sábado, 20 de dezembro de 2014

Maria :Queste parole devono venire registrate ora, così che tutto il mondo saprà che ho rilasciato i più gravi avvertimenti.

6 dicembre, 2014
Maria
Queste parole devono venire registrate ora, così che tutto il mondo saprà che ho rilasciato i più gravi avvertimenti. Le parole devono fuoriuscire, pubblicate apertamente, “scritte sui muri” per così dire, in modo che quando si avvereranno tutti dovranno dire che ero stato una vera madre e non ho trattenuto la mia saggezza.
Questo è l’anno degli eventi. Molti, molti pericoli sono presenti. Essi sono già in prima pagina, ma io sto parlando di nuovi eventi, eventi sorprendenti che nessuno di voi può prevedere. Questo sta già avvenendo nella divisione razziale che ora fa la sua ricomparsa in America, quando tutti pensavano che i problemi erano stati risolti dalla normativa per i diritti civili. Questo è solo l’inizio di nuovi eventi.
Queste forze sono già inabissate nella storia umana, le forze che dividono e separano, le forze che eromperanno in una grande distruzione.
I più grandi eventi saranno il collasso delle strutture economiche. Questo porterà a problemi anche più enormi. Ci sarà rivalità tra le nazioni, rottura di cooperazioni amichevoli che sono in vigore da anni. Le cause di queste divisioni potranno variare, ma quando vedrete che varie nazioni si pongono a distanza, quando vedrete le relazioni divenire tese e anche addivenire a rotture, allora saprete che ve lo avevo predetto prima del tempo.
Tutte queste divisioni provengono dal Maligno. Le divisioni non sono le fasi finali, ma esse preparano per maggiori problemi. Quando le nazioni sono in pace, esse possono superare e riparare a situazioni difficili. Quando esse sono separate da divisioni, non possono adeguatamente rispondere alle nuove crisi, quelle che non avevano previsto.
Commento: In passato, la Madonna ha parlato delle rivoluzioni arabe, i problemi della Siria, della Russia, dell’Ucraina e dell’ISIS. Queste sono ora alla vista di tutti. Sono evidenti. Adesso comincia a parlare di ciò che al momento non può ancora essere visto.
7 dicembre 2014
Maria
Io vi immergo nei grandi misteri e rivelerò tutto ciò che è possibile, perché non posso più tenere questi eventi nel mio Cuore. Come una madre addolorata, devo parlare per alleviare i pesi.
La Russia continuerà a perseguitare il mio popolo in Ucraina. Le sanzioni non faranno retrocedere Putin. Anche se infliggono grandi ferite, egli assorbirà la punizione inflitta, come un combattente che non si arrende.
La Russia diventerà come la Siria, una costante fonte di perturbazione. Tuttavia, qualcosa di ancora più profondo sta accadendo. Così come la rivoluzione siriana ha destabilizzato il Medio Oriente perché è perdurata per molti anni, così agirà la Russia in Europa. La Russia era diventata una parte importante dell’economia europea. Il presidente Obama insiste su sanzioni economiche e si rifiuta di aiutare l’Ucraina militarmente. Egli sta indebolendo le economie europee. Questa è la ricaduta a lungo termine delle sanzioni, che avranno molte ripercussioni come altri problemi fuoriusciranno quest’anno.
Tutto questo non è previsto dagli uomini, ma io vedo il piano di Satana fin troppo chiaramente. Egli nasconde i suoi veri obiettivi e ottiene che le nazioni camminino lungo i suoi sentieri. Quest’anno ogni evento accadrà passo dopo passo, un evento alla volta, con ogni evento legato strettamente a quanto è accaduto e accadrà.
L’intelletto dell’uomo non è partita a suo pari. Le soluzioni umane sono come muri di carta poste nei suoi fuochi. Solo la Donna vestita di Sole conosce il vero percorso di pace e per questo sto cercando di illuminare il mondo.
Commento: Senza luce del cielo, le soluzioni umane fanno solo il gioco nelle mani di Satana.
Commento: Con tutti i peccati dell’uomo, ci deve essere una purificazione. La Madonna promette il suo aiuto in questi eventi.
8 dicembre 2014
Maria
Entro in questi prossimi eventi con il dolore di una madre. Il mio unico obiettivo è quello di proteggere i miei figli. In primo luogo, devo ottenere la loro attenzione per istruirli. In secondo luogo, devo mostrare loro la via per la sicurezza e la pace. In terzo luogo, devo agire nella storia, formando gli eventi e plasmandoli. Questo è quello che voglio spiegare - le forze presenti nella storia umana e come intervenire.
Il Padre celeste ha creato il mondo e la persona umana. Con tale decisione, la storia umana ha avuto inizio. Il tempo già esisteva, ma non c’era mai stata una storia umana, una storia di liberi, intelligenti esseri viventi sulla terra. La Terra non è stata la prima creazione di Dio. Gli angeli esistevano già e la decisione angelica del “sì” o “no” era già stata fatta.
Come ha avuto inizio la storia umana, i progenitori sono stati i prediletti da Dio. Essi sarebbero stati la fonte di tutti gli altri esseri umani che sarebbero venuti dopo. Questo non è vero per gli angeli, perché ciascuno viene totalmente e direttamente dalla mano di Dio.
Immaginate l’importanza di questo primo uomo e prima donna, la fonte di ogni vita umana. Le loro decisioni erano così importanti. Hanno avuto la possibilità di tramandare la vita spirituale, le ricchezze poste nei loro cuori. Ma questo non è accaduto. Satana ha rubato queste ricchezze. Essi si sono arresi così facilmente. Queste sono state le prime decisioni della storia umana.
Commento: La Madonna ci vuole far capire le forze della storia umana.
9 dicembre 2014
Maria
Una volta che il peccato è entrato nel mondo, il disegno del Padre è stato frantumato in mille pezzi. Tutto quello che sognava e tutte le benedizioni che voleva dare erano andate perdute. Come avrebbe ripristinato il dono? Ha scelto una donna. Sarebbe stata la nuova Eva, madre dei viventi (Gen.3: 15). Questo era il piano del Padre dal principio. Quello che sto insegnando è basato sull’antica promessa che ora sta divenendo realtà davanti ai vostri occhi.
Sì, davanti ai vostri occhi! Vedrete questi eventi e capirete da dove vengono. Essi sono manifestazioni di peccati che sono stati sepolti nella storia umana per secoli. Ora è il momento per loro di fuoriuscire. Fuoriusciranno in modo che possano essere eliminati, come un corpo umano che soffre di una grande febbre.
Chi guiderà la povera umanità attraverso queste manifestazioni? Io sono il medico, una madre china sul proprio figlio malato, al contempo confortando e guarendo, pianificando ogni passo fino a quando la malattia verrà eliminata.
Ricordate le mie parole e capirete il prossimo anno. Sarò al capezzale dell’uomo fino a quando lui starà di nuovo bene. Beati coloro che vedono, che credono e che sanno cercare il mio conforto.
Commento: Con tutti i peccati dell’uomo, ci deve essere una purificazione. La Madonna promette il suo aiuto in questi eventi.
  
