È appena uscito, per i tipi della Lindau di Torino,  un nuovo testo di Monsignor Brunero Gherardini, dal titolo La Cattolica.  Lineamenti d’ecclesiologia agostiniana.
 Il Libro:
Il Libro:Brunero Gherardini, La Cattolica. Lineamenti d’ecclesiologia agostiniana, LINDAU, € 18,00, pp. 202.
L'insegnamento  ecclesiologico del grande Vescovo d'Ippona ebbe il merito di  fronteggiare una situazione terribilmente critica: l'unità della Chiesa  infranta dallo scisma dei donatisti e minacciata da altri gravissimi  errori, come quello manicheo e quello pelagiano. Sant'Agostino ebbe  ragione degli uni e degli altri riaffermando la dottrina di sempre e  riproponendo, quindi, il volto genuino della Chiesa di Cristo, come era  pervenuta fino a lui sulle ali sicure della Tradizione cattolica.  All'antichiesa di Donato, infatti, contrappose vittoriosamente la Chiesa  d'oggi, di ieri, di sempre: la Cattolica. I nostri tempi, è evidente,  non sono quelli di sant'Agostino, ma il suo intento di ritrovare l'unità  della Chiesa nei valori trasmessi dalla Tradizione ecclesiale è ancor  oggi esemplare. Lo riproponiamo in un momento in cui quell'unità sembra  entrare in crisi.
Agostino  adottava l'uso onnicomprensivo del termine «Catholica» nel presupposto  che fosse inequivocabilmente riferito all'«Ecclesia», non in quanto  sinonimo, ma nella consapevolezza della «ratio Ecclesiae», perché la  Chiesa -lasciando da parte la vexata questio tra substistit in ed est-  o è cattolica oppure non è Chiesa. Anche al tempo di Sant'Agostino non  mancavano le eresie che rendevano cogente il problema: basti ricordare  donatisti, manichei, pelagiani; ma allora la Chiesa non era inquinata  dal suo interno e le eresie erano riconosciute e rigorosamente  condannate.
Mons.  Gherardini ha l'abilità di riaffermare la dottrina di sempre proprio  attraverso il vigore e la capacità intellettuale, illuminata dalla  'Sapienza', del vescovo di Ippona. Tant'è che l'Autore etesso dice: «Ho  voluto, infatti, un’esposizione “ordinaria” insieme e “cursoria” del  pensiero agostiniano sulla Chiesa, per non sovrapporre nessun altro  pensiero ad esso e per non filtrarlo al setaccio degl’interpreti. A  tener banco è Lui, Agostino».
Ed  è così che emerge in tutta la sua trasparenza e autenticità il volto  della Chiesa, detentrice e custode della Verità, che nell’universalità  di tempo e di spazio realizza l’assoluta compresenza fra se stessa e  Cristo Signore, il «Christus totus» di Agostino.
Un  elemento messo in risalto da Mons. Gherardini è l'intuizione di  Agostino sulla genesi della Sposa di Cristo dal costato trafitto del  Signore, con una immagine significativa: come Eva fu tratta dalla  costola di Adamo dormiente, così dal fianco squarciato di Cristo morente  scaturì la Chiesa con i suoi sacramenti dai quali essa è formata o, per  dirla con san Tommaso, «è fabbricata». È così che l’Ecclesia  divenne Sposa diletta di Cristo, suo Capo: «un medesimo colpo di lancia  determinò la presenza della Chiesa nella sua qualità di corpo».
Ed è così che recuperiamo, in tutta la sua ricchezza semantica e misterica, l'immagine della Chiesa come Corpo Mistico di Cristo nel  Chritus totus:  due parole chiave per esprimere il Mistero che condensano gli  insegnamenti del Santo vescovo, ben consapevoli della limitatezza e del  sapore tutto vetero-testamentario di quella di Popolo di Dio, privilegiata dal Concilio.
La Chiesa è Una, Santa, Cattolica e Apostolica, nonché Romana.
