segunda-feira, 31 de maio de 2010

Le lacrime di Paolo VI e l'ottava di Pentecoste

Si è appena conclusa l'Ottava di Pentecoste, che nel rito tradizionale segue la grande festa della discesa dello Spirito Santo ed ha sempre avuto una grande importanza religiosa nella Cristianità: ne è un relitto il fatto che in alcuni paesi (come la Francia) il lunedì di Pentecoste sia tuttora festivo, benché ciò non si giustifichi più dal punto di vista liturgico riformato.

Father Z., il ben noto blogger e sacerdote americano, riferisce un fatto sconcertante. Egli, come fonte, è sicuramente attendibile, ma riporta l'informazione de relato, ossia dicendo di averla saputa da un anziano cerimoniere in pensione di Papa Montini, il quale asseriva di essere stato presente al fatto. L'aneddoto ha quindi un'attendibilità relativa; ma, come spesso accade, sono le storie non confermate che meglio ricostruiscono un clima, un'atmosfera, un'epoca.

Ed ecco di cosa parliamo. Siamo nel 1970, il lunedì di Pentecoste. La riforma liturgica è entrata in vigore da pochi mesi, nel frastornato entusiasmo dei maggiorenti della Chiesa: le cassandre che han visto lungo sono ignorate, i laooconti che mettevano in guardia sono stati silenziati e stritolati dalle spire del perbenismo ecclesiale.

Paolo VI si avvia la mattina presto verso la sua cappella per celebrare la Messa. Con sorpresa, trova preparati i paramenti verdi anziché quelli rossi, di Pentecoste e della sua ottava. Interroga i cerimonieri, che gli rispondono: "Ma Santità, ormai è tempus per annum, il colore è verde. L'ottava di Pentecoste è abolita".

"Verde, ma come? Chi ha abolito l'ottava?" domanda concitato il Papa.

"Lei, Santo Padre...".

E Paolo VI pianse.
 
fonte:messainlatino.it