10 dicembre 2014
Maria
“Devo dire ai miei figli. Devo avvertire i miei figli. Devo proteggere i miei figli”. Questi sono i pensieri di una madre quando apprende di pericoli. Sono i miei sentimenti che mi portano a riversare queste parole.
I leader mondiali non agiscono nella fede. Le persone, anche, non consentono alla fede di illuminare le loro decisioni. Tutto è deciso dall’intelletto umano, che getta una luce molto fioca. Esso vede solo la superficie e non penetra. Non può percepire le forze sepolte nei cuori umani, né può affrontare il male. Le decisioni che derivano da espedienti causano mille passi falsi e portano nelle trappole di Satana.
Tutto diventerà così evidente, come un esercito che è stato conquistato per la follia dei suoi generali. Giorno dopo giorno, la trappola viene impostata ed il mondo, attratto da falsi obiettivi, vi entra con entusiasmo. Un momento verrà quando la trappola sarà chiusa ed il mondo vedrà se stesso catturato da forze che verranno rilasciate improvvisamente e sorprendentemente. Tutto è chiaro alla mia visione - il tempo, il momento, i luoghi, le cause ed i risultati.
Come una madre, tutto quello che posso dire è: “State vicino a me. Le forze sono troppo complesse per potervi dare indicazioni. Ma se state con me, vi terrò al sicuro. Ora non è il momento di girovagare. Non mettete da parte le grazie che vi dò oggi.” Il tempo è breve e c’è così poca opposizione che rallenti il calendario di Satana. Egli aspetta solo perché vede maggiori opportunità, se non corre in avanti. Non fatevi ingannare dal ritardo. Vuole intrappolare tutto il mondo e sta semplicemente aspettando fino a che non avrà il controllo su alcuni importanti centri di potere.
Commento: La Madonna ci avverte. Le persone spesso giudicano un ritardo come se non potrà mai avvenire.
11 dicembre 2014
Maria
Da tutti questi eventi, un grande dono uscirà. L’umanità sarà umiliata, perché la follia che sembrava saggezza sarà esposta. Come ciascuno degli eventi accadrà, le persone si chiederanno: “Perché ci costruivamo la nostra casa sulla sabbia?” E: “Perché non abbiamo camminato nella verità”? I debiti vengono rinviati come se il domani non dovesse arrivare. Eppure, il domani sta rapidamente diventando l’oggi, ed il futuro sta diventando ora.
Questo è il tema di oggi. Il sistema economico è stato costruito su un milione di domani. Tutto sarà pagato domani ed il peso del debito cresce. La prosperità regna perché nessuno paga per questo. Tutto è rinviato. I flussi di credito sono come la marea di un oceano straripante.
Quanto tempo fino a quando accadrà l’incidente? Esso viene costantemente rinviato da misure che non potranno che moltiplicare i problemi quando arriveranno. “Non sulla mia agenda”, dicono i leader politici, in modo da passare il debito alle generazioni future, che sono mal preparate per atti di risparmio di denaro.
Ora, devo parlare dal mio Cuore. I debiti crescono, non solo in un paese ma in molti, in una sola volta. Essi tutti si accumulano. Il peso diventerà rapidamente troppo, da poterlo sopportare. La svolta avverrà, piccola in un primo momento. Tuttavia, tante economie sono deboli e tutte sono interconnesse, di modo che piccoli inizi portano a risultati imprevedibili. Improvvisamente, arriverà il crollo che nessuno avrebbe potuto prevedere e per il quale ci saranno solo un paio di risposte inadeguate.
L’umanità andrà avanti da lì, sempre cercando di risolvere i suoi problemi con la luce della ragione, credendo che la fede non abbia nulla a che fare con l’economia. Eppure, è la mancanza di fede nelle vie di Dio che ha portato l’uomo su queste strade, in primo luogo.
In questo momento, starò ancora in panchina. Altri eventi dovranno verificarsi prima che io sia pienamente invocata dalla Chiesa. Eppure, quel giorno della consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato si terrà, anche se, sarà tardi.
Commento: Senza prendere decisioni alla luce della fede, l’uomo costruisce inevitabilmente falsi sistemi.
12 dicembre 2014
Maria
L’umanità deve venire lavata, pulita e purificata. In caso contrario, essa non può ricevere le grandi grazie che sono immagazzinate nel mio Cuore Immacolato. Se il genere umano si rivolgerà a me, un modo si aprirà affinché questa purificazione si verifichi rapidamente e anche con una grande gioia. Non conosco forse le vie del bene e del male? Non mi ha il Padre celeste riempito di saggezza? Non sto cercando di riversare questa luce su tutti?
Non permetterò di perdersi a nessuno che si rivolge a me. Quando gli eventi cominceranno, li radunerò nei segreti recessi del mio Cuore. Troveranno anche altri raccolti lì e, insieme, essi persevereranno.
Tanto cambierà. Il possente e forte troverà grande difficoltà a far fronte agli eventi, ma i più piccoli potranno godere della mia protezione. Lasciate che queste parole si integrino nei vostri cuori: “Nostra Madre, piena di sapienza, può guidarci attraverso le tenebre”.
Tanto è nascosto ai vostri occhi. È per questo che avete bisogno di una madre celeste che guidi i vostri passi. Negli eventi che ci attendono, molti di coloro che sono potenti e ricchi non sapranno cosa fare. Ma, i piccoli che io guiderò cammineranno nella luce più grande.
Tutto ciò che vi chiedo è di camminare nella verità. Nella vostra vita in questo momento vi sono sacche di oscurità, le piccole bugie che permettono di prendere decisioni egoistiche. Siete pronti per la piena luce? Potete camminare nella luce perfetta? Certamente ciò è possibile, perché io vi condurrò. Quando gli eventi cominceranno, sarete guidati da questa nuova luce che vi dò oggi.
Commento: La Madonna promette la luce e ci chiede di respingere qualsiasi oscurità nella nostra vita.
13 dicembre 2014
Maria
Quando gli eventi avranno luogo, le persone vedranno che le mie parole sono vere. Avranno grande fede e cuori preparati. In questo momento, non avete bisogno di parole speciali. Lo scopo di parlare ora è quello di prepararvi ad avere fede in modo da credere alle mie parole future. In questo momento, la vostra vita continua come al solito e non sono necessarie mie parole speciali, che mi riservo per il tempo dell’oscurità.
Questi eventi hanno un calendario preciso, perché non vengono da Dio. Sono il risultato del male incorporato nella storia umana e nei cuori umani che possono liberamente scegliere. Se le persone scelgono la preghiera e la penitenza, gli effetti saranno minori e verranno posticipati. Se le persone scelgono obiettivi e peccati egoistici, gli effetti saranno maggiori e verranno prima. Gli eventi riflettono i peccati dell’umanità. Non sarà Dio a causarli.
Con queste piccoli locuzioni, ho preparato tutti i credenti. Una serie di eventi si verificheranno che cambieranno gran parte della vita umana. Raccontandoli prima del tempo, vi dò la fede in modo tale che, nel bel mezzo degli eventi, potrete credere alle mie parole quotidiane e possa guidarvi. Pace. Sempre la pace. Il Signore è vicino.
Commento: La Madonna riassume questi insegnamenti e spiega che Dio non causa il male.
14 dicembre, 2014
Maria
Vorrei immergere il mondo in eventi molto diversi. La storia non ha solo una strada, un sentiero che porta solo nelle tenebre. Questa era l’unica strada prima che Gesù venisse. Ora, un nuovo percorso sta davanti all’umanità.
Purtroppo, quel percorso è stato nascosto e ricoperto. Le persone hanno messo da parte la luce della fede. Essa giace abbandonata sul ciglio della strada. Esse sono state catturate da tutto ciò che è nuovo, tutte le promesse di un mondo costruito sulla scienza.
Io ho raccolto tutte queste luci abbandonate della fede. Esse non sono perse per sempre. Le ho salvate nel mio Cuore, in attesa del momento in cui le vicende delle tenebre frantumeranno le false illusioni che hanno catturato così tanti.
Quel momento arriverà. Le grandi illusioni che la scienza può produrre un paradiso sulla terra senza l’aiuto della fede saranno spezzate. Molti si sottometteranno completamente alla disperazione. Altri cercheranno la loro fiaccola della fede perduta. Essi la troveranno al sicuro custodita nel mio Cuore.
Perché non cercarla ora? Perché aspettare fino a quando i pericoli circonderanno la terra? Questo è ciò che vi spiegherò ora. O lettore, offro a te una nuova fiaccola della fede. La porrò rapidamente nel tuo cuore. Potrai custodirla e non potrai mai più abbandonarla. Aggrappati a questa luce e non potrà mai perderti. Ne avrai bisogno durante l’oscurità.
Commento: La Madonna ci invita ad un percorso diverso che può essere visto solo con la fiaccola della fede.
15 dicembre 2014
Maria
Voglio svelare ogni segreto nel mio Cuore. Solo in questo modo, il mondo potrà godere di una luce sufficiente per vincere il buio. Inizierò con tutto quello che Dio ha fatto per me.
Mi sono unita al Figlio di Dio, più che qualsiasi madre con ogni bambino. Questa unione viene dalla natura e dalla grazia. Sono unita per l’amore materno, il più grande amore che qualsiasi madre possa avere per un figlio. Sono anche unita a Gesù dalla mia Immacolata Concezione. Fin dal primo istante della mia esistenza, Gesù mi ha adombrato col suo Santo Spirito. Non un pollice, neppure la larghezza di un capello ci separava. Nessun’altra creatura è così intimamente unita a Gesù. Il Padre ha dato all’umanità di Gesù (che ha ricevuto da me) tutti i poteri divini. Gesù ha condiviso con me ogni donazione possibile. “Userò te come mio strumento”, ha detto Gesù.
Può il Padre fare questo? Può Egli portare una donna così vicino a sé attraverso l’umanità che lo Spirito ha formato in lei, da renderla il suo strumento per tutte le sue grazie che fa? Chi osa dire che Dio non può farlo, mentre allo stesso tempo mi ha permesso di essere una creatura, infinitamente al di sotto di Lui? Una volta che questo sarà compreso, potrò rivelare tutti i miei segreti.
Commento: La Madonna pone le basi per grandi rivelazioni interiori.
16 dicembre 2014
Maria
Ci sono due fuochi. Vedete le fiamme dell’inferno che portano l’umanità a guerre e distruzioni. Ancora nascosti sono i miei fuochi del cielo. Il fuoco deve venire combattuto con il fuoco, ma fino ad ora i fuochi del cielo bruciano solo nel mio Cuore. Come desidero riversare questi incendi su tutta la terra.
Questo fuoco celeste ha tre doni. Che cosa può fare questo fuoco celeste? L’amore è il suo dono più grande e sarà tanto necessario quando gli eventi cominceranno. In quei giorni, le persone devono amarsi l’un l’altra ed avere cura l’una per l’altra. Le persone sperimenteranno gigantesche perdite e avranno bisogno di un sostegno che nessun governo potrà fornire. Solo l’amore dagli altri farà fronte alle loro esigenze.
Questo fuoco dà anche la luce. Tanto sarà diverso. L’ex saggezza non sarà sufficiente. Saranno necessarie nuove luci, nuove direzioni e nuove iniziative che possono venire solo dal mio fuoco.
Infine, il mio fuoco proteggerà. Questo è il fatto più importante. Come Satana scatenerà questi eventi, uno per uno, le mura solite che proteggevano la società crolleranno. Satana sarà come un nemico che attacca una città in cui si può entrare facilmente. Io circonderò ogni persona che mi invoca con il mio fuoco di protezione. Anche se le mura crolleranno le terrò al sicuro, individualmente e collettivamente, in privato ed in particolare nel mentre si raduneranno.
Commento: La Madonna rivela i tre poteri speciali del suo fuoco.

Le Figaro intervista il card. Burke e titola: «Guerra segreta in Vaticano»



sabato 20 dicembre 2014

Le Figaro intervista il card. Burke e titola: «Guerra segreta in Vaticano»

Il diffuso quotidiano francese Le Figaro dedica l'ultimo numero della sua rivista settimanale a ciò che definisce : "Guerra segreta in Vaticano: Come Papa Francesco sconvolge la Chiesa".
Il tema generale, già accennato altrove, verte su un papa autoritario, sulle sue decisioni forti, e sulle persone non soddisfatte o semplicemente perplesse rispetto alle sue idee e procedure, che vengono quindi eliminate una ad una. 
Lo speciale comprende anche l'intervista rilasciata dal cardinale Burke a Jean-Marie Guénois, il Vaticanista del quotidiano.
Lo apprendo da Rorate caeli, dalla cui versione traduco, perché l'originale francese risulta disponibile solo per gli abbonati.
Aggiungo di seguito le uniche parole che risultano leggibili sotto il titolo, dal link, da Le Figaro:
Eletto Papa, Francesco ha molto rapidamente rotto con la cortese educazione [politesse] d'Europa e le sue vecchie abitudini. Si tratta di una «nonna sterile», ha sparato all'inizio di dicembre a Strasburgo, parlando del Vecchio Continente. Ha infranto tutto ciò che il pontificato conservava d'imperiale. Non più genuflessioni. Tanto meno il baciamano. Questo Papa, che innanzitutto si sente vescovo di Roma - la parola «papa» affiora poco sulle sue labbra - non ha forse rimproverato giorni fa la talare ad un prelato ricevuto per una riunione di lavoro? Abito sobrio e clergyman bastano.

Cardinale Burke: "Sono molto preoccupato."

Jean-Marie Guénois
Le Figaro Magazine
19 Dicembre 2014
Nominato da Benedetto XVI Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Dicastero della Curia Romana, il cardinale americano Raymond Burke è stato rimosso da questa carica da papa Francesco e nominato cappellano dell'Ordine di Malta. Un evento estremamente raro nella storia della Chiesa. Egli ha osato criticare pubblicamente il metodo seguito dal Papa durante il Sinodo sulla Famiglia.
Le Figaro Magazine - Può un cardinale essere in disaccordo con il Papa?
Cardinale Burke - È certamente possibile che un cardinale sia in disaccordo col Papa su questioni di procedura o su una linea pastorale. È invece impossibile che vi sia una divergenza su un tema di dottrina e disciplina della Chiesa. Ciò significa quindi che un Cardinale, in certe situazioni, ha il dovere di dire al papa ciò che pensa veramente. Ovviamente, deve sempre esprimersi in modo rispettoso, perché il papa rappresenta il ministero petrino. Ma se il papa ha intorno a sé dei cardinali, è proprio perché gli diano consigli.

Si è data troppa importanza alle divergenze riscontrate durante il Sinodo sulla Famiglia?
Ciò che è strano in questo dossier dei divorziati risposati è che coloro che hanno ricordato e sostenuto quello che la Chiesa latina ha sempre insegnato sono stati accusati di essere contro il Santo Padre, e di non essere in sintonia con la Chiesa... È incredibile! Detto questo, la Chiesa ha sempre conosciuto dispute teologiche e forti scontri in cui teologi e cardinali sono stati indotti a dare il loro parere. Se dunque ho pubblicato, insieme ad altri cardinali, uno studio su questo tema per esprimere la mia opinione, è nello spirito di fornire una vera discussione teologica allo scopo di raggiungere la verità.

È rimasto turbato da ciò che è avvenuto nel Sinodo?
Il Sinodo è stata un'esperienza difficile. C'era una linea, quella del cardinale Kasper, potremmo dire, con la quale si sono allineati coloro che avevano nelle loro mani la direzione del Sinodo. In realtà, il documento intermedio [Relatio post disceptationem] sembrava già scritto prima degli interventi dei Padri sinodali! E secondo una sola linea, a favore della posizione del cardinale Kasper... Inoltre è stata introdotta la questione omosessuale - che non ha alcuna relazione col tema del matrimonio - cercando in essa elementi positivi. Un altro punto molto preoccupante: il testo intermedio non ha fatto alcun riferimento alla Scrittura, né alla Tradizione della Chiesa, né all'insegnamento di Giovanni Paolo II sull'amore coniugale. È stato quindi molto sconcertante. Come pure il fatto che nella relazione finale sono stati mantenuti i paragrafi sull'omosessualità e sui divorziati risposati che non erano tuttavia stati adottati secondo la necessaria maggioranza dei vescovi.