Una: unica la Chiesa come unigenito è il Figlio di Dio, avente un’unica Sposa
Santa: «Chiesa [...] santa, la madre vostra, che dovete onorar amar e predicare come la Gerusalemme celeste, la città santa di Dio». La Chiesa è Corpo, ma è anche Madre Santa che esige figli santi di ogni popolo e nazione, che ricevono non più un'identità etnica, ma teologale: «la Chiesa dei santi e non degli eretici: dei santi, designata da Dio prima che facesse la sua comparsa, e additata poi perché fosse riconosciuta [...] Prima nei Libri Sacri, poi fra le genti».
Una: unica la Chiesa come unigenito è il Figlio di Dio, avente un’unica Sposa
Santa: «Chiesa [...] santa, la madre vostra, che dovete onorar amar e predicare come la Gerusalemme celeste, la città santa di Dio». La Chiesa è Corpo, ma è anche Madre Santa che esige figli santi di ogni popolo e nazione, che ricevono non più un'identità etnica, ma teologale: «la Chiesa dei santi e non degli eretici: dei santi, designata da Dio prima che facesse la sua comparsa, e additata poi perché fosse riconosciuta [...] Prima nei Libri Sacri, poi fra le genti».
Cattolica:  universale, che significa essere dovunque, con tutti, per tutti, sempre  e per sempre, in eterno… «Gli eretici son su tutta la faccia della  terra, ma non tutti dappertutto. Gli uni qui, gli altri là. Tuttavia non  mancan mai […]. La superbia è la loro unica madre, così come la madre  di tutt’i fedeli cristiani, sparsi in tutt’il mondo, è la nostra Chiesa  cattolica. Nessuna meraviglia: la superbia ingenera lacerazioni, la  carità produce l’unità» . Nessuna meraviglia: la superbia è sempre  presente, lo sarà ancora, fino alla fine dei tempi e con essa gli errori  e purtroppo anche gli orrori, da quelli generati. La gramigna mischiata  al grano, le tenebre coabitanti con la luce.
Apostolica:  è la Chiesa degli Apostoli che è giunta fino a noi e permane in eterno:  un unico corpo, un'unica Fede, un unico Capo. Una realtà oggettiva,  viva e organica, custode e, quindi, trasmettitrice (missionaria)  dell’integrità dottrinale. «L’esser e il rimanere apostolica è dunque la  condizione per la quale la Chiesa è e resta una santa cattolica».
Romana:  la Chiesa ha sede a Roma per volontà del suo Fondatore e per le vicende  storiche nelle quali è entrato il Provvidente Progetto di Dio.
Poter  attingere con fedeltà assoluta alle fonti Agostiniane ci permette di  comprendere il presente alla luce del passato e del futuro sapientemente  prefigurati e ci aiuta a sciogliere dubbi e interrogativi  particolarmente drammatici, oggi.

 inundado por um mistério de luz que é Deus   e N´Ele vi e ouvi -A ponta da lança como chama que se desprende, toca o eixo da terra, – Ela estremece: montanhas, cidades, vilas e aldeias com os seus moradores são sepultados. - O mar, os rios e as nuvens saem dos seus limites, transbordam, inundam e arrastam consigo num redemoinho, moradias e gente em número que não se pode contar , é a purificação do mundo pelo pecado em que se mergulha. - O ódio, a ambição provocam a guerra destruidora!  - Depois senti no palpitar acelerado do coração e no meu espírito o eco duma voz suave que dizia: – No tempo, uma só Fé, um só Batismo, uma só Igreja, Santa, Católica, Apostólica: - Na eternidade, o Céu!
inundado por um mistério de luz que é Deus   e N´Ele vi e ouvi -A ponta da lança como chama que se desprende, toca o eixo da terra, – Ela estremece: montanhas, cidades, vilas e aldeias com os seus moradores são sepultados. - O mar, os rios e as nuvens saem dos seus limites, transbordam, inundam e arrastam consigo num redemoinho, moradias e gente em número que não se pode contar , é a purificação do mundo pelo pecado em que se mergulha. - O ódio, a ambição provocam a guerra destruidora!  - Depois senti no palpitar acelerado do coração e no meu espírito o eco duma voz suave que dizia: – No tempo, uma só Fé, um só Batismo, uma só Igreja, Santa, Católica, Apostólica: - Na eternidade, o Céu!