Ogni cristiano deve ricordarsi continuamente che dev’essere unito al Signore nostro Salvatore con tutto il suo essere, lasciando che Egli venga a prendere dimora nella mente e nel cuore; il modo più sicuro per giungere ad una tale unione con il Signore, dopo la Comunione al suo Corpo e al suo Sangue, è la Preghiera interiore di Gesù. Questa preghiera è obbligatoria anche per i laici, oltre che per i monaci? Sì, lo è veramente perché, come abbiamo detto, ogni cristiano dev’essere unito al Signore nel proprio cuore e il modo migliore per giungere a tale unione è proprio la Preghiera di Gesù (o Preghiera del Cuore o Preghiera del Santo Nome)
Vescovo Giustino
LA POTENZA DEL NOME
Che cosa diremo di questa preghiera divina, l’invocazione del Salvatore: «Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore»?

È una preghiera, un voto, una confessione di fede la quale ci conferisce lo Spirito Santo e i doni divini, purifica il cuore e scaccia i demoni; è la dimora di Gesù Cristo in noi, una sorgente di riflessioni spirituali e di pensieri divini; è la remissione dei peccati, la guarigione dell’anima e del corpo, lo splendore della luce divina; è una fonte di misericordia celeste che effonde sugli umili la rivelazione e l’iniziazione ai misteri di Dio.

È la nostra unica salvezza perché contiene il Nome salvifico del nostro Dio, il solo Nome sul quale possiamo contare, il Nome di Gesù Cristo, il Figlio di Dio: « Non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo, nel quale possiamo essere salvati », come ricorda Pietro (At 4,12).

Per questo tutti i credenti devono continuamente confessare questo Nome: sia per proclamare la nostra fede e testimoniare il nostro amore per il Signore Gesù Cristo, dal quale nulla deve mai separarci, sia inoltre a causa della grazia che ci viene dal suo nome, a motivo della remissione dei peccati, della guarigione, della santificazione, dell’illuminazione, e soprattutto a causa della salvezza che ci ottiene. Il santo Vangelo dice: « Questi segni sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio ». Questa è la fede! E il Vangelo aggiunge: «e perché, credendo, abbiate la vita nel suo Nome» (Gv 20,31). Questa èla salvezza e la vita!
s. Simeone di Tessalonica

 


LA SEMPLICITÀ DELLA PREGHIERA DI GESÙ

La pratica della Preghiera di Gesù è semplice. Rimani alla presenza del Signore con l’attenzione nel cuore e invocalo: «Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me! » L’essenziale non sta nelle parole, ma nella fede, nella contrizione e nella sottomissione al Signore. Con questi sentimenti si può stare davanti a Dio anche senza parole ed essere ugualmente in preghiera. Teofane il Recluso

SOTTO LO SGUARDO DI DIO

Lavora recitando la Preghiera di Gesù; Dio ti benedica! All’uso di recitare oralmente questa preghiera unisci però il ricordo del Signore, accompagnato dal timore e dalla devozione. La cosa più importante è che tu cammini alla presenza di Dio, sotto il suo sguardo, cosciente che Dio ti sta osservando, sta cercando la tua anima e il tuo cuore, sta vedendo tutto ciò che succede in essi. Questa coscienza è la leva più potente del meccanismo della vita spirituale. Teofane il Recluso

UN RIFUGIO PER GLI INDOLENTI

L’esperienza della vita spirituale c’insegna che chi ha zelo nella preghiera non ha bisogno che gli s’insegni come perfezionarsi in questo campo. Continuato con pazienza, lo sforzo stesso della preghiera conduce alla vetta suprema della preghiera.
Ma cosa devono fare le persone deboli e indolenti, soprattutto coloro che, prima ancora di aver capito la vera natura della preghiera, si sono induriti nelle abitudini quotidiane e si sono lasciati raffreddare da una ripetizione formalista delle preghiere obbligatorie? Costoro hanno ancora la possibilità di usare la tecnica della Preghiera di Gesù come rifugio e fonte di forza. Non è forse soprattutto per loro che è stata inventata questa tecnica, in modo da innestare nei loro cuori la vera preghiera interiore? Teofane il Recluso