Qual è la posta in gioco in quella che è diventata una controversia?
In un'epoca piena di confusione, come vediamo con la teoria del genere, abbiamo bisogno dell'insegnamento della Chiesa sul matrimonio. Eppure siamo spinti, al contrario, in direzione dell'ammissione dei divorziati risposati alla comunione. Senza menzionare l'ossessione sull'alleggerimento delle procedure di annullamento del vincolo coniugale. Tutto questo porterà, di fatto, ad una sorta di "divorzio cattolico", e all'indebolimento della indissolubilità del matrimonio, il cui principio è ciò nonostante riaffermato. Tuttavia, la Chiesa deve difendere il matrimonio, e non indebolirlo. L'indissolubilità del matrimonio non è una penitenza, né una sofferenza. Si tratta di una grande bellezza per chi la vive, è una fonte di gioia. Sono quindi molto preoccupato, e invito tutti i cattolici, laici, sacerdoti e vescovi, di impegnarsi, da oggi fino alla prossima Assemblea sinodale, [Dicevamo: Se non ora, quando?] al fine di evidenziare la verità sul matrimonio.

- Intervista concessa a Roma a Jean-Marie Guénois

[Le Figaro Magazine, 19 Dicembre 2014, p. 46. - ​Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio byRorate caeli]  

sexta-feira, 19 de dezembro de 2014

VENERÁVEL PIO XII MEDIATOR DEI SOBRE A SAGRADA LITURGIA .Encyclique MEDIATOR DEI de Sa Sainteté le Pape PIE XII SUR LA SAINTE LITURGIE . Venerable Pío XII : el Sacramento del Orden distingue a los Sacerdotes de todos los demás cristianos no consagrados.MEDIATOR DEI ENCYCLICAL OF THE VENERABLE POPE PIUS XII ON THE SACRED LITURGY . PIO PP. XII SERVO DEI SERVI DI DIO LETTERA ENCICLICA MEDIATOR DEI

VENERÁVEL PIO XII MEDIATOR DEI SOBRE A SAGRADA LITURGIA .Encyclique MEDIATOR DEI de Sa Sainteté le Pape PIE XII SUR LA SAINTE LITURGIE . Venerable Pío XII : el Sacramento del Orden distingue a los Sacerdotes de todos los demás cristianos no consagrados.MEDIATOR DEI ENCYCLICAL OF THE VENERABLE POPE PIUS XII ON THE SACRED LITURGY . PIO PP. XII SERVO DEI SERVI DI DIO LETTERA ENCICLICA MEDIATOR DEI

 

 

O sacerdócio externo e visível de Jesus Cristo se transmite na Igreja não de modo universal, genérico e indeterminado, mas é conferido a indivíduos eleitos, com a geração espiritual da ordem, um dos sete sacramentos, o qual não somente confere uma graça particular, própria deste estado e deste ofício, mas ainda um carácter indelével que configura os ministros sagrados a Jesus Cristo sacerdote, demonstrando-os capazes de cumprir aqueles actos legítimos de religião com os quais os homens são santificados e Deus é glorificado, segundo as exigências da economia sobrenatural.



CARTA ENCÍCLICA DO PAPA PIO XII

MEDIATOR DEI

SOBRE A SAGRADA LITURGIA



Aos veneráveis irmãos Patriarcas, Primazes,
Arcebispos, Bispos e aos outros Ordinários locais
em paz e comunhão com a Sé Apostólica


III. A liturgia é regulada pela hierarquia eclesiástica

35. Para melhor compreender, ainda, a sagrada liturgia é necessário considerar outro seu carácter importante.

A Igreja é uma sociedade; exige, por isso, uma autoridade e hierarquia próprias. Se todos os membros do corpo místico participam dos mesmos bens e tendem aos mesmos uns, nem todos gozam do mesmo poder e são habilitados a cumprir as mesmas acções. O divino Redentor estabeleceu, com efeito, o seu reino sob fundamentos da ordem sagrada, que é reflexo da hierarquia celeste. (36). Somente aos apóstolos e àqueles que, depois deles, receberam dos seus sucessores a imposição das mãos, é conferido o poder sacerdotal em virtude do qual, como representam diante do povo que lhes foi confiado a pessoa de Jesus Cristo, assim representam o povo diante de Deus. Esse sacerdócio não vem transmitido nem por herança, nem por descendência carnal, nem resulta da emanação da comunidade cristã ou de delegação popular. Antes de representar o povo, perante Deus, o sacerdote representa o divino Redentor, e porque Jesus Cristo é a cabeça daquele corpo do qual os cristãos são membros, ele representa Deus junto do povo. O poder que lhe foi conferido não tem, pois, nada de humano em sua natureza; é sobrenatural e vem de Deus: "assim como o Pai me enviou, assim eu vos envio:..' ;(40) "quem vos ouve, a mim ouve..."; (41) "percorrendo todo o mundo, pregai o evangelho a toda criatura; quem crer e for batizado, será salvo".(42)

37. Por isso o sacerdócio externo e visível de Jesus Cristo se transmite na Igreja não de modo universal, genérico e indeterminado, mas é conferido a indivíduos eleitos, com a geração espiritual da ordem, um dos sete sacramentos, o qual não somente confere uma graça particular, própria deste estado e deste ofício, mas ainda um carácter indelével que configura os ministros sagrados a Jesus Cristo sacerdote, demonstrando-os capazes de cumprir aqueles actos legítimos de religião com os quais os homens são santificados e Deus é glorificado, segundo as exigências da economia sobrenatural.

38. Com efeito, como o lavacro do batismo distingue os cristãos e os separa dos outros que não foram lavados na água purificadora e não são membros de Cristo, assim o sacramento da ordem distingue os sacerdotes de todos os outros cristãos não consagrados, porque somente eles, por vocação sobrenatural, foram introduzidos no augusto ministério que os destina aos sagrados altares e os constituem instrumentos divinos por meio dos quais se participa da vida sobrenatural com o corpo místico de Jesus Cristo. Além disso, como já dissemos, somente estes são marcados com caráter indelével que os configura ao sacerdócio de Cristo e somente as suas mãos são consagradas "para que seja abençoado tudo o que abençoam e tudo o que consagram seja consagrado e santificado em nome de nosso Senhor Jesus Cristo".(43) Aos sacerdotes, pois, deve recorrer quem quer que deseje viver em Cristo, a fim de receber deles o conforto, o alimento da vida espiritual, o remédio salutar que o curará e o fortificará para que possa felizmente ressurgir da perdição e do abismo dos vícios; deles, enfim, receberá a bênção que consagra a família e por eles o último suspiro da vida mortal será dirigido ao ingresso na beatitude eterna.

39. Já que a sagrada liturgia é exercida sobretudo pelos sacerdotes em nome da Igreja, a sua organização, o seu regulamento e a sua forma não podem depender senão da autoridade da Igreja. Esta é não somente uma conseqüência da natureza mesma do culto cristão, mas é ainda confirmada pelo testemunho da história.

40. Esse direito inconcusso da hierarquia eclesiástica é provado ainda pelo fato de ter a sagrada liturgia estreita ligação com aqueles princípios doutrinários que a Igreja propõe como fazendo parte de verdades certíssimas, e por isso deve conformar-se aos ditames da fé católica proclamados pela autoridade do supremo magistério para proteger a integridade da religião revelada por Deus.

41. A esse propósito, veneráveis irmãos, fazemos questão de pôr em sua justa luz uma coisa que pensamos não ignorais, isto é, o erro daqueles que pretenderam que a sagrada liturgia fosse como uma experimentação do dogma, de modo que, se uma destas verdades tivesse, através dos ritos da sagrada liturgia, trazido frutos de piedade e de santidade, a Igreja deveria aprová-la, e repudiá-la em caso contrário. Donde o princípio: "a lei da oração é lei da fé".

