Molti potrebbero essere indotti a pensare che il principale nemico dell'antica forma liturgica sia da ricercare tra gli avversari storici della Chiesa, come ad esempio il modernismo, la massoneria, il comunismo, il liberalismo, ecc. Riflettendo con attenzione, è possibile rendersi conto che, come spesso capita, il nemico più pericoloso sia presente nelle proprie fila. Purtroppo anche nel movimento tradizionale cominciano ad essere visibili alcune vistose crepe. Mi riferisco principalmente a quella sorta di “deriva liturgica” che capovolgendo l'ordine delle cose, mette in primo piano la cura dei vari aspetti della forma liturgica e in secondo piano la salvezza delle anime e la maggior gloria di Dio. I frutti di questo “liturgismo”, di questo “rubricismo” insipido, non possono che essere marci. Non faccio nomi poiché non voglio togliere la buona fama a nessuno, ma posso dirvi che conosco certe persone, le quali sono attentissime ai minimi aspetti estetici della liturgia, poi però si comportano in maniera talmente poco fraterna col prossimo che in certi casi farebbero impallidire persino i modernisti.Non voglio essere frainteso. Non sto dicendo che non bisogna avere cura della forma liturgica. Dico solamente che queste cose non devono prendere il primo posto nella gerarchia dei valori, altrimenti si cade in un vuoto estetismo, una sorta di formalismo farisaico. Il fine dell'uomo è Dio, non sono le rubriche liturgiche. E' doveroso obbedire alle norme liturgiche, ma che senso ha essere osservanti in materia liturgica, se poi si trascura la battaglia per la salvezza delle anime e la maggior gloria di Dio?
Qualcuno mi dirà: ma ti rendi conto delle accuse che affermi? Sissignore, mi rendo conto, ma non parlerei così se non avessi cognizione di causa. Fino ad ora ho cercato di soprassedere, ma adesso mi sono stufato di ingoiare, poiché al di là delle intenzioni, questa gente rischia di distruggere il movimento tradizionale, trasformandolo in un guscio vuoto senza sostanza.
fonte:cordialiter

inundado por um mistério de luz que é Deus e N´Ele vi e ouvi -A ponta da lança como chama que se desprende, toca o eixo da terra, – Ela estremece: montanhas, cidades, vilas e aldeias com os seus moradores são sepultados. - O mar, os rios e as nuvens saem dos seus limites, transbordam, inundam e arrastam consigo num redemoinho, moradias e gente em número que não se pode contar , é a purificação do mundo pelo pecado em que se mergulha. - O ódio, a ambição provocam a guerra destruidora! - Depois senti no palpitar acelerado do coração e no meu espírito o eco duma voz suave que dizia: – No tempo, uma só Fé, um só Batismo, uma só Igreja, Santa, Católica, Apostólica: - Na eternidade, o Céu!