I media cattolici e gli stessi sacerdoti facciano conoscere maggiormente Cristo e confessino al posto di occuparsi di politica. Si favoriscano maggiormente i sacramenti e nessuno si erga a giudice |
... e al perdono. Qual che importa a Cristo e dunque alla Chiesa, non è tanto mettere all'indice il peccatore,quanto la sua conversione e il recupero. E la conversione è solo figlia della misericordia e della pazienza". Poi aggiunge: " Cristo non è stato mai un moralizzatore ed anzi era contro ogni forma di moralismo dei costumi. Cristo è venuto sulla terra per convertire, non per condannare o lapidare i peccatori". Come si arriva però alla conversione?: " la conversione è figlia diretta della grazia di Dio. Senza la grazia di Dio da una parte e la libertà che Dio lascia all'uomo, non si arriva da nessuna parte. Bisogna saper comprendere e capire l'importanza del primato della grazia su tante preoccupazioni terrene". Famiglia Cristiana ha tuonato contro le presunte disavventure di Berlsuconi: " la distinzione rigorosa tra pubblico e privato per i cristiani non ha senso, anzi sembra piuttosto protestante. Se bene leggiamo le Scritture, Cristo non ha mai speso una parola esplicita sulla immoralità dell'Impero romano. Ma la moralità è sempre figlia della fede. Senza fede ,non esiste etica, se la fede manca, di riflesso anche la morale è appannata". Poi si sofferma su un tema particolarmente caro ,ovvero l'importanza de sacramento della confessione: " già varie volte il Papa ha richiamato l'attenzione su questo sacramento. Bene ,se oggi ci si confessa poco, è anche colpa dei sacerdoti. Molti dimenticano che la prima missione del prete è amministrare i sacramenti, non occuparsi freneticamente di altre cose come la politica, la cultura e altro. Indubbiamente non sta male, ma la cosa diviene censurabile quando dette occupazioni fanno trascurare il dovere principale". Poi dedica un pensiero a Famiglia Cristiana: " l'occasione mi serve per affermare che i mezzi di informazione cattolici facciano conoscere maggiormente e con la stessa forza il Vangelo e la Parola di Dio,aiutino la gente a convertirsi. Riscoprano la loro funzione di ammnistratori della confessione e non quella di declamatori dei pubblici peccati. Insomma ,si chiede al prete di non giudicare. I cattivi costumi, quando conclamati, si giudicano da soli. Fare del moralismo sterile non ha molto senso". Bruno Volpe fonte:pontifex.roma |