sexta-feira, 28 de janeiro de 2011

Il "messale" riformato da Angelo Giuseppe Roncalli (Giovanni XXIII) nel 1962... Precursore del Messale di Paolo VI "Novus Ordo"

 

Il "messale" riformato da Angelo Giuseppe Roncalli (Giovanni XXIII) nel 1962...
1) Il Messale di San Pio X è stato promulgato da un santo Papa canonizzato che condannò il Modernismo e composto con la collaborazione di sacerdoti assolutamente ortodossi, in egual modo colti e pii. Il "messale roncalliano" è stato "promulgato" da un "papa", già sospetto di modernismo in gioventù, lo stesso "papa" che indisse il "Vaticano II" per "consacrare l'ecumenismo" e aprì le finestre della CHiesa ad un ingannevole "rinnovamento".
Fu composto sotto la direzione di Ferdinando Antonelli che poi sottoscrisse la "nuova messa" e di Annibale Bugnini, "il grande Architetto" della "nuova messa", notorio modernista e framassone.
 2) Il Messale di San Pio X è basato sui principi del Cattolicesimo in materia liturgica, seguiti sempre e in ogni circostanza dai Papi.
Questo Messale fu utilizzato, senza manomissioni, fino all'ascesa del cosiddetto "Movimento Liturgico" negli anni Cinquanta.
 Il "messale roncalliano" fu basato invece sui principi del "movimento liturgico", più volte condannati dai Papi: fu un mero lavoro di transizione e di compromesso per preparare l'avvento della Nuova Liturgia. Fu utilizzato solo quattro anni.
 3) Il Messale di San Pio X non innova nulla ma rimane strettamente legato alla Tradizione (per usare le parole di Benedetto XIV Lambertini). Il "messale roncalliano" è un "ponte che apre la strada ad un promettente futuro" (per usare le parole di Bugnini).
 4) Nel Messale di San Pio X le preghiere ai piedi dell'altare sono sempre recitate. Nel "messale roncalliano" sono omesse alla festa della Purificazione dopo la Processione, al Mercoledì delle ceneri dopo la distribuzione delle ceneri stesse, al Sabato Santo, alla domenica delle Palme dopo la Processione, ai quattro giorni delle Rogazioni dopo la Processioni e in certe altre Messe secondo le "nuove rubriche" del "pontificale romano".
 5) La Colletta
Nel Messale di San Pio X, nei giorni di minore rango liturgico, oltre alla colletta del giorno, vengono recitate le collette di NOstra Signora , di Nostra Signora e di Tutti i santi, contro i persecutori della Chiesa, per il Papa o per i fedeli defunti, etc etc...
 Nel "messale roncalliano" tutte le collette sono abolite.
 6) Le commemorazioni di una festa di un rango minore di un santo o di un domenica sono fatte in accordo con le rubriche nel Messale di San Pio X. Nel "messale roncalliano" invece le commemorazioni di una festa di rango minore (Santo o Domenica) sono abolite o minimizzate e in tal modo che in una domenica la maggior parte delle feste dei santi scompaiono.
 7) Nel Messale di San Pio X le letture sulle Quattro Tempora sono sempre recitate. Nel "messale roncalliano" l'intero blocco di queste letture diventa facoltativo.
 8) Nel Messale di San Pio X l'Epistola è sempre letta dal celebrante in una Messa Solenne, come stabilito da San Pio V. Nel "messale roncalliano" il celebrante siede a lato ed ascolta l'EPistola, come avviene anche nella "messa montiniana".
 9) Nel Messale di San Pio X la sequenza del "Dies irae" deve essere sempre cantata in una Messa da morto solenne. Nel "messale roncalliano" invece diventa totalmente opzionale.
 10) Il Vangelo è sempre letto dal celebrante in una Messa solenne, come specificamente stabilito da San Pio V. Nel "messale roncalliano" invece il celebrante può ascoltare il Vangelo, mentre un altro lo legge.
 11) Il Credo, nel messale di San Pio X, è recitato in moltissime feste, d'accordo con le rubriche. Il Credo, nel "messale roncalliano", è abolito in moltissime feste (Dottori della CHiesa, Santa Maria Maddalena, gli Angeli...).
 12) Il Canone, nel Messale di San Pio X, rimane invariato come dai tempi di San Gregorio Magno. Nel "messale roncalliano" viene inserito nel canone il nome di San Giuseppe, in modo tale da rendere il canone ulteriormente plasmabile e mutabile.
 13) Nel Messale di San Pio X COnfiteor, Misereatur e Indulgentiam devono sempre essere detti prima della Santa Comunione del Popolo. Nel "messale roncalliano" invece sono ABOLITI.
 14) Nel Messale di San Pio X il "benedicamus Domino" è detto al posto dell' "Ite Missa est" nelle domeniche e nelle settimane di Quaresima e Avvento, nelle Vigilie e nelle Messe votive. Nel "messale roncalliano" è ABOLITO, eccetto per quando c'è una processione dopo la Messa.
 15) L'Ultimo Vangelo nel Messale di San Pio X deve essere recitato alla fine della Messa: può essere l'inizio del Vangelo secondo San Giovanni o il proprio della festa occorrente. Nel "messale roncalliano" è ABOLITO l'ultimo Vangelo proprio della Festa, con una sola eccezione.
NON viene letto l'ultimo Vangelo: alla Terza Domenica di Natale, alla Domenica delle Palme, al Giovedì Santo, al Sabato Santo, a ogni Messa seguita da una Processione, a ogni Messa da requiem seguita da una assoluzione e in parecchi altri casi secondo le "rubriche" del nuovo "pontificale romano".
 16) Nel "messale roncalliano" sono "ABOLITE" le seguenti feste: Cattedra di San Pietro in Roma
Invenzione della Santa Croce
San Giovanni a Porta Latina
Apparizione di San MIchele
San Leone II Papa
San Anacleto I Papa
San Pietro in Vincoli
Invenzione di Santo Stefano
Commemorazione di San Vitale
Santa Filomena
 Nel "messale roncalliano" sono "trasformate" le seguenti Feste: la Festa di San Giuseppe Patrono della Chiesa Universale in San Giuseppe artigiano.

