13 febbraio 2015
Maria
La Via della Luce non è ardua o colma di grande sofferenza, perché io sarò con voi. È quando si cammina lontano da me che il sentiero diventa distruttivo e pericoloso. A volte, anche, le persone perdono le loro anime immortali. Tale è il dolore del mio Cuore.
La Via della Luce non è il viaggio di un giorno o di una decisione. È un percorso che richiede sia la fedeltà che grande comprensione. Io fornirò tutto il necessario. In questo momento, invito il mondo intero a camminare con me. Non sono ancora arrivata sulla scena mondiale. Quel momento è stato bloccato e ritardato. Le circostanze non sono ancora opportune. L’umanità non è cambiata e non ha ancora cercato l’aiuto celeste. Tutto questo avverrà più tardi. Ma noi non possiamo aspettare. Dobbiamo intraprendere la Via della Luce. Sorprendentemente, possiamo fare grandi progressi, anche mentre il mondo precipita nella tenebra.
Questo sarà il mio miracolo personale ad ogni persona che ascolta le mie parole in queste locuzioni. Mentre il mondo va da una parte, nella tenebra, esse andranno nella direzione opposta, nella Luce, non nella falsa luce che le ha troppo spesso guidate, ma nella Luce speciale di Gesù che ho riservato solo per esse ed i loro cari. Tutti saranno benedetti. Inizierò immediatamente. Ascoltate e vedete e camminate. Non siate solo un ascoltatore della mia parola, ma un facitore.
In primo luogo, devo assicurare che questo dono sia vero. Avete letto le mie locuzioni. Voi sapete che il 2015 è l’anno di inizio degli eventi. E già vedete e imparate ogni giorno circa questi eventi. Se Satana ha deciso di scatenare la sua oscurità, perché dovrei trattenere la mia Luce? Sono queste le parole iniziali. Mentre leggete e sentite di tutti gli eventi di distruzione e turbolenze, lasciate che la vostra fede aumenti. Basta che diciate a voi stessi: “Se Satana sta rilasciando la sua oscurità, Nostra Signora deve far fuoriuscire la sua Luce”. In questo modo, ciò che è stato pensato per causare paura, aumenterà la vostra fede e vi avvicinerà a me.
Commento: Solo con riluttanza Nostra Signora parla delle tenebre. Si rallegra invece nell’insegnarci la Via della Luce.
14 febbraio 2015
Maria
La Via della Luce è piena di benedizioni. Tuttavia, le persone debbono liberarsi dalle tenebre così che le loro mani siano libere di ricevere. Questo è il primo, ed il passo più difficile, perché la persona vede solo ciò a cui sta rinunciando e non ha ancora l’esperienza del dono. Lasciate che le mie parole vi insegnino.
Io non tarderò. Non appena vi libererete dal peccato, verrò con la Luce. Non appena rivolgerete le spalle alla tenebra, la Luce vi avvolgerà. La purificazione non sarà tutta in una volta, ma in passi graduali che si possono raggiungere facilmente a piedi. Il primo passo è quello di superare le vostre paure: “Quale sarà la mia vita senza i miei attaccamenti peccaminosi?”
Cominciamo con quegli attaccamenti peccaminosi. Che cosa, nella vostra vita, viene ovviamente dalle tenebre? Come mai accade che, pur nella bontà del vostro cuore, vi sono cose che non volete compiere? Quali passi fate di cui sempre vi pentite? Che cosa vi porta nel peccato e nelle tenebre? Come udite queste domande, che cosa vi viene subito in mente? Qui è dove il vostro cammino verso la Luce inizia.
Ora, non dite: “Aspetterò fino a domani” o “Un’altra volta” o “Io proprio non sono ancora pronto”. La stessa grazia potrebbe non essere vostra domani. Se non siete pronti ora, allora come sarete pronti se ritardate?
Questa Via della Luce ha molti passi che portano alla massima libertà. Non si possono intraprendere gli altri, fino a che non si prende il primo. Basta che vi risolviate dentro di voi. Ho bisogno solo del permesso di agire. Basta pregare: “Io rigetterò le tenebre e camminerò come un bambino della Luce”. È fatta. La vostra volontà si è decisa ed i vostri piedi hanno scelto una strada diversa. Ora, posso spiegare tutte le benedizioni.
Commento: La Madonna farà di tutto per noi. Tuttavia, ha bisogno del nostro libero arbitrio.
15 febbraio 2015
Maria
Devo insegnare questa Via della Luce rapidamente, perché la tenebra può già essere vista. Questo percorso ha solo piccoli passi, ma ha grandi doni. Questi li riverso su tutti quelli che camminano. Questa è la prima verità. Voi fate le piccole cose ed io faccio le grandi cose. Ad ogni passo, enormi benedizioni vi attendono. Questo è il motivo per cui devo insegnare.
Il secondo passo è la speranza. “Io sono in viaggio. Maria è con me. Non voglio andare fuori strada. Lei mi proteggerà. Se cado, lei mi prenderà. Se temo, lei mi calmerà. Anche se pecco, lei mi porterà al perdono. È diverso. Io non sono solo. La Vergine è con me e lei è mia madre”. Tali sono i pensieri di speranza, sempre rigettanti il buio del dubbio.
Il terzo passo è una scelta, una scelta di amore, quando la vostra volontà mi abbraccia. Quante volte e con tanta tenerezza, vi ho abbracciato. Ma questo non è sufficiente. È necessario abbracciarmi. Fatelo ora. Questo grande atto d’amore sigilla tutto. Una volta che abbracciate me, non potrò mai lasciarvi andare. Mi manifesterò sempre. Io interverrò. Quando abbracciate me, voi mi date il permesso di agire come vostra madre.
Potete vedere che questo percorso è molto facile, ma non lo avreste mai trovato se non ve lo avessi rivelato.
Commento: La Madonna dà una bell’insegnamento sui tre atti interiori che iniziano il percor
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- E senti o espírito
inundado por um mistério de luz que é Deus e N´Ele vi e ouvi -A ponta da lança como chama que se desprende, toca o eixo da terra, – Ela estremece: montanhas, cidades, vilas e aldeias com os seus moradores são sepultados. - O mar, os rios e as nuvens saem dos seus limites, transbordam, inundam e arrastam consigo num redemoinho, moradias e gente em número que não se pode contar , é a purificação do mundo pelo pecado em que se mergulha. - O ódio, a ambição provocam a guerra destruidora! - Depois senti no palpitar acelerado do coração e no meu espírito o eco duma voz suave que dizia: – No tempo, uma só Fé, um só Batismo, uma só Igreja, Santa, Católica, Apostólica: - Na eternidade, o Céu! (escreve a irmã Lúcia a 3 de janeiro de 1944, em "O Meu Caminho," I, p. 158 – 160 – Carmelo de Coimbra)
quinta-feira, 19 de fevereiro de 2015
MARIA: In questo momento, invito il mondo intero a camminare con me.
quarta-feira, 18 de fevereiro de 2015
LEÓN: a catedral da Reconquista face ao Islã invasor 360º
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A catedral de LEÓN em todo seu esplendor
A catedral Santa Maria de León é dedicada a Nossa Senhora sob a invocação de Sant Maria de la Regla, também chamada de “Pulchra leonina” pela sua beleza, a mais requintada do antigo reino de Leão.
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Catedral de León, nave central |
Altar-mor, detalhe, catedral de León, Espanha |
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Nuestra Señora la Blanca, catedral de León |
terça-feira, 17 de fevereiro de 2015
Il sacrilegio della Comunione nella mano :Molti fedeli e qualche raro sacerdote, che ancora hanno la fede ed il rispetto verso il SS. Sacramento, rifiutano decisamente questa abominevole pratica.
Il sacrilegio della Comunione nella mano
Tra le sciagure che hanno funestato la fede e la pietà cristiana, purtroppo col consenso dell"Autorità ecclesiastica, l'ultima in ordine di tempo (ma, quale altra sarà già in atto, o sta per esserlo?), c'è la "Comunione sulla mano", ossia l'usanza entrata malauguratamente in vigore nella Chiesa cattolica di dare e di ricevere la Comunione depositando la sacra Ostia su una mano del fedele, il quale poi, provvede da sé a comunicarsi.
Molti fedeli e qualche raro sacerdote, che ancora hanno la fede ed il rispetto verso il SS. Sacramento, rifiutano decisamente questa abominevole pratica. Non tutti però, specialmente tra i fedeli i quali hanno meno esperienza dei sacerdoti, si rendono conto della ragione più grave per cui ricevere la Comunione in questo modo è illecito e sacrilego; la caduta, cioè la dispersione e la conseguente profanazione delle sacre Specie, benché sotto forma di minuscoli frammenti, che essi pure sono il Corpo Santissimo di Nostro Signore Gesù Cristo.
Quasi tutti i fedeli (veramente fedeli), che rifiutano la pratica sacrilega della Comunione sulla mano, ne motivano la loro giusta avversione col rispetto profondo che nutrono verso l'Eucaristia, professano umilmente la propria indegnità di toccare il sacro Corpo del Signore senza avere le mani consacrate come quelle del sacerdote e non ardiscono, perciò, prendere in mano l'Ostia santa per comunicarsi da soli. E' un motivo buono e lodevole, che onora quelli che ancora credono nella presenza reale di Nostro Signore Gesù Cristo nel Pane eucaristico e temono di offenderlo, o anche solo di mancargli di rispetto.
Ma il sacrilegio non consiste soltanto in questo, che in casi particolari e nella dovuta maniera, si può anche fare; bensì soprattutto nel fatto già su accennato che nel dare e nel ricevere la Comunione, dall'Ostia si staccano spessissimo frammenti, i quali con la Comunione data nel modo tradizionale e l'uso del piattello, vi cadono sopra e vengono recuperati alla fine della distribuzione, mentre con la Comunione data e ricevuta sulla mano i frammenti che cadono vanno dispersi per terra, quindi calpestati o spazzati via. Insomma vengono inevitabilmente profanati. E poiché non si tratta di semplice disgrazia, ma di un fatto conosciuto, previsto e volutamente causato, si tratta di un vero e proprio sacrilegio.
Tanto accecamento nel mondo cattolico sarebbe incredibile se non fossimo abituati a vedere il SS. Sacramento già profanato in molte maniere, ma questa è forse la più grave in quanto la profanazione è evidente, è certa, è prevedibile e facilmente evitabile, essendo questa sacrilega pratica perfettamente inutile. Qualcuno, per non contraddirsi (è infatti una solenne contraddizione fare professione di fede cattolica, protestare rispetto per il SS. Sacramento e poi usare una pratica che ne causa inevitabilmente una gravissima profanazione), sostiene che nei frammenti di Pane consacrato non c'è più la reale presenza del Signore!
Così la Comunione portata in una frazione di Ostia agli ammalati che non possono deglutire sarebbe una finzione, e la cura del sacerdote di recuperare i frammenti caduti sul piattello, o di purificare ben bene il calice ed i vasi sacri su cui sono rimaste gocce o particelle del SS. Sacramento, non sarebbe altro che un inutile scrupolo. Ci permettiamo pertanto di rimarcare la dottrina della Chiesa sulla presenza reale di Nostro Signore Gesù Cristo nell'Eucaristia, la grave responsabilità di chi pratica la Comunione sulla mano e l'assoluta illiceità di questa pratica, che rimane moralmente vietata nonostante la "autorizzazione" concessa dall'Autorità religiosa.
Ad ogni modo, per chi non lo sapesse, la Comunione sulla mano corrisponde a un preciso piano predisposto dai nemici di Cristo e della Sua Chiesa. Con la Comunione sulla mano si va incontro a ogni sorta di abusi e di profanazioni. Già dall'autunno del 1969 (da quando cioè si cominciò a concedere il permesso della Comunione sulla mano) i sacrilegi cominciarono a moltiplicarsi.
Qualche esempio, tra i tanti documentati e, a suo tempo, riportati dalla rivista “Chiesa Viva”:
- In una trattoria, un giovane tagliuzzò un'Ostia con un paio di forbici, per constatare se ne uscisse del sangue, e poi la gettò nel gabinetto.
- Un parroco ha confermato che un bambino ha portato a casa un'Ostia e l'ha data da mangiare al cane.
- In Olanda, degli scolari avevano una fiorente raccolta di Ostie consacrate, che erano state ricevute abusivamente per mezzo della Comunione in mano. Esse furono raccolte e inchiodate, come farfalle, ad una parete. In questo modo, se ne trovarono circa duecento.
A queste testimonianze certe se ne potrebbero aggiungere innumerevoli altre.
In questi ultimi anni, in alcune Chiese d'Italia, si sono verificati furti notturni di Ostie consacrate per usarle nelle messe nere, che di recente stanno dilagando in modo impressionante. Con la concessione della Comunione sulla mano, i ladri di particole consacrate non avranno più bisogno di compiere rischiosi furti notturni, perché le Ostie consacrate verranno a riceverle tranquillamente in mano dagli stessi sacerdoti. I malintenzionati approfittano dalla Comunione sulla mano e, fingendo di portarsi l'Ostia alla bocca, la fanno abilmente scivolare nella manica, nel taschino, nel fazzoletto o nella borsa, ecc... e poi vanno a venderla a loschi fattucchieri per i loro orribili intrugli, oppure ai membri di sette sataniche per le loro nefande liturgie delle messe nere. Ciò risulta facilitato dal fatto che il sacerdote, occupato a distribuire la Comunione ad altri, non può aspettare, specialmente quando i comunicandi sono molti, che il fedele, restando alla sua presenza come è prescritto, si porti l'Ostia in bocca. Quindi al sacerdote manca il tempo necessario per osservare dove va a finire l'Ostia consacrata. Gli stessi fedeli, attenti alla loro Comunione, non baderanno a quella degli altri e quindi i malintenzionati vengono facilitati nell'asportazione dell'Ostia. Tutto questo non è frutto di fantasia, ma sono fatti accertati, documentati. Quel che si è verificato all'estero, si va ripetendo anche in Italia, presa di mira dai nemici di Cristo quale centro del mondo cattolico. Ovunque le profanazioni si vanno moltiplicando. Sono state trovate Ostie gettate sui banchi, sui gradini d'ingresso e non passa settimana che non si debba rincorrere qualcuno che si porta via l'Ostia come souvenir.
La Comunione sulla lingua
- è stata, per molti secoli, scelta e adottata dalla Chiesa;
- evita che mani diverse da quelle dei sacerdoti (quindi impure) tocchino il Corpo di Cristo;
- evita la caduta a terra e la dispersione dei frammenti, in ciascuno dei quali c'è Gesù Cristo, come la Chiesa ha definito nel Concilio di Trento;
- previene efficacemente il pericolo della profanazione dell'Ostia Santa;
- vivifica la fede nella presenza reale di Gesù nell'Ostia consacrata;
- rende la distribuzione della Comunione molto facile e sbrigativa;
- quanto all'igiene, dà massima garanzia;
- è la forma che la Chiesa raccomanda, perché del tutto conveniente, e vuole che si conservi.
La Comunione sulla mano
- permette, invece, che mani diverse da quelle dei sacerdoti (quindi impure) tocchino il Corpo di Cristo;
- favorisce, necessariamente, la caduta a terra dei frammenti e la loro dispersione;
- favorisce e facilita la profanazione dell'Ostia consacrata;
- affievolisce e, col tempo, fa scomparire la fede nella reale presenza di Gesù Cristo nell'Ostia consacrata, riducendola a semplice pane, a semplice simbolo, figura del corpo di Cristo;
- quanto all'igiene, non dà alcuna garanzia.
Chiudiamo richiamando quello che disse il Concilio di Trento: «L'uso che il solo sacerdote dia la Comunione con le sue mani consacrate, è una tradizione apostolica» (Sessione 13 c.8);
e con una ammonizione del sommo teologo della Chiesa, San Tommaso d'Aquino: «Il corpo di Cristo appartiene ai sacerdoti... Esso non sia toccato da alcuno che non sia consacrato!»
LA COMUNIONE NELLA MANO E' UN SACRILEGIO !ler...
segunda-feira, 16 de fevereiro de 2015
Un messaggio del Vescovo Schneider a tutta la Chiesa universale
Un messaggio del Vescovo Schneider a tutta la Chiesa universale
Un invito concreto che dobbiamo continuare a tradurre ancor più in realtà.
Il vescovo Schneider contro il nuovo gnosticismo

Si intende quindi render pubblico un invito ai cattolici di tutto il mondo di impegnarsi fin da ora a resistere, come ricordato anche dal Cardinal Burke [qui].
Dunque non esitiamo a farcene portavoce anche noi, chiarendo fin da subito che "resistenza" non equivale a "ribellione". In un prossimo articolo in preparazione lo spiegherò ancor meglio.
Ci sia consentito tuttavia, per ora, un semplice inciso: è evidente che il cardinal Burke, il vescovo Schneider ed altri non si augurano di dover resistere all'insegnamento del papa, ma sono pronti a farlo, se diventa necessario, per il Signore e per il bene delle anime. E, se a noi capita di sentire e di esprimere le stesse cose, evidentemente non siamo né pseudo-teologi né tradizionalisti ingessati, ma semplicemente amanti della Tradizione e del vero progresso perché la Tradizione non esclude affatto il progresso, che è altra cosa dal progressismo, così come la Tradizione è altra cosa sia dal tradizionalismo che dall'ibridismo sofista di chi si dichiara né progressista né tradizionalista.
Il sito From Rome, ne ha ricavato un invito ancor più esplicito [qui], che pubblicherò domani in attesa della traduzione in corso. (M.G.)
Il vescovo Athanasius Schneider: per combattere il Nuovo-Gnosticismo
È una triste verità il fatto che stiamo attraversando un momento di grande crisi della Chiesa. Dio è con noi, però. Mi avete chiesto ciò che i fedeli possono fare per combattere gli errori che si stanno diffondendo attraverso la Chiesa. Vorrei rispondere con alcuni suggerimenti:
[ Traduzione a cura di Chiesa e post concilio]«Dobbiamo creare gruppi di veri cattolici, studiosi, famiglie e clero che diffondano con coraggio la verità cattolica tutta intera, in particolare sugli insegnamenti della Chiesa sulla famiglia, sulla natura, e i comandamenti di Dio.Come mezzo per questo obiettivo, dobbiamo fare uso di tutte le risorse che il mondo moderno ci offre. Non ci asteniamo dal diffondere attraverso i media questi messaggi. Non dobbiamo aspettare che ogni singolo parroco li predichi dal pulpito. Dobbiamo abbracciare le nuove forme mediatiche che ci permettono di diffondere il Vangelo e gli insegnamenti della nostra Santa Madre, la Chiesa. Dobbiamo introdurre il nostro messaggio su Internet, pubblicarlo su siti web, blog e reti sociali.Ma non dobbiamo dimenticare di impegnarci con i nostri fratelli cattolici nelle forme più tradizionali. Dovremmo organizzare conferenze e simposi a livello accademico. Dovremmo usare queste per creare pubblicazioni, documenti e libri che possono essere utilizzati come riferimento e ampliare la nostra discussione.Dobbiamo anche creare un movimento di famiglie cattoliche, di "chiese domestiche", per testimoniare, difendere e diffondere la fede integrale e l'insegnamento sulla famiglia, il matrimonio, e l'ordine della natura.In questo momento pericoloso, dobbiamo essere coraggiosi nello svelare il carattere veramente gnostico e rivoluzionario della "agenda Kasper," dimostrando la continuità della dottrina divina sul