sábado, 26 de dezembro de 2009

E SE SI RIPRISTINASSE LA SEDIA GESTATORIA?

di Francesco Colafemmina

Siamo stati tutti testimoni dell'incredibile atto di una squilibrata che ha fatto violentemente cadere il Sommo Pontefice durante la solenne celebrazione della notte di Natale. Ognuno di noi sarà rimasto turbato da quelle immagini di una crudezza inaudita. E molti si saranno domandati come sia stato possibile tutto ciò.

Ebbene, è d'obbligo una precisazione su quanto avviene costantemente in Basilica ad ogni celebrazione presieduta da Sua Santità. Nella parte posteriore della navata centrale non esistono banchi in legno, bensì sedie di plastica beige ancorate tra di loro, del tipo comunemente usato nelle sale d'attesa degli ospedali.
Così, quando il Papa passa in processione, la gente, presa dal delirio, inizia a spingersi sulle transenne lignee che delimitano il passaggio dei celebranti. Non solo: per poter fotografare il Papa non si esita a spostare le sedie ed a salirci su per ottenere la visuale migliore. Scene degne di un concerto rock più che di una solenne celebrazione nel centro della Cattolicità. E' incredibile, ma si creano in questo modo due ali di gente che preme, sale sulle sedie, tenta di toccare i Cardinali, lancia flash in pieno volto al Pontefice, e via dicendo.
E' pertanto estremamente difficile per i pur vigili occhi della Gendarmeria, individuare esaltati o pazzi di turno che tentino di spingersi oltre le transenne, data la confusione che si genera.

Come rimediare a tutto ciò?

Una soluzione estremamente valida potrebbe consistere nel ripristino della Sedia Gestatoria!

Con questo solenne trono il Santo Padre non solo diverrebbe a tutti visibile, ma si eviterebbe anche l'assembramento dei fedeli che vogliono fotografarlo in prima linea. Oguno se ne starebbe al proprio posto con il Papa ben visibile e i Gendarmi potrebbero controllare molto meglio la situazione, perchè ogni movimento in quell'ordinata assemblea richiamerebbe immediatamente la loro attenzione. Inoltre il Papa sarebbe protetto da eventuali attacchi da ben 12 o 14 sediari. Ne trarrebbe inoltre un evidente vantaggio la solenne maestà di Sua Santità che per una strana, ma mediaticamente comprensibile abitudine, viene invitato a stringere le mani a chiunque, a questo contatto fisico che normalmente è sempre stato limitato e scrupolosamente moderato in considerazione dell'Autorità papale e del rispetto dovuto al Vicario di Cristo. Il contatto fisico, tra l'altro, potrebbe esserci sempre, ma meno osceno di quanto non sia oggi: tanta gente sembra quasi volersi attaccare come una piovra alle mani del Pontefice. Altri, invece, vorrebbero baciargli contemporaneamente l'anello: scene talvolta sconvolgenti, anche se motivate dalla buona fede.
Sappiamo tutti che la sedia gestatoria è stata utilizzata senza problemi sino a Giovanni Paolo I. Inoltre tutti possiamo attestare il disagio nel ricordo di quella discutibile pedana mobile che fu utilizzata negli ultimi anni del pontificato del Venerabile Giovanni Paolo II. Sarebbe stato più opportuno o no utilizzare la sedia gestatoria in quel caso?
Purtroppo chi si azzarda a revocare questo solenne "mezzo di trasporto" papale viene dipinto solitamente come un nostalgico in cerca di pompose memorie del passato o di aristocratici ninnoli pontifici. Invece bisognerebbe capire una volta tanto che taluni oggetti del passato non erano espressioni di esteriorità magnificente, bensì utili e pratici strumenti che aiutavano i fedeli a guardare il Papa, esaltavano il senso di rispetto dovuto al successore di Pietro, salvaguardavano la salute e la stanchezza di Sua Santità. Si dirà: ma non è accettabile che un uomo venga portato a braccio da altri uomini! E' un segno di potere!
Ovvietà che derivano da una visione meramente materialistica del Papato. L'amore e l'affetto per il papa rendono lieto il compito ai sediari, la cui istituzione permane viva e pronta a servire il Pontefice. Un uomo anziano portato a spalle su un piccolo trono è anche segno concreto delle parole del Signore a Pietro in Giovanni, 21,18: "In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi". Quel trono è segno di una diversa potestà, di una autorità completamente distinta da quella del mondo e del potere materiale: è la potestà dell'amore e l'autorità del Pastore che "pasce le pecorelle" di Cristo! E' la potestà e l'autorità del Pontefice che è retto fisicamente dai sediari e spiritualmente da tutti i fedeli. E' la potestà e l'autorità del padre che governa la Chiesa di Roma e nella successione apostolica non rappresenta semplicemente se stesso, la propria persona, ma l'auctoritas pontificale discendente dalla missione che Gesù affidò a Simon Pietro.
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Nell'eventualità di questo "ritorno al passato" certamente i mass media non farebbero salti di gioia e qualche giornale potrebbe cogliere l'occasione per abbandonarsi a spiacevoli commenti, eppure sarebbe difficile farlo in questo momento, dinanzi all'evidente esigenza di assicurare la massima sicurezza e protezione al Pontefice.
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Non sono forse queste delle valide e cogenti ragioni per reintrodurre la sedia gestatoria?
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E poi chi l'ha detto che il Papa per essere "amato" deve fare bagni di folla modello rock star o politico intraprendente?
La solennità del suo sacerdozio dovrebbe aiutare i sacerdoti ad aver più rispetto di sè ed i fedeli ad avere maggior rispetto per l'autorità pontificia e sacerdotale che il Papa incarna quale vicario del Pontefice Massimo, del Nostro Signore Gesù, il Re dell'Universo!
fonte:fides et forma