42. Não é, porém, assim que ensina e manda a Igreja. O culto que ela rende a Deus é, como de modo breve e claro diz santo Agostinho, uma contínua profissão de fé católica, e um exercício da esperança e da caridade: "a Deus se deve honrar com a fé, a esperança e a caridade".(44) Na sagrada liturgia fazemos explícita profissão de fé não somente com a celebração dos divinos mistérios, com o cumprimento do sacrifício e a administração dos sacramentos, mas ainda recitando e cantando o Símbolo da fé, que é como o distintivo e a téssera dos cristãos, com a leitura de outros documentos e das sagradas letras escritas por inspiração do Espírito Santo. Toda a liturgia tem, pois, um conteúdo de fé católica enquanto atesta publicamente a fé da Igreja.

43. Por esse motivo, sempre que se tratou de definir um dogma, os sumos pontífices e os concílios, abeberando-se das chamadas "fontes teológicas", não raramente tiraram argumentos também dessa sagrada disciplina, como fez, por exemplo, o nosso predecessor de imortal memória Pio IX quando definiu a imaculada conceição de Maria virgem. Do mesmo modo, a Igreja e os santos padres, quando se discutia uma verdade controversa ou posta em dúvida, não deixaram de pedir luz também aos ritos veneráveis transmitidos pela antiguidade. Assim se tornou conhecida e venerada a sentença: "A lei da oração estabeleça a lei da fé".(45) A liturgia, portanto, não determina nem constitui em sentido absoluto e por virtude própria a fé católica, mas antes, sendo ainda uma profissão da verdade celeste, profissão dependente do supremo magistério da Igreja, pode fornecer argumentos e testemunhos de não pouco valor para esclarecer um ponto particular da doutrina cristã. Se queremos distinguir e determinar, de modo geral e absoluto, as relações que intercorrem entre fé e liturgia, podemos afirmar com razão que "a lei da fé deve estabelecer a lei da oração". O mesmo deve dizer-se ainda quando se trata das outras virtudes teológicas: "na... fé, na esperança e na caridade oramos sempre com desejo contínuo"(46).

Venérable Pie XII : le sacrement de l’ordre range les prêtres à part des autres fidèles du Christ qui n’ont point reçu ce don, car eux seuls, répondant à l’appel d’une sorte d’instinct surnaturel, ont accédé à l’auguste ministère qui les consacre au service des autels et fait d’eux les divins instruments par lesquels la vie céleste et surnaturelle est communiquée au Corps mystique de Jésus-Christ. Et, en outre, comme Nous l’avons dit plus haut, eux seuls sont marqués du caractère indélébile qui les fait " conformes " au Christ Prêtre ; d’eux seuls les mains ont été consacrées, " afin que tout ce qu’ils béniraient soit béni, et tout ce qu’ils consacreraient soit consacré et sanctifié au nom de Notre-Seigneur Jésus-Christ " .


Encyclique MEDIATOR DEI


de Sa Sainteté le Pape PIE XII

SUR LA SAINTE LITURGIE

III. LA LITURGIE EST RÉGLÉE PAR LA HIÉRARCHIE ECCLÉSIASTIQUE

La nature de l’Église exige une hiérarchie…

Pour mieux comprendre ce qu’est la sainte liturgie, il faut encore considérer un autre de ses caractères, qui n’est pas de moindre importance.

L’Église est une société et, comme telle, elle requiert une autorité et une hiérarchie propres. Si tous les membres du Corps mystique participent aux mêmes biens et tendent aux mêmes fins, tous ne jouissent pas pourtant du même pouvoir ni ne sont habilités pour accomplir les mêmes actes. Le divin Rédempteur, en effet, a voulu constituer son royaume et l’appuyer sur des fondements stables selon l’ordre sacré, qui est une sorte d’image de la hiérarchie céleste.

Aux seuls apôtres et à ceux qui, après eux, ont reçu de leurs successeurs l’imposition des mains, a été conféré le pouvoir sacerdotal, en vertu duquel ils représentent leur peuple devant Dieu de la même manière qu’ils représentent devant leur peuple la personne de Jésus-Christ. Ce sacerdoce ne leur est pas transmis par hérédité ni par descendance humaine ; il n’émane pas non plus de la communauté chrétienne et il n’est pas une délégation du peuple. Avant de représenter le peuple auprès de Dieu, le prêtre est l’envoyé du divin Rédempteur, et parce que Jésus-Christ est la Tête de ce Corps dont les chrétiens sont les membres, il représente Dieu auprès du peuple dont il a la charge. Le pouvoir qui lui est confié n’a donc, de sa nature, rien d’humain ; il est surnaturel et il vient de Dieu : " Comme mon Père m’a envoyé, moi aussi je vous envoie… (Jn, XX, 21) ; celui qui vous écoute m’écoute… (Lc X, 16) ; allez dans le monde entier et prêchez l’Évangile à toute créature : celui qui croira et sera baptisé sera sauvé " (Mc XVI, 15-16).

… et donc un sacerdoce extérieur, visible…

C’est pourquoi le sacerdoce extérieur et visible de Jésus-Christ ne se transmet pas dans l’Église d’une manière universelle, générale ou indéterminée : il est conféré à des hommes choisis et constitue une sorte de génération spirituelle que réalise l’un des sept sacrements, l’ordre ; celui-ci ne donne pas seulement une grâce particulière propre à cet état et à cette fonction, mais encore un " caractère " indélébile, qui configure les ministres sacrés à Jésus-Christ Prêtre et qui les rend aptes à exercer légitimement les actes de religion ordonnés à la sanctification des hommes et à la glorification de Dieu, suivant les exigences de l’économie surnaturelle.

… consacré par le sacrement de l’ordre

En effet, de même que le bain baptismal distingue tous les chrétiens et les sépare de ceux que l’eau sainte n’a point purifiés et qui ne sont point membres du Christ, de même le sacrement de l’ordre range les prêtres à part des autres fidèles du Christ qui n’ont point reçu ce don, car eux seuls, répondant à l’appel d’une sorte d’instinct surnaturel, ont accédé à l’auguste ministère qui les consacre au service des autels et fait d’eux les divins instruments par lesquels la vie céleste et surnaturelle est communiquée au Corps mystique de Jésus-Christ. Et, en outre, comme Nous l’avons dit plus haut, eux seuls sont marqués du caractère indélébile qui les fait " conformes " au Christ Prêtre ; d’eux seuls les mains ont été consacrées, " afin que tout ce qu’ils béniraient soit béni, et tout ce qu’ils consacreraient soit consacré et sanctifié au nom de Notre-Seigneur Jésus-Christ " (Pontif. Rom., De ordinatione presbyteri, in manuum unctione.). Qu’à eux donc recourent tous ceux qui veulent vivre dans le Christ, car c’est d’eux qu’ils recevront le réconfort et l’aliment de la vie spirituelle ; d’eux ils recevront le remède du salut, grâce auquel, guéris et fortifiés, ils pourront échapper au désastre où mènent les vices ; par eux, enfin, leur vie commune familiale sera bénie et consacrée, et leur dernier souffle en cette vie mortelle deviendra l’entrée dans la béatitude éternelle.

La liturgie dépend de l’autorité ecclésiastique
a. Par sa nature même

Puisque la liturgie sacrée est accomplie au premier chef par les prêtres au nom de l’Église, son ordonnancement, sa réglementation et sa forme ne peuvent pas ne pas dépendre de l’autorité de l’Église. Ce principe, qui découle de la nature même du culte chrétien, est confirmé par les documents de l’histoire.

b. Par ses relations étroites avec le dogme

Ce droit indiscutable de la hiérarchie ecclésiastique est corroboré encore par le fait que la liturgie sacrée est en connexion intime avec les principes doctrinaux qui sont enseignés par l’Église comme points de vérité certaine, et par le fait qu’elle doit être mise en conformité avec les préceptes de la foi catholique édictés par le magistère suprême pour assurer l’intégrité de la religion révélée de Dieu.

