quinta-feira, 14 de julho de 2011

Nonostante tutti i silenziari, messi in azione dall’autoritarismo post-conciliare, i miei scritti dati alle stampe, per il loro studio critico sul Concilio Vaticano II hanno fatto un certo rumore, per aver scoperto e denunciato i molteplici “errori” contenuti nei testi conciliari (Costituzioni, Decreti, Dichiarazioni).

http://1.bp.blogspot.com/-V6lHD1wbVv8/TVqaxzqd43I/AAAAAAAAB78/q385mJHYgLY/s1600/Conc%25C3%25ADlio+Vaticano+II.jpg 


PROEMIO -  Finora, solo una certa parte dei critici cattolici si erano limitati a denunciare i sofismi, le contraddizioni, i colpi di mano, i misteriosi arbitrii dei documenti post-conciliari. Ma nessuno aveva puntato l’indice contro lo stesso Vaticano II, mediante uno studio sistematico, impostato su un confronto diretto dei suoi testi con i testi dogmatici del Magistero di sempre attraverso la Tradizione di venti secoli di Concili ecumenici infallibili e dell’insegnamento di tutti i precedenti Sommi Pontefici. È chiaro che questo studio presuppone la questione pregiudiziale della “qualifica teologica” da attribuire al Vaticano II se coperto  ...
...  dal carisma dell’infallibilità o no.  I migliori teologi lo hanno escluso, anche perché risulta con tanti gravi “errori” già condannati dal Magistero solenne della Chiesa. Si può osservare anche che nei testi del Vaticano II mancano le definizioni dogmatiche e le relative condanne per chi non accetta la dottrina.
Ma il Vaticano II ha nulla definito.
Quindi, nessuno può appellarsi ad esso, anche per svariati motivi. Ad esempio: nella “Costituzione liturgica” venne deliberatamente ignorata la dottrina di Pio XII nella sua “Mediator Dei”; come pure venne ignorata la “Pascendi” di San Pio X, in cui viene condannato il modernismo; così pure nella dichiarazione sulla “libertà religiosa” fu ignorato il “Sillabo” di Pio IX, che condannava, al n° 15, la tesi di chi afferma che ciascun uomo è libero di abbracciare quella religione che, in coscienza, gli sembra vera, il che esclude i diritti di Dio rivelante, dinanzi al quale l’uomo non ha alcun diritto di scelta, ma solo il dovere di ubbidire. Al n° 14, condanna pure chi asserisce che la Chiesa non ha alcun diritto di esercitare la potestà giudiziaria e coercitiva.
Son solo esempi, ma si potrebbe continuare, come faremo in tutto il nostro lavoro, dimostrando che il Vaticano II fu condotto sull’orlo della rovina.
Io credo che verrà un giorno in cui il Vaticano II sarà dichiarato “nullo”, in una sentenza solenne di un Sommo Pontefice, che lo farà apparire come un sasso erratico, abbandonato sul fondo di un cimitero.

«I problemi della Fede
vanno anteposti a tutti gli altri,
poiché la Fede è la sostanza
e il fondamento
della religione cristiana».

(San Pio V)

Don Villa ... continua ...
Per consultare gli altri capitoli cliacca qui: