quarta-feira, 8 de maio de 2019

don Divo, IL FINE DELLA VITA MONASTICA : LA SANTITA'

IL FINE DELLA VITA MONASTICA :
LA SANTITA'
“La vita monastica non ha che un fine: realizzare Dio. Le congregazioni religiose moderne hanno lo scopo che li giustifica anche quando i religiosi non fossero santi; le opere che intraprendono, il servizio immediato alla Chiesa. Ma una congregazione monastica non può avere altra giustificazione che quella della santità di coloro che ne fanno parte.
Il nostro servizio alla Chiesa è la rivelazione di Dio. Realizzare Dio.”
Don Divo, Da un diario del 1958
(pubblicato nel volume “l’idea di Monachesimo in Divo Barsotti”)


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LA LOTTA CONTRO IL DEMONIO
dal capitolo "C'era una volta nel deserto" del libro "Padre Pio, Santo Eremita" di Padre Serafino ed Alessandro Gnocchi

"Elemento di immediata somiglianza con i Padri del deserto, è in Padre Pio il combattimento contro le forze del male. 
Tutti i cristiani sono chiamati a respingere gli assalti del principe delle tenebre, ma ve ne sono alcuni che losembrano più di altri. Non che essi lo desiderino, per carità: è il demonio stesso che si accorge di loro e li assale.
Detto per inciso: la prova migliore dell’esistenza del demonio non sono i posseduti che abbisognano dell’esorcista, ma lo sono i santi. Basta che uno si incammini sulla via della santità, e il “leone ruggente” si toglie la catena (letteralmente: si s-catena) e si getta addosso al malcapitato. Dio lo permette, sia perché la persona si fortifichi nella fede e nella preghiera, ma anche per manifestare la sua vittoria sul male. [..]

Clamorosa è la lotta di Padre Pio contro le potenze del male.
Scrive al direttore spirituale il 13 febbraio 1913 [..]
“Soffro, è vero, ma ne godo assai. […] Sento il bisogno di offrirmi al Signore vittima per i poveri peccatori e per le anime purganti. Questo desiderio è divenuto per me una forte passione. Ho fatto più volte l’offerta di me al Signore scongiurandolo a voler versare sopra di me i castighi che sono preparati sopra i peccatori e sulle anime purganti, anche centuplicandoli su di me, purché converta e salvi i peccatori ed ammetta presto in Paradiso le anime del Purgatorio.”