A ce sujet, Nous avons jugé devoir mettre en exacte lumière ceci, que vous n’ignorez sans doute point, Vénérables Frères : à savoir, l’erreur de ceux qui ont considéré la liturgie comme une sorte d’expérience des vérités à retenir comme de foi ; de façon que si une doctrine avait produit, par le moyen des rites liturgiques, des fruits de piété et de sanctification, l’Église l’approuverait, et qu’elle la réprouverait dans le cas contraire. D’où proviendrait l’axiome : Lex orandi, lex credendi ; " la règle de la prière est la règle de la croyance ".

Mais ce n’est point cela qu’enseigne, ce n’est point cela que prescrit l’Église. Le culte qui est rendu par elle au Dieu très saint est, comme le dit de façon expressive saint Augustin, une profession continue de foi catholique et un exercice d’espérance et de charité : Fide, specaritate colendumDeum, affirme-t-il. (Enchiridion. cap. 3.) Dans la liturgie sacrée, nous professons la foi catholique expressément et ouvertement, non seulement par la célébration des mystères, l’accomplissement du sacrifice, l’administration des sacrements, mais aussi en récitant ou chantant le " Symbole " de la foi, qui est comme la marque distinctive des chrétiens, et de même en lisant les autres textes, et surtout les Saintes Écritures inspirées par l’Esprit-Saint. Toute la liturgie donc contient la foi catholique, en tant qu’elle atteste publiquement la foi de l’Église.

C’est pourquoi, chaque fois qu’il s’est agi de définir une vérité divinement révélée, les souverains pontifes et les conciles, lorsqu’ils puisaient aux " sources théologiques ", tirèrent maint argument de cette discipline sacrée ; tel, par exemple, Notre prédécesseur d’immortelle mémoire Pie IX, lorsqu’il décréta l’Immaculée Conception de la Vierge Marie. Et de même l’Église et les saints Pères, lorsqu’ils discutaient de quelque vérité douteuse et controversée, ne négligeaient pas de demander des éclaircissements aux vénérables rites transmis depuis l’antiquité, de là vient l’axiome connu et respectable : Legem credendi lex statuat supplicandi, " que la règle de la prière fixe la règle de la croyance " (De gratia Dei " Indiculus "). Ainsi, la sainte liturgie ne désigne et n’établit point la foi catholique absolument et par sa propre autorité, mais plutôt, étant une profession des vérités célestes soumises au suprême magistère de l’Église, elle peut fournir des arguments et des témoignages de grande valeur pour décider d’un point particulier de la doctrine chrétienne. Que si l’on veut discerner et déterminer d’une façon absolue et générale les rapports entre la foi et la liturgie, on peut dire à juste titre : Lex credendi legem statuat supplicandi, " que la règle de la croyance fixe la règle de la prière ". Et il faut parler de même quand il s’agit des autres vertus théologales : In… fidespecaritate continuato desiderio semper oramus, " nous, prions toujours et avec une ardeur continue, dans la foi, l’espérance et la charité " (S. Augustin, Epist. 130, adProbam, 18.).


Venerable Pío XII : el Sacramento del Orden distingue a los Sacerdotes de todos los demás cristianos no consagrados, porque sólo ellos, por vocación sobrenatural, han sido introducidos al augusto ministerio que los destina a los sagrados altares, y los constituye en instrumentos divinos, por medio de los cuales se participa en la vida sobrenatural con el Cuerpo místico de Jesucristo. Además, como ya hemos dicho, sólo ellos están investidos del carácter indeleble que los configura al Sacerdocio de Cristo, y sólo sus manos son consagradas «para que sea bendito todo lo que bendigan, y todo lo que consagren sea consagrado y santificado en el nombre de nuestro Señor Jesucristo» .

 
"Mediator Dei"
Sobre la Sagrada Liturgia
20 de noviembre de 1947

C) NO HAY REPUGNANCIA
50. Por esto en la vida espiritual no puede haber ninguna oposición o repugnancia entre la acción divina, que infunde la gracia en las almas, para continuar nuestra Redención, y la colaboración activa del hombre, que no debe hacer infructuoso el don de Dios; entre la eficacia del rito externo de los Sacramentos, que proviene del valor intrínseco de los mismos («ex opere operato ») y el mérito del que los administra o recibe («ex opere operantis»); entre las oraciones privadas y las plegarias públicas; entre la ética y la contemplación de las verdades sobrenaturales; entre la vida ascética y la piedad litúrgica; entre el poder de jurisdicción y de legítimo magisterio y la potestad eminentemente sacerdotal que se ejercita en el mismo ministerio sagrado.

51. Por graves motivos la Iglesia prescribe a los ministros de los altares y a los religiosos que en los tiempos señalados atiendan a piadosa meditación, al diligente examen y enmienda de la conciencia y a los demás ejercicios espirituales, puesto que están destinados de manera particular a cumplir las funciones litúrgicas del sacrificio y de la alabanza divina.

52. Sin duda, la plegaria litúrgica, siendo como es oración pública de la Esposa Santa de Jesucristo, tiene mayor dignidad que las oraciones privadas; pero esta superioridad no quiere decir que entre los dos géneros de oración haya ningún contraste u oposición. Pues estando animadas de un mismo espíritu, las dos se funden y armonizan, según aquello: «porque Cristo lo es todo en todos» (Colos. 3, 11) y tienden al mismo fin: a formar a Cristo en nosotros.
III. La Liturgia es regulada por la Jerarquía
A) La doctrina

53. Para comprender mejor la Sagrada Liturgia es necesario considerar otro de sus caracteres, no de menor importancia.
La Iglesia es una sociedad y exige por esto una autoridad y jerarquía propias. Si bien todos los miembros del Cuerpo místico participan de los mismos bienes y tienden a los mismos fines, no todos gozan del mismo poder ni están capacitados para realizar las mismas acciones.

B) LOS ARGUMENTOS
1) PRIMER ARGUMENTO: El Sacramento del Orden.
54. En efecto, el Divino Redentor ha establecido su Reino sobre los fundamentos del Orden sagrado, que es un reflejo de la Jerarquía celestial.
Sólo a los Apóstoles y a aquellos que, después de ellos, han recibido de sus sucesores la imposición de las manos, les está conferida la potestad sacerdotal, en virtud de la cual, al mismo tiempo que representan a Cristo ante el pueblo que les ha sido confiado, representan también al pueblo ante Dios.

55. Este Sacerdocio no es transmitido ni por herencia ni por descendencia carnal, ni resulta por emanación de la comunidad cristiana o por diputación popular. Antes de representar al pueblo cerca de Dios, el Sacerdote representa al Divino Redentor, y como Jesucristo es la Cabeza de aquel cuerpo del que los cristianos son miembros, representa también a Dios cerca de su pueblo. La potestad que le ha sido conferida no tiene, por tanto, nada de humano en su naturaleza; es sobrenatural y viene de Dios: «Como me envió mi Padre, así os envío Yo...» (Juan, 20, 21). «El que a vosotros oye, a Mí me oye...» (Luc. 10, 16). «Id por todo el mundo y predicad el Evangelio a toda criatura. El que creyere y fuere bautizado, se salvará» (Marc. 16, 15-16).

56. Por esto el Sacerdocio externo y visible de Jesucristo se transmite a la Iglesia no de modo genérico, universal e indeterminado, sino que es conferido a individuos elegidos con la generación espiritual del Orden, uno de los siete Sacramentos, que no sólo confiere una gracia particular, propia de este estado y de este oficio, sino también un carácter indeleble que configura a los sagrados ministros a Jesucristo Sacerdote, demostrando que son aptos para realizar aquellos legítimos actos de religión, con los que los hombres se santifican y Dios es glorificado según las exigencias de la economía sobrenatural.

