segunda-feira, 30 de junho de 2014

METODO PER ASSISTERE ALLA SANTA MESSA UNENDOSI ALLO SPIRITO DEL SANTO SACRIFICIO secondo gli scritti di San Pier Giuliano Eymard . Le origini apostolico-patristiche della Messa Tridentina

Le origini apostolico-patristiche della Messa Tridentina




La relazione di Sr. Maria Francesca Perillo F.I. circa "Le origini apostolico-patristiche della Messa Tridentina" durante l'ultimo Convegno Summorum Pontificum del maggio 2011 fu veramente notevole. Oggi grazie a Chiesa e post Concilio che ne ha curato la pubblicazione online è disponibile. Si tratta di un tesoro da non tenere nascosto.

La Messa "tridentina" non è stata inventata da san Pio V né dal Concilio di Trento, ma risale ai tempi apostolici. La Liturgia, infatti, non è l'espressione d'un sentimento del fedele, ma è "la" preghiera ufficiale della Chiesa; è Dogma pregato. Essa racchiude qualcosa di eterno non costruito da mano umana. «Ecce ego vobiscum sum», dice Cristo alla sua Chiesa (Mt 28,20).
Introduzione
Con l'espressione "Messa tridentina" o "Messa di san Pio V", si suole indicare la celebrazione del rito secondo il cosiddetto Vetus Ordo, ossia anteriore alla riforma liturgica post-conciliare. Si tratta di due espressioni improprie, poiché, se è vero che il papa san Pio V promulgò un Messale a seguito del Concilio di Trento in realtà non fece altro che fissare e circoscrivere sapientemente un rito già in uso a Roma da secoli. Esso risaliva, nei suoi elementi essenziali, almeno a mille anni prima, precisamente al papa san Gregorio Magno. Da quest'ultimo pontefice viene anche il nome, più corretto ma non esauriente, di rito gregoriano. Non esauriente perché da san Gregorio Magno, come vedremo, il rito risale ai tempi apostolici per riannodarsi infine all'Ultima Cena e al Sacrificio cruento di Nostro Signore Gesù Cristo, di cui ogni Messa è costante ripresentazione ed incruenta attualizzazione.leggere...

METODO PER ASSISTERE ALLA SANTA MESSA UNENDOSI ALLO SPIRITO DEL SANTO SACRIFICIO secondo gli scritti di San Pier Giuliano Eymard






PRIMA PARTE


Mentre il Sacerdote prega ai piedi dell’altare e si
umilia delle sue colpe, confessate innanzi a Dio i
vostri peccati, e adorate in spirito di umiltà, onde
assistere meno indegnamente al Santo Sacrificio.
All’Introito, (Riti di introduzione) considerate
gli ardenti desideri dei Patriarchi e dei Profeti ed
unitevi ad essi per desiderare la venuta e il regno
di Gesù Cristo in voi.
Al Gloria, unitevi agli Angeli per lodare Dio e
ringraziarLo del mistero dell’Incarnazione.
Agli Oremus, (Orazioni) unite le vostre
intenzioni e domande a quelle della Chiesa;
adorate il Dio di infinita bontà, dal quale viene
ogni dono.
All’Epistola, (le letture) ascoltatela come se
udiste la predicazione di un Profeta o di un
Apostolo: adorate la santità di Dio.
Al Vangelo, ascoltate Gesù Cristo Stesso che vi
parla, e adorate la divina Verità.
Al Credo, recitatelo con sentimento di viva fede:
unite la vostra professione di fede pronto a
morire per sostenere tutte le verità del Simbolo.




