Le origini apostolico-patristiche della Messa Tridentina
La
relazione di Sr. Maria Francesca Perillo F.I. circa "Le origini
apostolico-patristiche della Messa Tridentina" durante l'ultimo Convegno
Summorum Pontificum
del maggio 2011 fu veramente notevole. Oggi grazie a Chiesa
e post Concilio
che ne ha curato la pubblicazione online è disponibile. Si tratta di un tesoro
da non tenere nascosto.
IntroduzioneLa Messa "tridentina" non è stata inventata da san Pio V né dal Concilio di Trento, ma risale ai tempi apostolici. La Liturgia, infatti, non è l'espressione d'un sentimento del fedele, ma è "la" preghiera ufficiale della Chiesa; è Dogma pregato. Essa racchiude qualcosa di eterno non costruito da mano umana. «Ecce ego vobiscum sum», dice Cristo alla sua Chiesa (Mt 28,20).
Con l'espressione "Messa tridentina" o "Messa
di san Pio V", si suole indicare la celebrazione del rito secondo il cosiddetto
Vetus Ordo, ossia anteriore alla riforma liturgica post-conciliare. Si
tratta di due espressioni improprie, poiché, se è vero che il papa san Pio V
promulgò un Messale a seguito del Concilio di Trento in realtà non fece altro
che fissare e circoscrivere sapientemente un rito già in uso a Roma da secoli.
Esso risaliva, nei suoi elementi essenziali, almeno a mille anni prima,
precisamente al papa san Gregorio Magno. Da quest'ultimo pontefice viene anche
il nome, più corretto ma non esauriente, di rito gregoriano. Non
esauriente perché da san Gregorio Magno, come vedremo, il rito risale ai tempi
apostolici per riannodarsi infine all'Ultima Cena e al Sacrificio cruento di
Nostro Signore Gesù Cristo, di cui ogni Messa è costante ripresentazione ed
incruenta attualizzazione.leggere...
METODO PER ASSISTERE ALLA SANTA MESSA UNENDOSI ALLO SPIRITO DEL SANTO SACRIFICIO secondo gli scritti di San Pier Giuliano Eymard
PRIMA
PARTE
Mentre il Sacerdote prega ai piedi dell’altare e
si
umilia delle sue colpe, confessate innanzi a Dio
i
vostri peccati, e adorate in spirito di umiltà,
onde
assistere meno indegnamente al Santo
Sacrificio.
All’Introito, (Riti di introduzione)
considerate
gli ardenti desideri dei Patriarchi e dei Profeti
ed
unitevi ad essi per desiderare la venuta e il
regno
di Gesù Cristo in voi.
Al Gloria, unitevi agli Angeli per lodare Dio
e
ringraziarLo del mistero
dell’Incarnazione.
Agli Oremus, (Orazioni) unite le
vostre
intenzioni e domande a quelle della
Chiesa;
adorate il Dio di infinita bontà, dal quale
viene
ogni dono.
All’Epistola, (le letture) ascoltatela come
se
udiste la predicazione di un Profeta o di
un
Apostolo: adorate la santità di Dio.
Al Vangelo, ascoltate Gesù Cristo Stesso che
vi
parla, e adorate la divina Verità.
Al Credo, recitatelo con sentimento di viva
fede:
unite la vostra professione di fede pronto a
morire per sostenere tutte le verità del
Simbolo.
All’Offertorio, unite le vostre intenzioni a
quelle
del Sacerdote, e offrite il Sacrificio secondo i
suoi quattro fini:
1) come omaggio
di adorazione perfetta,
presentando all’Eterno Padre le adorazioni
del
Suo Figlio Incarnato, e unendo alle medesime e
a
quelle di tutta la Chiesa le vostre; offrite voi
stesso insieme con Gesù Cristo, per amarLo
e
servirLo;
2) come omaggio
di ringraziamento, che offrite
all’Eterno Padre per ringraziarLo dei
meriti,
delle grazie e della gloria di Gesù Cristo,
dei
meriti e della gloria della Santissima Vergine e
di
tutti i Santi, come pure di tutti i benefici che
avete ricevuto e riceverete per i meriti
dello
Stesso Divin Figlio;
3) come ostia di
propiziazione, offrendola in
soddisfazione per tutti i vostri peccati ed
in
espiazione per tante empietà che si
commettono
sulla terra; ricordate all’Eterno Padre che
non
potrebbe ricusarvi cosa alcuna, avendovi dato
il
Suo Figlio che fra poco Gli starà
innanzi
sull’altare come vittima per i peccati nostri e
di
tutti gli uomini;
4) quale
sacrificio di impetrazione od ostia di
preghiera, offrendoLo al Divin Padre come
il
pegno che Egli Stesso ci ha dato del Suo
amore,
affinchè possiamo attendere da Lui con
fiducia
tutti i beni spirituali e temporali; esponete i
vostri
bisogni in particolare, e soprattutto domandate
la grazia di correggervi del vostro
difetto
dominante.
