... esteriori, sì da aver posto fine  alla grandiosità delle udienze generali, cantando e ballando anche in  pubblico, mescolandosi alle folle d’ogni continente, e scambiando la  solitudine dei tempi andati con la sua personale partecipazione ai  lavori quotidiani degli uomini.
Certo, questo è solo un aspetto del suo  Pontificato, che, però, come ha scritto Gianni Baget Bozzo, “questo  spettacolo di massa non giova a nulla e a nessuno. I viaggi permanenti,  la molteplicità degli interventi, paiono coprire un immobilismo  sostanziale, e il Papa è sempre più visto come l’autore di una  restaurazione dal volto umano, graduale”.
Quindi, lo si potrebbe anche dire un  “seduttore”, ma non certo come lo fu Cristo! Se molti fecero solo elogi a  Wojtyla, molti altri, invece, presero le distanze dalla sua azione,  coperta di ombre, sì da lasciare perplessi, come la sua incapacità di  distinguere tra ciò che è dogma di Fede e ciò che è, invece, una  contingenza storica; un Papa delle beatificazioni contestate; un Papa  che, secondo Hans Küng, è il più contradditorio del ventesimo secolo; un  Papa il cui “dialogo” inter-religioso lo fece entrare in una moschea e  lo rese apertissimo alle altre religioni; un Papa che fece riavvicinare  ebrei e cattolici e che andò, persino, a deporre al “Muro del pianto” la  preghiera del perdono, ecc..
Per questo apparve a molti come un  “riformatore”, un “restauratore”, non vedendo che, invece, Wojtyla  tradiva, a poco a poco, la Tradizione cattolica, seguendo i consigli di  infedeli collaboratori di marchio modernista e progressista.
Ed eccolo a scomunicare l’ortodosso  Arcivescovo Lefebvre, dimentico di quello che disse San Paolo: «se anche  un Angelo imponesse un altro Vangelo, diverso da quello che Lui  predicava, non lo si deve ubbidire».
Comunque, perché non punì né scomunicò  mai altri ecclesiastici sfacciatamente e spregiudicatamente ribelli a  Cristo, nello scrivere e approvare Catechismi eretici, e perchè lasciò,  sulle cattedre delle università cattoliche e dei Seminari, teologi che  negavano la divinità di Cristo, che sfalsavano la Sacra Scrittura, che  negavano la Verginità di Maria SS. e che insegnavano tante altre  eresie?..
E perché ha firmato Concordati che non  proteggevano più la Chiesa, la Religione cattolica, i valori cristiani, e  che mettevano alla pari tutte le religioni sì da potersi chiamare  “Stati atei”?
E che dire della sua “eresia di Assisi”,  di quella “preghiera comunitaria”, cioè con i rappresentanti di tutte  le religioni false, togliendo, così, il Primato della Chiesa Cattolica,  Apostolica, Romana, Madre e Maestra di tutte le anime e mettendo in  difficoltà i Missionari nell’evangelizzazione dei popoli, i quali, oggi,  non possono più, praticamente, difendere la Religione cattolica perché  messa alla pari delle altre, alle quali ha riconosciuto gli stessi  valori di fede?.. E non fu, forse, grave anche la sua andata in  “Sinagoga” e nella “chiesa luterana”?
Forse che gli ebrei non sono ancora ostinati a non riconoscere Gesù Cristo come Dio e come Messia?
Forse che essi non perseguitano più la Chiesa di Cristo?
Forse che Gesù non fu sempre severo con  essi, da non mai dialogare con loro? Forse che Gesù non ha detto:«chi  non è con Me, è contro di Me»?
Gravissima colpa fu anche l’aver dato  permesso ai vari Episcopati di poter dare la “Comunione sulla mano”,  permettendo, così, una vera grave profanazione della Santa Eucarestia,  togliendole il doveroso rispetto che tanti Papi avevano cercato di  aumentare lungo tutti i secoli della Chiesa! Dopo questo nostro abbozzo  dell’uomo e Papa Giovanni Paolo II, sulle sue direttrici del suo  Pontificato, è doveroso ammettere che Egli, alla sua morte, ha lasciato  in eredità al Cattolicesimo una Chiesa sicuramente diversa da quella che  gli era stata affidata il 16 ottobre 1978.
È chiaro, allora, che Giovanni Paolo II  fu contrario al “passato”, alla Tradizione della Chiesa, al lavoro fatto  dai suoi predecessori. Egli, cioè, lavorò in senso contrario da  trasformare la fissità del soglio pontificio in una Sede mobile e  itinerante da un capo all’altro del mondo.
Vien da chiedersi, perciò, se sia  possibile immaginare un “altro” Wojtyla che non sia quel permanente  palcoscenico mediatico, acclamato dalle folle delle Americhe,  dell’Africa, dell’Asia, della vecchia Europa e della sua stessa Polonia,  così che da ogni punto della terra, tutti hanno potuto vedere da  vicino, attraverso i potenti zoom della TV satellite, i gesti delle sue  mani, gli occhi corruscati, il volto contratto, il sorriso raro e quasi  sfuggente, il tremito del Parkinson, il malato e il convalescente alla  finestra dell’ospedale, i grandiosi gesti ecumenici, inter-religiosi,  pacifisti, il “mea culpa” del 12 marzo 2000, al “Muro del pianto”, ecc..  Un Pontificato, il suo, lungo e contradditorio che, per conoscerlo,  abbiamo dato spazio ad uno svariato numero di “casi” che fanno balzare  fuori, in tutta verità, l’altro Wojtyla.
Don Luigi Villa (Sacerdote - dottore in  teologia e dogmatica - ex agente segreto vaticano con nomina di Pio XII e  su volontà di San Pio da Pietrelcina - ha subito 8 attentati alla vita  documentati)

 inundado por um mistério de luz que é Deus   e N´Ele vi e ouvi -A ponta da lança como chama que se desprende, toca o eixo da terra, – Ela estremece: montanhas, cidades, vilas e aldeias com os seus moradores são sepultados. - O mar, os rios e as nuvens saem dos seus limites, transbordam, inundam e arrastam consigo num redemoinho, moradias e gente em número que não se pode contar , é a purificação do mundo pelo pecado em que se mergulha. - O ódio, a ambição provocam a guerra destruidora!  - Depois senti no palpitar acelerado do coração e no meu espírito o eco duma voz suave que dizia: – No tempo, uma só Fé, um só Batismo, uma só Igreja, Santa, Católica, Apostólica: - Na eternidade, o Céu!
inundado por um mistério de luz que é Deus   e N´Ele vi e ouvi -A ponta da lança como chama que se desprende, toca o eixo da terra, – Ela estremece: montanhas, cidades, vilas e aldeias com os seus moradores são sepultados. - O mar, os rios e as nuvens saem dos seus limites, transbordam, inundam e arrastam consigo num redemoinho, moradias e gente em número que não se pode contar , é a purificação do mundo pelo pecado em que se mergulha. - O ódio, a ambição provocam a guerra destruidora!  - Depois senti no palpitar acelerado do coração e no meu espírito o eco duma voz suave que dizia: – No tempo, uma só Fé, um só Batismo, uma só Igreja, Santa, Católica, Apostólica: - Na eternidade, o Céu!