SECONDA PARTE




All’Offertorio, unite le vostre intenzioni a quelle
del Sacerdote, e offrite il Sacrificio secondo i
suoi quattro fini:
1) come omaggio di adorazione perfetta,
presentando all’Eterno Padre le adorazioni del
Suo Figlio Incarnato, e unendo alle medesime e a
quelle di tutta la Chiesa le vostre; offrite voi
stesso insieme con Gesù Cristo, per amarLo e
servirLo;
2) come omaggio di ringraziamento, che offrite
all’Eterno Padre per ringraziarLo dei meriti,
delle grazie e della gloria di Gesù Cristo, dei
meriti e della gloria della Santissima Vergine e di
tutti i Santi, come pure di tutti i benefici che
avete ricevuto e riceverete per i meriti dello
Stesso Divin Figlio;
3) come ostia di propiziazione, offrendola in
soddisfazione per tutti i vostri peccati ed in
espiazione per tante empietà che si commettono
sulla terra; ricordate all’Eterno Padre che non
potrebbe ricusarvi cosa alcuna, avendovi dato il
Suo Figlio che fra poco Gli starà innanzi
sull’altare come vittima per i peccati nostri e di
tutti gli uomini;
4) quale sacrificio di impetrazione od ostia di
preghiera, offrendoLo al Divin Padre come il
pegno che Egli Stesso ci ha dato del Suo amore,
affinchè possiamo attendere da Lui con fiducia
tutti i beni spirituali e temporali; esponete i vostri
bisogni in particolare, e soprattutto domandate
la grazia di correggervi del vostro difetto
dominante.
Alla Lavanda, purificatevi con la contrizione
per divenire una vera ostia di lode, accetta a Dio,
capace di attirare i Suoi sguardi di compiacenza.
Al Prefazio, (liturgia eucaristica) unitevi al
concerto della corte celeste, per lodare, benedire
e glorificare il Dio tre volte santo per tutti i Suoi
doni di grazia e di gloria e soprattutto per averci
redenti per mezzo di Gesù Cristo.
Al Canone, (preghiera eucaristica) unitevi
all’amore e alla devozione di tutti i Santi della
Legge nuova, per celebrare degnamente questa
nuova incarnazione ed immolazione che sta per
operarsi alla parola del Sacerdote.
Pregate l’Eterno Padre di benedire questo
Sacrificio, di averLo per gradito, e benedire in
Esso tutti gli altri sacrifici di virtù, di santità che
Gli andrete offrendo.
Alla Consacrazione, mentre il Sacerdote,
circondato da una moltitudine di Angeli, si
inchina profondamente per riverenza all’azione
divina che sta per compiere; mentre operando e
parlando divinamente in persona di Gesù Cristo
Stesso consacra il pane e il vino nel Corpo e nel
Sangue dell’Uomo-Dio rinnovando il mistero
della Cena, venerate il potere inaudito dato al
Sacerdote in vostro favore.
Poi, quando alla parola del Sacerdote Gesù si è
fatto presente sull’altare, adorate l’Ostia
Sacrosanta, il Divin Sangue di Gesù Cristo che
implora misericordia per voi; ricevete su di voi,
come Maddalena ai piedi della Croce, il Sangue
che stilla dalle piaghe di Gesù.
Offrite la Vittima Divina alla giustizia di Dio,
per voi e per tutto il mondo; e per intenerire il
Cuore di Dio sulle vostre miserie e aprire su di
voi la sorgente dell’infinita bontà di Dio, offritela
alla Sua divina infinita Misericordia.
OffriteLa alla Divina Bontà perché ne applichi i
frutti di luce e di pace alle anime penanti nel
Purgatorio, e perché il Divin Sangue ne spenga le
fiamme e le renda degne del Paradiso
compiendone la purificazione.
Al Pater Noster, ditelo in unione con Gesù
Cristo in croce che perdona ai Suoi nemici;
perdonate voi pure con tutto il cuore e
sinceramente a tutti quelli che vi hanno offeso.
Al Libera Nos, (Padre Nostro) domandate per
l’intercessione di Maria e di tutti i Santi di essere
liberati da tutti i peccati e mali presenti, passati e
futuri, come pure dalle occasioni pericolose.
All’Agnus Dei, percuotetevi il petto come i
carnefici convertiti sul Calvario; poi
raccoglietevi in un atto di fede, di umiltà e di
fiducia, di amore e di desiderio, per ricevere
Gesù Cristo.



TERZA PARTE




Alla Comunione, apritevi per ricevere l’Ostia
Divina (Gesù) nell’intimo del vostro cuore; per
partecipare al Santo Sacrificio della Messa; e per
unirvi con il Vostro Dio, fonte di ogni delizia.
Datevi completamente a Lui come Lui si dà
completamente a Voi, affinchè siate uniti e fusi
con Lui come due ceri sciolti l’uno nell’altro.
Se non fate la Comunione sacramentale, a causa
di un peccato grave, comunicatevi facendo gli
atti seguenti: concepite (esprimete) un vivo
desiderio di essere uniti a Gesù Cristo,
riconoscendo il bisogno di vivere della Sua vita.
Fate un atto di contrizione perfetta di tutti i vostri
peccati, considerando specialmente la bontà e la
santità di Dio. Ricevete in spirito Gesù Cristo
nell’intimo della vostra anima, domandandoGli
la grazia di vivere unicamente per Lui.
Ringraziate il Nostro Signore di avervi concesso di
assistere alla Santa Messa e di fare la Comunione
Sacramentale o spirituale.
Al Ringraziamento, fate il proposito di offrire
un determinato omaggio, un sacrificio, un atto di
virtù.
Alla Benedizione, domandate infine a Gesù la
benedizione per voi e per tutti i vostri congiunti
ed amici.