quarta-feira, 27 de setembro de 2017

L’INFLUSSO DI SAN GIOVANNI DELLA CROCE SULLA MISTICA DI DIVO BARSOTTI

La mistica carmelitana è stata oggetto di continua e appassionata ricerca da parte di don Divo Barsotti1 . Essa, non di meno, assume un ruolo di primo rilievo nel nascere e nell’approfondirsi del suo stesso itinerario mistico. Abbiamo già avuto occasione di perlustrare, in questo senso, il primigenio influsso di Elisabetta della Trinità2 . Mentre questa andrà presto eclissandosi, due astri della grande tradizione mistica carmelitana, di cui 1 Divo Barsotti (Palaia 1914 – Settignano 2006), fu sacerdote, mistico, teologo, poeta e letterato, fondatore della Comunità dei Figli di Dio. Per un profilo biografico: S. Tognetti, Divo Barsotti. Il sacerdote, il mistico, il padre, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012. 2 Cf R. Nuvoli, «Elisabetta della Trinità al sorgere dell’esperienza mistica di Divo Barsotti», in Rivista di Vita Spirituale, 68 (2014) 2, 161-189.leggere,,,

 Ruggero Nuvoli s tudi rvs 68 (2014) 423-450 424studi 423-450 Barsotti riferisce contestualmente l’incontro nelle note diaristiche del 1934, rimarranno assai presenti lungo l’intera sua opera letteraria: Giovanni della Croce e Teresa di Gesù. Soprattutto al primo Barsotti continuerà a riservare un’attenzione particolare, come risulta dagli studi degli anni Ottanta e Novanta3 e, ancor di più, dalla catena ininterrotta di riferimenti che percorrono l’opera edita e inedita4