La Circoncisione di Nostro Signore nell'Ottava di Natale.

La Cattedra di San Pietro in Antiochia nella festa della Cattedra di San PIetro.

La Festa del Santo Rosario della Beata Vergine Maria è cambiata in Festa della Madonna del Rosario.
 Sono "degradate" le seguenti feste: San Giorgio
La Madonna del Carmine
Sant'Alessio
Santi Ciriaco, Largo e Smaragdo
Impressioni delle Stimmante di San Francesco
Santi Eustachio e compagni
Nostra Signora della Mercede
San Tommaso Becket
San Silvestro
Sette Dolori della Beata Vergine Maria
 17) Sono "ABOLITE" nel "messale roncalliano" le seguenti Ottave: Epifania (risalente al Settimo Secolo)
Corpus Domini (1294)
Ascensione (Ottavo Secolo)
Sacro Cuore (1928)
Immaculata Concezione (1693)
Assunzione (Nono secolo)
San Giovanni Battista (Ottavo Secolo)
Santi Pietro e Paolo (Settimo Secolo)
Tutti i Santi (ca. 1480)
Natività della Vergine (1245)
Santo Stefano (Ottavo Secolo)
San Giovanni Evangelista (Ottavo Secolo)
Santi Innocenti (Ottavo Secolo)
Dedicazione di una Chiesa (Ottavo Secolo)
 18) Sono "ABOLITE" nel "messale roncalliano" le seguenti Vigilie: Epifania
San Mattia Apostolo
San Giacomo Apostolo
San Bartolomeo apostolo
San Matteo apostolo
Tutti i Santi
Sant'Andrea apostolo
Immacolata concezione
San Tommaso apostolo
 19) Nel Messale di San Pio X i tre toni di voci del celebrante sono; udibile, segreto e udibile dai circostanti l'altare. Nel "messale roncalliano" questo terzo tono è "ABOLITO".
 20) nel Messale di San Pio X il celebrante, sia che si trovi al lato dell'Epistola che a quello del Vangelo, fa sempre la riverenza verso la Croce, quando nomina il Santo Nome. Nel "messale roncalliano" questa prescrizione è "ABOLITA".
 21) I riti della Settimana Santa sono riportati fedelmente nel Messale di San Pio X, secondo le prescrizioni di San Pio V. Nel "messale roncalliano" la "settimana santa" non è praticamente più la Settimana Santa del rito tridentino.
Infatti saranno necessarie poche modifiche per travasarla nel "messale montiniano".
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Il Messale protestante di di Paolo VI "Novus Ordo Missae"


Breve esame critico del (Novus Ordo Missæ)

Presentato al Pontefice Paolo VI dai Cardinali Ottaviani e Bacci

MESSALE DI PAOLO VI NOVUS ORDO MISSAE

DE: http://nullapossiamocontrolaverita.blogspot.com/2010/08/il-messale-riformato-da-angelo-giuseppe.html