Certamente sono necessarie alcune indicazioni, anche per chiarire quali sono le differenze tra questo tipo di preghiera ed altre espressioni religiose che troviamo al di fuori del cristianesimo.
Innanzi tutto è necessario distinguere la preghiera dalla tecnica psicosomatica. Se è pur vero che il ritorno in se stessi e l’ambiente esteriore sono importanti, il movimento di interiorizzazione non è fine a se stesso, quasi uno sforzo per giungere al proprio Io, individuato come l’Assoluto, come possiamo trovare nello yoga e in una mistica neo-platonica. Ma si tratta di un movimento di fede, di adorazione e di umiltà verso il Dio rivelato, presente nello spirito. Inoltre occorre porre attenzione perché la preghiera non diventi meccanica.