domingo, 13 de novembro de 2011

All’Angelus il Papa ricorda la parabola dei talenti: “Sarebbe da stolti pensare che questi doni siano dovuti, così come rinunciare ad impiegarli sarebbe un venir meno allo scopo della propria esistenza”

 
Pope Benedict XVI waves to faithful as he leaves his weekly general audience on November 9, 2011 at St Peter's square at The Vatican.

Nel Vangelo di oggi, la parabola dei talenti, Gesù ci invita a riflettere sui doni che abbiamo ricevuto e a come usarli per la crescita del Regno di Dio. E’ quanto ha sottolineato stamani Benedetto XVI all’Angelus aggiungendo che la Parola di Dio ci esorta alla sobrietà, alla vigilanza e ad una vita cristiana attiva e diligente. Il servizio di Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3

Nella celebre parabola dei talenti - ricorda il Papa - Gesù racconta di tre servi ai quali il padrone, prima di partire per un lungo viaggio, affida le proprie sostanze. Due di loro fanno fruttare i beni ricevuti. Il terzo servo, invece, nasconde il denaro in una buca. Tornato a casa, il padrone si compiace dei primi due servitori e rimane deluso del terzo:
“Quel servo, infatti, che  ...»