57. En efecto, así como el Bautismo distingue a los cristianos y los separa de aquellos que no han sido lavados en el agua purificadora y no son miembros de Cristo, así el Sacramento del Orden distingue a los Sacerdotes de todos los demás cristianos no consagrados, porque sólo ellos, por vocación sobrenatural, han sido introducidos al augusto ministerio que los destina a los sagrados altares, y los constituye en instrumentos divinos, por medio de los cuales se participa en la vida sobrenatural con el Cuerpo místico de Jesucristo. Además, como ya hemos dicho, sólo ellos están investidos del carácter indeleble que los configura al Sacerdocio de Cristo, y sólo sus manos son consagradas «para que sea bendito todo lo que bendigan, y todo lo que consagren sea consagrado y santificado en el nombre de nuestro Señor Jesucristo» (1).

58. A los Sacerdotes, pues, deben recurrir todos los que quieran vivir en Cristo, para que de ellos reciban el consuelo y el alimento de la vida espiritual, la medicina saludable que los curará y los revigorizará para que puedan felizmente resurgir de la perdición y de la ruina de los vicios; de ellos finalmente recibirán la bendición que consagra a la familia, y por ellos el último suspiro de la vida mortal será dirigido al ingreso en la eterna beatitud.

59. Por tanto, puesto que la Sagrada Liturgia es ejercida sobre todo por los Sacerdotes en nombre de la Iglesia, su organización, su regulación y su forma no pueden depender más que de la autoridad de la Iglesia.

2) SEGUNDO ARGUMENTO: La Historia.

60. Esto es no sólo una consecuencia de la naturaleza misma del culto cristiano, sino que está también confirmado por el testimonio de la Historia.
3) TERCER ARGUMENTO: El Dogma.
a) Estrechas relaciones.

61. Este indiscutible derecho de la Jerarquía Eclesiástica es demostrado también por el hecho de que la Sagrada Liturgia tiene estrechas relaciones con aquellos principios doctrinales que la Iglesia propone como formando parte de verdades certísimas, y por consiguiente debe conformarse a los dictámenes de la Fe católica, proclamados por la autoridad del Supremo Magisterio para tutelar la integridad de la Religión revelada por Dios.

b) Un error y la verdad.
62. A este propósito, Venerables Hermanos, queremos plantear en sus justos términos algo que creemos no os será desconocido: el error de aquellos que han pretendido que la Sagrada Liturgia era sólo un experimento del Dogma, en cuanto que si una de sus verdades producía los frutos de piedad y de santidad, a través de los ritos de la Sagrada Liturgia, la Iglesia debería aprobarla, y en caso contrario, reprobarla. De donde aquel principio: La ley de la Oración, es la ley de la Fe.

63. No es, sin embargo, esto lo que enseña y lo que manda la Iglesia. El culto que ésta rinde a Dios es, como breve y claramente dice San Agustín, una continua profesión de Fe católica y un ejercicio de la esperanza y de la caridad: «A Dios se le debe honrar con la fe, la esperanza y la caridad» (2). En la Sagrada Liturgia hacemos explícita profesión de fe, no sólo con la celebración de los divinos misterios, con la consumación del Sacrificio y la administración de los Sacramentos, sino también recitando y cantando el Símbolo de la Fe, que es como el distintivo de los cristianos; con la lectura de los otros documentos y de las Sagradas Letras escritas bajo la inspiración del Espíritu Santo. Toda la Liturgia tiene, pues, un contenido de fe católica, en cuanto atestigua públicamente la fe de la Iglesia.

64. Por este motivo, siempre que se ha tratado de definir un dogma, los Sumos Pontífices y los Concilios, al documentarse en las llamadas fuentes teológicas, no pocas veces han extraído también argumentos de esta Sagrada Disciplina, como hizo, por ejemplo, Nuestro Predecesor de inmortal memoria Pío IX, cuando definió la Inmaculada Concepción de la Virgen María. De la misma forma, la Iglesia y los Santos Padres, cuando se discutía de una verdad controvertida o puesta en duda, no han dejado de recurrir también a los ritos venerables transmitidos desde la antigüedad. Así nació la conocida y veneranda sentencia: «Que la ley de la Oración establezca la ley de la Fe» ("Lex orandi, lex credendi") (3).

65. La Liturgia, pues, no determina ni constituye en un sentido absoluto y por virtud propia la fe católica; pero siendo también una profesión de las verdaderas celestiales, profesión sometida al supremo Magisterio de la Iglesia, puede proporcionar argumentos y testimonios de no escaso valor, para aclarar un punto particular de la doctrina cristiana. De aquí que ti queremos distinguir y determinar de manera absoluta y general las relaciones que existen entre la fe y la Liturgia, podemos afirmar con razón: «La Ley de la Fe, debe establecer la ley de la Oración». Lo mismo debe decirse también cuando se trata de las otras virtudes teologales: «En la fe, en la esperanza y en la caridad oramos siempre en continuo deseo» (4).

MEDIATOR DEI ENCYCLICAL OF THE VENERABLE POPE PIUS XII ON THE SACRED LITURGY : Considering their special designation to perform the liturgical functions of the holy sacrifice and divine office, the Church has serious reason for prescribing that the ministers she assigns to the service of the sanctuary and members of religious institutes betake themselves at stated Times New Roman to mental prayer, to examination of conscience, and to various other spiritual exercises

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MEDIATOR DEI
ENCYCLICAL OF POPE PIUS XII
ON THE SACRED LITURGY
TO THE VENERABLE BRETHREN, THE PATRIARCHS, PRIMATES,
ARCHBISHOPS, BISHIOPS, AND OTHER ORDINARIES
IN PEACE AND COMMUNION WITH THE APOSTOLIC SEE


36. In the spiritual life, consequently, there can be no opposition between the action of God, who pours forth His grace into men's hearts so that the work of the redemption may always abide, and the tireless collaboration of man, who must not render vain the gift of God.[36] No more can the efficacy of the external administration of the sacraments, which comes from the rite itself (ex opere operato), be opposed to the meritorious action of their ministers of recipients, which we call the agent's action (opus operantis). Similarly, no conflict exists between public prayer and prayers in private, between morality and contemplation, between the ascetical life and devotion to the liturgy. Finally, there is no opposition between the jurisdiction and teaching office of the ecclesiastical hierarchy, and the specifically priestly power exercised in the sacred ministry.

37. Considering their special designation to perform the liturgical functions of the holy sacrifice and divine office, the Church has serious reason for prescribing that the ministers she assigns to the service of the sanctuary and members of religious institutes betake themselves at stated Times New Roman to mental prayer, to examination of conscience, and to various other spiritual exercises.[37] Unquestionably, liturgical prayer, being the public supplication of the illustrious Spouse of Jesus Christ, is superior in excellence to private prayers. But this superior worth does not at all imply contrast or incompatibility between these two kinds of prayer. For both merge harmoniously in the single spirit which animates them, "Christ is all and in all."[38] Both tend to the same objective: until Christ be formed in us.[39]

38. For a better and more accurate understanding of the sacred liturgy another of its characteristic features, no less important, needs to be considered.

39. The Church is a society, and as such requires an authority and hierarchy of her own. Though it is true that all the members of the Mystical Body partake of the same blessings and pursue the same objective, they do not all enjoy the same powers, nor are they all qualified to perform the same acts. The divine Redeemer has willed, as a matter of fact, that His Kingdom should be built and solidly supported, as it were, on a holy order, which resembles in some sort the heavenly hierarchy.