Alla Lavanda, purificatevi con la
contrizione
per divenire una vera ostia di lode, accetta a
Dio,
capace di attirare i Suoi sguardi di
compiacenza.
Al Prefazio, (liturgia eucaristica) unitevi
al
concerto della corte celeste, per lodare,
benedire
e glorificare il Dio tre volte santo per tutti i
Suoi
doni di grazia e di gloria e soprattutto per
averci
redenti per mezzo di Gesù Cristo.
Al Canone, (preghiera eucaristica)
unitevi
all’amore e alla devozione di tutti i Santi
della
Legge nuova,
per celebrare degnamente questa
nuova incarnazione ed immolazione che sta
per
operarsi alla parola del Sacerdote.
Pregate l’Eterno Padre di benedire
questo
Sacrificio, di averLo per gradito, e benedire
in
Esso tutti gli altri sacrifici di virtù, di santità
che
Gli andrete offrendo.
Alla Consacrazione, mentre il Sacerdote,
circondato da una moltitudine di Angeli,
si
inchina profondamente per riverenza
all’azione
divina che sta per compiere; mentre operando
e
parlando divinamente in persona di Gesù
Cristo
Stesso consacra il pane e il vino nel Corpo e
nel
Sangue dell’Uomo-Dio rinnovando il
mistero
della Cena, venerate il potere inaudito dato
al
Sacerdote in vostro favore.
Poi, quando alla parola del Sacerdote Gesù si
è
fatto presente sull’altare, adorate
l’Ostia
Sacrosanta, il Divin Sangue di Gesù Cristo
che
implora misericordia per voi; ricevete su di
voi,
come Maddalena ai piedi della Croce, il
Sangue
che stilla dalle piaghe di Gesù.
Offrite la Vittima Divina alla giustizia di
Dio,
per voi e per tutto il mondo; e per intenerire
il
Cuore di Dio sulle vostre miserie e aprire su
di
voi la sorgente dell’infinita bontà di Dio,
offritela
alla Sua divina infinita
Misericordia.
OffriteLa alla Divina Bontà perché ne applichi
i
frutti di luce e di pace alle anime penanti nel
Purgatorio, e perché il Divin Sangue ne spenga
le
fiamme e le renda degne del Paradiso
compiendone la purificazione.
Al Pater Noster, ditelo in unione con
Gesù
Cristo in croce che perdona ai Suoi
nemici;
perdonate voi pure con tutto il cuore
e
sinceramente a tutti quelli che vi hanno
offeso.
Al Libera Nos, (Padre Nostro) domandate per
l’intercessione di Maria e di tutti i Santi di
essere
liberati da
tutti i peccati e mali presenti, passati e
futuri, come pure dalle occasioni
pericolose.
All’Agnus Dei, percuotetevi il petto come i
carnefici convertiti sul Calvario;
poi
raccoglietevi in un atto di fede, di umiltà e
di
fiducia, di amore e di desiderio, per
ricevere
Gesù Cristo.
TERZA
PARTE
Alla Comunione, apritevi per ricevere l’Ostia
Divina (Gesù) nell’intimo del vostro cuore;
per
partecipare al Santo Sacrificio della Messa; e
per
unirvi con il Vostro Dio, fonte di ogni
delizia.
Datevi completamente a Lui come Lui si
dà
completamente a Voi, affinchè siate uniti e
fusi
con Lui come due ceri sciolti l’uno
nell’altro.
Se non fate la Comunione sacramentale, a
causa
di un peccato grave, comunicatevi facendo gli
atti seguenti: concepite (esprimete) un
vivo
desiderio di essere uniti a Gesù
Cristo,
riconoscendo il bisogno di vivere della Sua
vita.
Fate un atto di contrizione perfetta di tutti i
vostri
peccati, considerando specialmente la bontà e
la
santità di Dio. Ricevete in spirito Gesù
Cristo
nell’intimo della vostra anima,
domandandoGli
la grazia di vivere unicamente per
Lui.
Ringraziate il Nostro Signore di avervi concesso
di
assistere alla Santa Messa e di fare la
Comunione
Sacramentale o spirituale.
Al Ringraziamento, fate il proposito di
offrire
un determinato omaggio, un sacrificio, un atto
di
virtù.
Alla Benedizione, domandate infine a Gesù
la
benedizione per voi e per tutti i vostri
congiunti
ed amici.