matrimonio e la sua pratica durante i duemila anni di storia della nostra Chiesa. Dobbiamo ispirare i fedeli, con esempi di santi mariti, famiglie, bambini e adolescenti. Dobbiamo dimostrare, da un lato, la vera bellezza di una vita coniugale, familiare, da single in castità e fedeltà. Dall'altro lato dobbiamo puntare dimostrare la bruttura, l'infelicità, e la schizofrenia di una vita contro l'ordine divinamente stabilito.Per dare speranza a coloro che stanno lottando, è importante per noi dare esempi di cattolici pentiti del passato e del presente. Coloro che si sono convertiti dalla loro vita peccaminosa di adulterio, divorzio, o sodomia.Per affrontare gli errori attualmente in fase di diffusione, i veri mariti cattolici, le famiglie e le persone singole devono scrivere al papa, ai loro vescovi, e ai Dicasteri competenti della Curia Romana, denunziando loro le dichiarazioni eretiche, semi-eretici, o gnostiche di persone ecclesiastiche o eventi all'ordine del giorno che vengono promossi anche persone o gruppi ecclesiastici.Tutti questi sono mezzi di educazione e formazione. Ma la battaglia che stiamo combattendo è più che contro l'ignoranza. È contro i principati e le potenze. Essa non può avere successo se non organizziamo una grande rete nazionale e internazionale di preghiera per l'adorazione eucaristica, ipellegrinaggi, le messe solenni, le processioni rogazionali e penitenziali, con temi come "La santità della famiglia e del matrimonio", "La chiamata alla castità", "La bellezza e la felicità di una vita casta", " L'imitazione di Cristo nella vita familiare" e "Espiazione per i peccati contro la famiglia e il matrimonio".
Forse, come cosa più fondamentale di tutte, dobbiamo pregare con fervore che Dio doni alla sua Chiesa vescovi e papi santi. Tale preghiera deve essere pregata in particolare dai bambini, perché la preghiera degli innocenti penetra il cielo come nessun'altra».
Fonte: Chiesa e postconcilio
Mons. Schneider ha visitato il Seminario della FSSPX di Winona
Mons. Schneider ha visitato il Seminario della FSSPX di Winona
monsignor snaider11 Febbraio 2015, il Vescovo Athanasius Schneider, Vescovo ausiliare di Astana in Kazakhstan, si è incontrato con il Vescovo Bernard Fellay, Superiore generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X, e diversi sacerdoti della Società, presso il Seminario “San Tommaso d’Aquino” a Winona (USA).
Questa è la seconda visita del Vescovo Schneider ad un Seminario della Fraternità. Il 16 gennaio 2015, infatti, si recò a Flavigny (Francia). Entrambi gli incontri si sono concentrati sulla questione della riforma liturgica di Paolo VI e di presupposti dottrinali del Novus Ordo della Messa.
Il 5 dicembre 2014, il Cardinale Walter Brandmüller, Presidente emerito del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, ha visitato il Seminario di Zaitzkofen (Germania), dove si è discusso del magistero del Concilio Vaticano II.
Questi incontri sono un modo per continuare gli scambi dottrinali tra la Fraternità San Pio X e le autorità romane "in un quadro più ampio e meno formale di incontri precedenti", secondo quanto deciso nella riunione del Vescovo Fellay con il Cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il 23 Settembre 2014.
Gli incontri sono anche l’occasione per i visitatori di fare la conoscenza concreta, reale della Fraternità San Pio X, e quindi meglio apprezzare il lavoro svolto dalle opere tradizionali.
La visita a Winona ha coinciso con la riunione annuale sacerdotale, in cui gli 80 sacerdoti circa del Distretto degli Stati Uniti si sono ritrovati in Seminario per una settimana di studio.
Fonte: FSSPX - Italia
http://blog.messainlatino.it/
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