La vita nel suo senso più profondo, si riassume in due atti costanti di un’estrema semplicità: il primo è l’amore la cui sorgente è Dio, il secondo è l’adorazione, che è il proprium della creazione: “Dio è amore” (1Gv 4,16); “Io non sono che preghiera” (Sal 109,4). Questi due atti sono ininterrottamente costanti; così, Dio non cessa di amare la creazione e la creazione non cessa d’adorare Dio: “Vi dico, che se questi taceranno, grideranno le pietre” (Lc 19,40).
Tutti gli atti e le molteplici occupazioni della vita passeranno e scompariranno dopo averci valso condanna o ricompensa e resteranno soltanto questi due straordinari atti: l’amore di Dio per noi e la nostra adorazione di Dio. Non passeranno mai e rimarranno eternamente, perché Dio è felice d’amarci: “Ho posto le mie delizie tra i figli dell’uomo” (Pr 8,31) e noi troviamo tutta la nostra felicità nell’adorazione di Dio.
Quest’adorazione è un’intuizione divina depositata da Dio al cuore della natura dell’uomo, affinché egli abbia la gioia d’adorare la sorgente della vera felicità. L’abbiamo toccato con mano, sperimentato e verificato tante e tante volte; abbiamo acquisito la certezza che la preghiera e l’adorazione sono fonti di felicità permanente.
C’è dunque un mezzo per condurre una vita d’adorazione e di preghiera ininterrotta, per mettere Dio al centro del nostro pensiero, per fare in modo che tutti i nostri atti e i nostri comportamenti gravitino intorno a lui, per vivere alla sua presenza dalla mattina alla sera e dalla sera alla mattina?
In realtà, quest’opera non è una cosa da poco; esige da parte nostra grande determinazione, perseveranza e molta attenzione. Non dimentichiamo però che, così facendo, realizziamo il vertice della volontà e del piano divini e che, di conseguenza, vi troveremo immancabilmente l’aiuto, l’amore e la guida di Dio.
Riassumiamo come segue la sostanza di quest’esercizio.
1. Gli obbiettivi della preghiera continua:
- Vivere sempre alla presenza di Dio.
- Associare Dio a tutte le nostre attività, a tutti i nostri pensieri e conoscere la sua volontà.
- Accedere a una vita di gioia, avvicinandoci alla fonte stessa della felicità: Dio, e gioire del suo amore.
- Acquisire un’alta conoscenza di Dio nel suo stesso essere.
- Praticare un felice distacco dalle cose di questo mondo, senza rimpiangere nulla. leggere...