terça-feira, 23 de março de 2010

Dato alle stampe il libro ‘Memorie di un esorcista’ - Padre Gabriele Amorth si confessa a Marco Tosatti e rievoca la denuncia di Paolo VI sul ‘fumo di Satana’ nella Chiesa

di Matteo Orlando
CITTA’ DEL VATICANO - Si deve all’intuito e alla professionalità di uno dei più importanti e apprezzati vaticanisti d’Italia, Marco Tosatti de ‘la Stampa’, un nuovo libro-intervista in cui si parla dettagliatamente di quella tremenda piaga che è l’azione straordinaria del demonio: la possessione. L’autore ha trattato di questo argomento con il decano degli esorcisti, Padre Gabriele Amorth, senza ombra di dubbio la massima autorità in materia, che facendo proprie le parole di Paolo VI, ha denunciato: ‘Il demonio è presente anche in Vaticano’.
Dottor Tosatti, ci descrive, brevemente, il contenuto del suo ultimo volume con Padre Amorth?
“E’ molto semplice. E’ una lunga conversazione, compiuta a più riprese, con Padre Gabriele, che in questo momento purtroppo non sta molto bene, e a cui vanno tutti i miei auguri affettuosi, sulla sua vita, e soprattutto sulla sua lunga battaglia contro l’Avversario. Oltre ai suoi ricordi personali, Padre Gabriele mi ha dato del materiale estremamente interessante, e cioè i bollettini, che circolavano in poche copie, dell’Associazione esorcisti. Una miniera di casi e racconti inediti suoi e dei suoi confratelli”.
Lei si è occupato più volte di questo argomento. Come mai tanto interesse?
“Sì, in passato mi ero interessato a questo tema, su richiesta della casa editrice con cui lavoro più di frequente, ‘Piemme’. Avevo pubblicato un libro intitolato “Inchiesta sul demonio”, vari anni fa; e poi, altri due libri, uno relativo al rapporto estremamente duro e conflittuale di un grande Santo, Padre Pio, che fu vessato per tutta la sua vita; e un altro ancora, in cui si raccontavano le storie di tre Santi posseduti dal Demonio; fra cui quello straordinario della “Piccola araba”. Devo dire che fino ad allora mi ero occupato poco o niente di questa zona oscura della vita; che certamente però costituisce un grande interrogativo, legata come è al mistero del male e della sofferenza, spesso di chi sembra meritarla di meno”.
Crede che siano molto diffuse in Italia le realtà del satanismo e dell’occultismo?
“Certamente. Nella maggior parte dei casi si tratta di puro folclore, goliardia o inganno. Purtroppo però talvolta si varca il confine della criminalità, e in certi casi, come afferma Padre Amorth, qualcuno ci mette lo zampino…”.
E’ vero che Padre Amorth ha denunciato la presenza del demonio in Vaticano? E qual è la Sua opinione in proposito?
“Nel mio libro, Padre Gabriele ha fatto questa accusa, che mi ha colpito molto. E a una precisa domanda l’ha ripetuta, asserendo di essere ben sicuro di quello che dice. Ma vi ricordate che cosa disse Paolo VI del “fumo di Satana”? Quindi non è impossibile”.
Cosa l’ha colpita particolarmente di Padre Amorth?
“La serenità, la semplicità, il suo buonumore. E il buon senso. Qualità straordinarie se si pensa al tipo di vita che conduce, alla sofferenza estrema da cui è circondato, e dall’ambiente in cui esercita il suo ministero pastorale”.
Suggerimenti per difendersi dal demonio?
“Non credo di avere nessuna autorità per dare consigli, se non quelli che ho ricevuto: condurre una vita limpida, da cristiano, e pregare, chiedendo l’aiuto di Qualcuno ben più forte di noi e di lui”.
Come si difende il cattolico Marco Tosatti dal demonio?
“A questa domanda ho già risposto in precedenza. Forse di mio posso dire che è opportuno non dimenticare, se si crede a una vita che non sia solo materia, l’esistenza di un essere malvagio, ma senza enfatizzarla oltre misura; se c’è il Male, c’è anche, e in misura ben più grande e alta, il Bene”.
Parliamo del Papa. Monsignor Andrea Gemma, uno dei pochi Vescovi ad effettuare esorcismi in Italia e nel mondo, ha affermato che durante una preghiera di liberazione, il demonio gli avrebbe rivelato di sentirsi molto danneggiato dal pontificato di Benedetto XVI.
“Benedetto XVI, nella sua predicazione, nel suo ministero e nelle sue scelte, mi sembra che dia chiari segnali di volere una Chiesa, e gli uomini che la compongono, più puliti, più fedeli e più coraggiosi. Tutte cose che non possono che dispiacere all’Avversario”.
Per concludere. A Sua avviso, come mai molti cattolici, tra cui anche alti prelati, non credono alla reale esistenza di Satana e dei suoi angeli ribelli come esseri personali?
“Baudelaire scriveva che il miglior trucco del diavolo è di far credere che non esista. E sembra che ci sia riuscito molto bene, anche in ambito cattolico. Devo dire che questo fenomeno mi sembra davvero straordinario, tanto più se si pensa che da Paolo VI in poi tutti i Papi ripetono che invece bisogna tenere in conto l’esistenza di questo puro spirito opposto a Dio. Un’amnesia che certamente non è presente, per esempio, fra i musulmani. Uno dei momenti importanti del pellegrinaggio alla Mecca, l’Hajj, consiste nel lapidare Shaitan, Satana. Come dicevo prima, non bisogna certamente vedere il diavolo dappertutto, siamo sufficientemente abili noi uomini nel compiere azioni malvagie; ma un cristiano non può ignorare quello che dicono, chiaramente, i suoi testi fondamentali. E il Vangelo distingue molto chiaramente l’attività di Gesù come guaritore da quella di Gesù esorcista”.

fonte:petrus.it