« La libertà del Collegio
Cardinalizio, al quale spetta di provvedere, a norma del diritto, all'elezione
del Romano Pontefice, è sempre stata strenuamente difesa dalla Santa Sede, quale
garanzia di una scelta che fosse basata su valutazioni rivolte unicamente al
bene della Chiesa.
Nel corso dei secoli i Cardinali hanno dovuto
far fronte a molteplici forme di pressione, esercitate sui singoli elettori e
sullo stesso Collegio, che avevano come fine quello di condizionarne le
decisioni, piegandole a logiche di tipo politico o mondano.
Se in passato sono state le cosiddette potenze,
cioè gli Stati, a cercare di far valere il proprio condizionamento nell'elezione
del Papa, oggi si tenta di mettere in gioco il peso dell'opinione pubblica,
spesso sulla base di valutazioni che non colgono l'aspetto tipicamente
spirituale del momento che la Chiesa sta vivendo.
È deplorevole che, con l'approssimarsi del
tempo in cui avrà inizio il Conclave e i Cardinali elettori saranno tenuti, in
coscienza e davanti a Dio, ad esprimere in piena libertà la propria scelta, si
moltiplichi la diffusione di notizie spesso non verificate, o non verificabili,
o addirittura false, anche con grave danno di persone e istituzioni.
Mai come in questi momenti, i cattolici si
concentrano su ciò che è essenziale: pregano per Papa Benedetto, pregano
affinché lo Spirito Santo illumini il Collegio dei Cardinali, pregano per il
futuro Pontefice, fiduciosi che le sorti della barca di Pietro sono nelle mani
di Dio ».