domingo, 25 de novembro de 2018

Preghiera del cuore - Lo scopo della preghiera

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In verità, se vuoi coprire di vergogna i pensieri, vivere tranquillamente nella pace e avere con facilità un cuore sobrio, la preghiera di Gesù si unisca al tuo respiro e in pochi giorni vedrai realizzato tutto questo.
Esichio Presbitero, A Teodulo 182

Un fratello di nome Giovanni, proveniente dalla regione lungo il mare, si recò dal santo e grande padre Filemone; gli abbraccio i piedi gli disse: “Che cosa devo fare, padre, per essere salvato?

Vedo infatti che le profondità del mio cuore si agitano e vagano ora qui ora là, verso ciò che è proibito”.

Quello esitò un poco, poi disse: “Questa passione è propria di quelli del mondo e permane perché non hai ancora un perfetto desiderio di Dio. Non è ancora venuto in te, infatti, il calore del desiderio e della conoscenza di Dio”.

Il fratello disse: “Che cosa devo fare, padre?”. 

Gli rispose: “Và, e per un po” di tempo fa', nel tuo cuore una meditazione segreta, che possa purificare il tuo profondo da tutto questo”.

ll fratello, che non era iniziato a ciò che gli veniva detto, disse all'anziano: “Che cos'è la meditazione segreta, padre?”. Quello gli dice:

“Và, sii sobrio nel tuo cuore e dì sobriamente nella tua mente, con timore e tremore: “Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me”, così tramanda il beato Diadoco ai principianti”. Se ne andò e con l'aiuto di Dio e le preghiere del padre, messosi in pace, si riempì di dolcezza per un po' di tempo con tale meditazione. Ma poiché essa improwisamente si ritirò da lui e non poteva coltivarla con sobrietà e pregare, ritornò dall'anziano e gli narrò l'accaduto.

Quello gli disse: 

“Ecco hai conosciuto l'orma della pace interiore e dell'operosità, e hai sperimentato la dolcezza che viene da essa. Abbila dunque sempre nel tuo cuore. Sia che tu mangi, sia che beva, sia che ti trovi a incontrare altri, sia fuori della cella, sia per strada, non tralasciare di fare questa preghiera, di dire i salmi, di meditare preghiere e salmi con una mente sobria e cuore stabile.

Ma anche in stato di assoluta necessità non sia inerte il tuo cuore nel meditare segretamente e nel pregare. Così potrai conoscere le profondità della divina Scrittura e la forza nascosta in essa e potrai far lavorare incessantemente il cuore per adempiere il detto apostolico che ordina: Pregate incessantemente. Sii molto attento, dunque, e custodisci il tuo cuore affinché non accolga pensieri malvagi o, in qualche modo, vani e inutili, ma sempre, sia quando dormi che quando ti alzi, quando mangi, bevi e incontri altri, il tuo cuore ora mediti i salmi, ora preghi in segreto, nel pensiero: Signore Gesù Cristo, figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore. E ancora quando preghi i salmi, fa' attenzione a non dire certe cose con la bocca e a vagare con il pensiero in altre”.
Abba Filemone, Discorso utilissimo, vol. II, pp. 244-245


Si chiama preghiera del cuore, pura e libera da distrazioni, quella dalla quale nasce un certo calore nel cuore. Sta scritto: Il mio cuore si è riscaldato dentro di me e nella mia meditazione si accenderà un fuoco; si tratta di quel fuoco che il nostro Signore Gesù Cristo è venuto a gettare nella terra dei nostri cuori, che, un tempo, a motivo delle passioni, conteneva spine, ma ora, a motivo della grazia, contiene lo Spirito, come dice il Signore nostro Gesù Cristo: Sono venuto a portare sulla terra un fuoco e come vorrei che fosse già acceso.

È quel fuoco che un tempo si accese in Cleopa e nel suo compagno, che li riscaldò e fece dire l'uno all'altro, come fuori di se stessi: Non ardeva forse il nostro cuore dentro di noi lungo la via? Anche il grande Giovanni Damasceno in un tropario, in uno dei suoi canti alla purissima Madre di Dio dice: “ll fuoco che ho nel cuore mi trascina e mi porta a celebrare l'amore verginale”. E sant'Isacco scrive: “ll calore senza misura che, con il suo fuoco, consuma dentro il cuore, attraverso i pensieri ardenti che inaspettatamente salgono alla superficie del nostro profondo, nasce dalla violenza che si fa a se stessi. Questa attività e la vigilanza affinano il profondo del cuore con il loro calore e gli procurano la visione”, e più avanti: “Dalle lacrime continue l'anima riceve la pace dei pensieri.

Dalla pace dei pensieri si innalza alla purezza del profondo del cuore e, tramite la purezza del profondo, l'uomo giunge a vedere i misteri di Dio”. E poco dopo: “Dopo questo il profondo del cuore giunge a vedere rivelazioni e prodigi, come vide il profeta Ezechiele”. E ancora: “Le lacrime, il battere il capo durante la preghiera, il fervore delle prostrazioni risvegliano nel cuore il calore della loro dolcezza. E in un'estasi lodevole il cuore vola a Dio e grida: “L'anima mia ha sete di Dio, il forte, il vivente; quando verrò e vedrò il tuo volto, Signore? e il seguito”.

E Climaco: “Il fuoco che viene a dimorare nel cuore desta la preghiera; e una volta che questa è stata destata ed elevata al cielo, avviene la discesa del fuoco nella camera alta dell'anima”. E ancora: “Qual è il monaco fedele e prudente che ha custodito il proprio calore senza consentire che si spegnesse e che, fino alla fine della sua vita, ogni giorno aggiunge fuoco a fuoco, calore a calore, desiderio a desiderio, sforzo a sforzo?.

E sant”Elia Ecdico: “Quando l'anima ha lasciato le cose dell'esterno e si è unita alla preghiera, allora la preghiera l'avvolge come una fiamma, come il fuoco avvolge il ferro, e la rende tutta infuocata. L'anima rimane la medesima, ma non la si può toccare così come il ferro avvolto dal fuoco non può essere toccato”.

E ancora: “Beato colui che in questa vita è stato degno di vedersi così contemplando la sua figura, per natura fatta di argilla, divenuta fuoco per grazia di Dio".
Callisto e Ignazio Xanthopouloi, Metodo 54