terça-feira, 12 de março de 2019

PURA PRESENZA. MISTICA ED ESSERE NEI DIARI DI DIVO BARSOTTI

Nella prima parte del libro: I diari (pp. 21-53), viene subito in evidenza il tratto di “testimonianza di Dio” che caratterizza i diari di Barsotti. Egli non vuole parlare di Dio, ma rivelarlo attraverso la sua persona. «Essere la Parola» per Barsotti vuol dire vivere la Parola, incarnarla nella propria vita. L’esperienza mistica è nello stesso tempo esperienza della Parola, cioè esperienza della stessa presenza del Figlio, e riconoscimento della propria povertà e della santità di Dio. Nella misura in cui Barsotti vive la Parola, la sua esperienza di Dio si fa sempre più ricca, pur nella semplicità e unità. Barone sottolinea che nei diari di Barsotti, assieme alla testimonianza di Dio, emerge anche una dottrina. Infatti, nei diari Barsotti non parla solo di «intuizioni», ma parla anche di un «tema fondamentale», di un «discorso», di una «verità oggettiva». Tuttavia bisogna tener presente che lo stesso Barsotti, riferendosi a tutte le sue opere, scrive: «Molti insistono sul carattere frammentario dei miei scritti; in realtà non mi sembrano molte le opere che abbiano un carattere così monolitico. Addirittura può avvenire il fastidio che si dicano sempre le stesse cose. Mi sembra che abbia visto più chiaramente don Penco quando ha scritto che tutti i miei scritti sono e vogliono essere uno scavo, un tentare continuamente il mistero». leggere...