40. Only to the apostles, and thenceforth to those on whom their successors have imposed hands, is granted the power of the priesthood, in virtue of which they represent the person of Jesus Christ before their people, acting at the same time as representatives of their people before God. This priesthood is not transmitted by heredity or human descent. It does not emanate from the Christian community. It is not a delegation from the people. Prior to acting as representative of the community before the throne of God, the priest is the ambassador of the divine Redeemer. He is God's vice-gerent in the midst of his flock precisely because Jesus Christ is Head of that body of which Christians are the members. The power entrusted to him, therefore, bears no natural resemblance to anything human. It is entirely supernatural. It comes from God. "As the Father hath sent me, I also send you [40]. . . he that heareth you heareth me [41]. . . go ye into the whole world and preach the gospel to every creature; he that believeth and is baptized shall be saved."[42]

41. That is why the visible, external priesthood of Jesus Christ is not handed down indiscriminately to all members of the Church in general, but is conferred on designated men, through what may be called the spiritual generation of holy orders.

42. This latter, one of the seven sacraments, not only imparts the grace appropriate to the clerical function and state of life, but imparts an indelible "character" besides, indicating the sacred ministers' conformity to Jesus Christ the Priest and qualifying them to perform those official acts of religion by which men are sanctified and God is duly glorified in keeping with the divine laws and regulations.

PIO PP. XII SERVO DEI SERVI DI DIO LETTERA ENCICLICA MEDIATOR DEI : Perciò il solo Sommo Pontefice ha il diritto di riconoscere e stabilire qualsiasi prassi di culto, di introdurre e approvare nuovi riti e di mutare quelli che giudica doversi mutare; i Vescovi, poi, hanno il diritto e il dovere di vigilare diligentemente perché le prescrizioni dei sacri canoni relative al culto divino siano puntualmente osservate. Non è possibile lasciare all'arbitrio dei privati, siano pure essi membri del Clero, le cose sante e venerande che riguardano la vita religiosa della comunità cristiana, l'esercizio del sacerdozio di Gesù Cristo e il culto divino, l'onore che si deve alla SS. Trinità, al Verbo Incarnato, alla sua augusta Madre c agli altri Santi, e la salvezza degli uomini; per lo stesso motivo a nessuno è permesso di regolare in questo campo azioni esterne che hanno un intimo nesso con la disciplina ecclesiastica, con l'ordine, l’unità e la concordia del Corpo Mistico, e non di rado con la stessa integrità della fede cattolica.

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Offertory Prepared for E F Mass

 
  
PIO PP. XII
SERVO DEI SERVI DI DIO

LETTERA ENCICLICA

MEDIATOR DEI

AI VENERABILI FRATELLI PATRIARCHI
PRIMATI ARCIVESCOVI VESCOVI
E AGLI ALTRI ORDINARI
AVENTI CON L’APOSTOLICA SEDE
PACE E COMUNIONE

«SULLA SACRA LITURGIA»
Progresso e sviluppo della Liturgia

La Gerarchia Ecclesiastica ha sempre usato di questo suo diritto in materia liturgica allestendo e ordinando il culto divino e arricchendolo di sempre nuovo splendore e decoro a gloria di Dio e per il vantaggio dei fedeli. Non dubitò, inoltre - salva la sostanza del Sacrificio Eucaristico e dei Sacramenti - mutare ciò che non riteneva adatto, aggiungere ciò che meglio sembrava contribuire all'onore di Gesù Cristo e della Trinità augusta alla istruzione e a stimolo salutare del popolo cristiano.

La sacra Liturgia, difatti, consta di elementi umani e di elementi divini: questi, essendo stati istituiti dal Divin Redentore, non possono, evidentemente, esser mutati dagli uomini; quelli, invece, possono subire varie modifiche, approvate dalla sacra Gerarchia assistita dallo Spirito Santo, secondo le esigenze dei tempi, delle cose e delle anime. Da qui nasce la stupenda varietà dei riti orientali ed occidentali; da qui lo sviluppo progressivo di particolari consuetudini religiose e pratiche di pietà inizialmente appena accennate; di qui viene che talvolta sono richiamate nell'uso e rinnovate pie istituzioni obliterate dal tempo. Tutto ciò testimonia la vita della intemerata Sposa di Gesù Cristo durante tanti secoli; esprime il linguaggio da essa usato per manifestare al suo Sposo divino la fede e l'amore inesausto suo e delle genti ad essa affidate; dimostra la sua sapiente pedagogia per stimolare e incrementare nei credenti il «senso di Cristo».

Non poche, in verità, sono le cause per le quali si spiega e si evolve il progresso della sacra Liturgia durante la lunga e gloriosa storia della Chiesa. Così, per esempio, una più certa ed ampia formulazione della dottrina cattolica sulla incarnazione del Verbo di Dio, sul Sacramento e sul Sacrificio Eucaristico, sulla Vergine Maria Madre di Dio, ha contribuito all'adozione di nuovi riti per mezzo dei quali la luce più splendidamente brillata nella dichiarazione del magistero ecclesiastico, si rifletteva meglio e più chiaramente nelle azioni liturgiche, per giungere con maggiore facilità alla mente e al cuore del popolo cristiano.

L'ulteriore sviluppo della disciplina ecclesiastica nell'amministrazione dei Sacramenti, per esempio del Sacramento della Penitenza, l'istituzione e poi la scomparsa del catecumenato, la Comunione Eucaristica sotto una sola specie nella Chiesa Latina, ha contribuito non poco alla modificazione degli antichi riti ed alla graduale adozione di nuovi e più confacenti alle mutate disposizioni disciplinari.

A questa evoluzione e a questi mutamenti contribuirono notevolmente le iniziative e le pratiche pie non strettamente connesse con la sacra Liturgia, nate nelle epoche successive per mirabile disposizione di Dio e così diffuse nel popolo: come, per esempio, il culto più esteso e più fervido della divina Eucaristia, della passione acerbissima del nostro Redentore, del sacratissimo Cuore di Gesù, della Vergine Madre di Dio e del suo purissimo Sposo.

Tra le circostanze esteriori ebbero la loro parte i pubblici pellegrinaggi di devozione ai sepolcri dei martiri, l'osservanza di particolari digiuni istituiti allo stesso fine, le processioni stazionali di penitenza che si celebravano in questa alma Città e alle quali non di rado interveniva anche il Sommo Pontefice.

È pure facilmente comprensibile come il progresso delle belle arti, in special modo dell'architettura, della pittura e della musica, abbiano influito non poco sul determinarsi e il vario conformarsi degli elementi esteriori della sacra Liturgia.

La sola autorità competente

Del medesimo suo diritto in materia liturgica si è servita la Chiesa per tutelare la santità del culto contro gli abusi temerariamente introdotti dai privati e dalle chiese particolari. Così accadde che, moltiplicandosi usi e consuetudini di questo genere durante il secolo XVI, e mettendo le iniziative private in pericolo l'integrità della fede e della pietà con grande vantaggio degli eretici e a propaganda del loro errore, il Nostro Predecessore di immortale memoria Sisto V, per difendere i legittimi riti della Chiesa e impedire le infiltrazioni spurie, istituì nel 1588 la Congregazione dei riti, organo cui tuttora compete di ordinare e prescrivere con vigile cura tutto ciò che riguarda la sacra Liturgia.

Perciò il solo Sommo Pontefice ha il diritto di riconoscere e stabilire qualsiasi prassi di culto, di introdurre e approvare nuovi riti e di mutare quelli che giudica doversi mutare; i Vescovi, poi, hanno il diritto e il dovere di vigilare diligentemente perché le prescrizioni dei sacri canoni relative al culto divino siano puntualmente osservate. Non è possibile lasciare all'arbitrio dei privati, siano pure essi membri del Clero, le cose sante e venerande che riguardano la vita religiosa della comunità cristiana, l'esercizio del sacerdozio di Gesù Cristo e il culto divino, l'onore che si deve alla SS. Trinità, al Verbo Incarnato, alla sua augusta Madre c agli altri Santi, e la salvezza degli uomini; per lo stesso motivo a nessuno è permesso di regolare in questo campo azioni esterne che hanno un intimo nesso con la disciplina ecclesiastica, con l'ordine, l’unità e la concordia del Corpo Mistico, e non di rado con la stessa integrità della fede cattolica.