domingo, 15 de janeiro de 2017

Il credere è un rapporto / Believing is a Relationship (ita-eng) – Don Divo Barsotti

 

news_45326_non_credentiIl credere è un rapporto che stabilisci non con una cosa o con un avvenimento, ma con una persona sola; si ha fede soltanto in una persona che entra in rapporto con te. Vedete, se la vita religiosa si inizia anche prima della vocazione di Abramo (la vita religiosa è da che l’uomo è uomo, perché mai Dio avrebbe abbandonato l’uomo a se stesso), se Dio vuole la salvezza degli uomini fino dall’inizio, quando ha creato l’uomo doveva essere vicino all’uomo per salvarlo; però non aveva stabilito con l’uomo un rapporto personale. E pertanto la vita religiosa al di fuori d’Israele non si inizia tanto con la fede; la fede, si direbbe, è proprio quello che caratterizza la religione prima ebraica e poi la religione cristiana ed islamica, perché è quello che distingue la vita religiosa propria prima d’Israele e poi del Cristianesimo, perché Israele nasce quando un uomo si sente chiamato da un Dio personale, perché un Dio personale lo sceglie, gli parla, gli dice qualcosa, gli manifesta il suo amore. La fede, cioè, è una risposta a un Dio personale, un rapporto personale che Dio già stabilisce con l’uomo.
Ma Dio, lo sapete benissimo, non si rivela immediatamente all’uomo, il quale non ha la capacità nemmeno di conoscere direttamente e immediatamente Dio, perché Egli è l’Assoluto, e ogni conoscenza che l’uomo può avere di Dio è sempre una conoscenza che riduce Dio alle proporzioni dell’uomo. Se l’uomo vuol conoscerlo come Egli è, l’uomo non ha in sé gli strumenti adatti per questa conoscenza. Una conoscenza dell’Assoluto implica la fine di ogni conoscenza parziale. L’uomo è una povera creatura.

Believing is a relationship established not with a thing or an event, but with only one person; you have faith only in one person, who has a relationship with you. If religious life begins even before Abraham’s vocation (religious life exists since man is man, so why should God should have abandoned man alone?), if God wanted man’s salvation since the beginning, when He created man, he had to be close to the man to save him; but He had not established a personal relationship with the man. And so religious life outside Israel does not begin with faith; faith, we could say, is exactly the peculiarity of first Jewish, then Christian and Islamic religions, because it is what distinguishes religious life first in Israel and then in Christianity, because Israel begins when a man is called by a personal God, because a personal God chooses him, talks to him, says something to him, shows him His love. This means that faith is an answer to a personal God, a personal relationship, which God already establishes with the man.
But God, you know it very well, does not reveal himself immediately to the man, who has not the capability even to know directly and immediately God, who is the Absolute, and every knowledge about God that man can have is always a knowledge, which reduces God to human proportions. If the man wants to know God as He is, the man has not instruments for this kind of knowledge. A knowledge of the Absolute implies the end of every partial knowledge. Man is a poor creature.