Molti potrebbero essere indotti a pensare che il principale nemico dell'antica forma liturgica sia da ricercare tra gli avversari storici della Chiesa, come ad esempio il modernismo, la massoneria, il comunismo, il liberalismo, ecc. Riflettendo con attenzione, è possibile rendersi conto che, come spesso capita, il nemico più pericoloso sia presente nelle proprie fila. Purtroppo anche nel movimento tradizionale cominciano ad essere visibili alcune vistose crepe. Mi riferisco principalmente a quella sorta di “deriva liturgica” che capovolgendo l'ordine delle cose, mette in primo piano la cura dei vari aspetti della forma liturgica e in secondo piano la salvezza delle anime e la maggior gloria di Dio. I frutti di questo “liturgismo”, di questo “rubricismo” insipido, non possono che essere marci. Non faccio nomi poiché non voglio togliere la buona fama a nessuno, ma posso dirvi che conosco certe persone, le quali sono attentissime ai minimi aspetti estetici della liturgia, poi però si comportano in maniera talmente poco fraterna col prossimo che in certi casi farebbero impallidire persino i modernisti.
Non voglio essere frainteso. Non sto dicendo che non bisogna avere cura della forma liturgica. Dico solamente che queste cose non devono prendere il primo posto nella gerarchia dei valori, altrimenti si cade in un vuoto estetismo, una sorta di formalismo farisaico. Il fine dell'uomo è Dio, non sono le rubriche liturgiche. E' doveroso obbedire alle norme liturgiche, ma che senso ha essere osservanti in materia liturgica, se poi si trascura la battaglia per la salvezza delle anime e la maggior gloria di Dio?
Qualcuno mi dirà: ma ti rendi conto delle accuse che affermi? Sissignore, mi rendo conto, ma non parlerei così se non avessi cognizione di causa. Fino ad ora ho cercato di soprassedere, ma adesso mi sono stufato di ingoiare, poiché al di là delle intenzioni, questa gente rischia di distruggere il movimento tradizionale, trasformandolo in un guscio vuoto senza sostanza.
La Madonna a Fatima aveva preannunciato che sarebbero giunte mode che avrebbero molto offeso Gesù Cristo. Ciò si è effettivamente avverato. Oggi, molte donne (non solo loro) vanno in giro svestite in maniera indecente. Purtroppo, anche molte cattoliche praticanti si sono lasciate influenzare dalle mode immorali. Addirittura alcune fedeli si permettono di utilizzare abiti scandalosi persino in chiesa. Non si chiede che le donne vadano vestite con abiti medioevali o con il burqa afghano. E' lecito ed opportuno utilizzare indumenti moderni, purché non siano "provocanti". Molte persone si domandano che cosa ci sia di male nel vestirsi in modo spudorato. La risposta è semplice: si commette scandalo (cioè si induce il prossimo a commettere peccato). Tutto ciò che è peccato fare materialmente (uccidere, rubare, fornicare, commettere adulterio, ecc.) è peccato anche desiderare. Le mode spudorate inducono il prossimo (come minimo) a dilettarsi deliberatamente in pensieri turpi. Nel 1953 il grande Pontefice Pio XII (di gloriosa ed immortale memoria) nell'allocuzione "Una gioia", benedisse ed incoraggiò le giovani di Azione Cattolica a combattere la crociata della purezza contro le mode indecenti. Ovviamente le "armi" da utilizzare in questo tipo di battaglie sono il buon esempio, i buoni consigli, la preghiera, e cose di questo genere. Diceva il Santo Giobbe: "militia est vita hominis super terram" (Iob 7,1). E' vero, la vita degli uomini sulla terra è una continua battaglia. Continuiamo dunque a combattere la "crociata della purezza" ed anche se non riuscissimo ad ottenere la sconfitta delle mode immorali almeno avremo dato gloria a Dio nel combattere questa buona battaglia.
fonte:cordialiter
- E senti o espírito inundado por um mistério de luz que é Deus e N´Ele vi e ouvi -A ponta da lança como chama que se desprende, toca o eixo da terra, – Ela estremece: montanhas, cidades, vilas e aldeias com os seus moradores são sepultados. - O mar, os rios e as nuvens saem dos seus limites, transbordam, inundam e arrastam consigo num redemoinho, moradias e gente em número que não se pode contar , é a purificação do mundo pelo pecado em que se mergulha. - O ódio, a ambição provocam a guerra destruidora! - Depois senti no palpitar acelerado do coração e no meu espírito o eco duma voz suave que dizia: – No tempo, uma só Fé, um só Batismo, uma só Igreja, Santa, Católica, Apostólica: - Na eternidade, o Céu! (escreve a irmã Lúcia a 3 de janeiro de 1944, em "O Meu Caminho," I, p. 158 – 160 – Carmelo de Coimbra)