UN RIMEDIO CONTRO LA SONNOLENZA

Nei libri si trova scritto che quando la Preghiera di Gesù acquista forza e si stabilisce nel cuore, allora ci riempie di energia e allontana la sonnolenza. Ma un conto è che essa diventi abituale per la lingua e un altro conto è che essa si stabilisca nel cuore. Teofane il Recluso


 

SCAVARE PROFONDAMENTE

Scava profondamente nella Preghiera di Gesù con tutta la forza di cui sei capace. Ciò ti ricomporrà in te stesso, dandoti una sensazione di forza nel Signore, e produrrà frutto nel farti rimanere costantemente assieme a Lui, che tu sia da solo o con altri, che tu faccia i lavori di casa o che tu legga o preghi. Non devi però attribuire la potenza di questa preghiera alla ripetizione di certe parole, ma al rivolgere la mente e il cuore verso il Signore quando ripeti le parole, cioè all’attività che accompagna questa ripetizione. Teofane il Recluso

UN INNO CANTATO CON COMPRENSIONE

Come dice l’Apostolo: «Preferisco dire cinque parole con la mia comprensione... piuttosto che diecimila parole in una lingua sconosciuta » (1 Cor 14,19). Prima di ogni altra cosa è necessario purificare la mente e il cuore con queste poche parole, tipetendole incessantemente nel profondo del cuore: « Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me » ‘°, così la preghiera sale come un inno cantato con comprensione. Ogni principiante, per quanto possa essere ancora pieno di passioni, può offrire questa preghiera grazie alla vigilanza del proprio cuore. Essa poi canterà in lui solo quando sarà stato purificato dalla preghiera spirituale. Paissy Velichkovsky

UNA LAMPADA AI NOSTRI PASSI

Impara a praticare la preghiera della mente nel cuore. La Preghiera di Gesù infatti è una lampada ai nostri passi e una stella che ci guida sulla via del cielo, come insegnano i santi Padri nella Filocalia. La Preghiera di Gesù, quando brilla incessantemente nella mente e nel cuore, è una spada contro la debolezza della carne e i desideri malvagi di gola e di lussuria. Dopo le parole iniziali: « Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio », puoi continuare così: « per l’intercessione della Madre di Dio, abbi pietà di me, peccatore ». La preghiera esteriore da sola non è sufficiente, Dio presta attenzione alla mente: perciò quei monaci che non conciliano la preghiera interiore con quella esteriore non sono monaci, sono simili a legna bruciata. Il monaco che non conosce o che ha dimenticato la pratica della Preghiera di Gesù non porta il sigillo di Cristo. I libri non possono insegnarci la preghiera interiore, possono solo farci vedere alcuni metodi tecnici per praticarla. È necessario invece recitarla con perseveranza. Teofane il Recluso

LE MANI AL LAVORO, LA MENTE E IL CUORE CON DIO

Hai già letto qualcosa riguardo alla Preghiera di Gesù e ne sai qualcosa grazie alla tua esperienza personale. La disciplina necessaria all’anima può essere mantenuta solo con l’aiuto di questa preghiera. Solo attraverso di essa possiamo conservare intatta la nostra disciplina interiore anche quando siamo distratti dalle preoccupazioni quotidiane. Soltanto questa preghiera ci rende possibile l’osservanza del comando dei Padri: «le mani al lavoro, la mente e i cuori con Dio ». Una volta che questa preghiera si è innestata nel cuore, allora non ci sono interruzioni interiori ed essa scorre sempre con lo stesso perenne movimento.
Il cammino per giungere ad una disciplina interiore rigorosa è molto faticoso, ma è possibile conservare questa disposizione di spirito (o una simile) durante gli svariati ed inevitabili incarichi che ciascuno deve svolgere: ciò che lo rende possibile è la Preghiera di Gesù innestata nel cuore. Come si innesta? Non si può sapere con precisione, ma l’essenziale è che ciò accada. Chi fa questo sforzo diventa sempre più cosciente di questo innesto, ma non si rende conto di come avvenga. Per raggiungere questa disciplina interiore dobbiamo camminare sempre alla presenza di Dio, ripetendo la Preghiera di Gesù il più frequentemente possibile. Non appena abbiamo un momento libero cominciamo di nuovo e così l’innesto si realizzerà. Un mezzo per ravvivare la Preghiera di Gesù è la lettura, ma è meglio leggere soprattutto testi riguardanti la preghiera. Teofane il Recluso