quarta-feira, 27 de agosto de 2014

La vita nell'aldilà secondo Natuzza Evolo. TUTTI I LIBRI INTEGRALI E TRADOTTI DELLA MISTICA NOSTRA CONTEMPORANEA CATALINA RIVAS

di Don Marcello Stanzione


 La vita nell'aldilà secondo Natuzza Evolo
Don Marcello Stanzione
 Molti anni fa discorrevo con un noto sacerdote carismatico che aveva fondato un gruppo ecclesiale riconosciuto da alcuni Vescovi. Iniziammo a parlare di Natuzza Evolo e, con mia grande sorpresa, il sacerdote affermò che, secondo lui, Natuzza faceva dello spiritismo a buon mercato. Rimasi  molto contrariato da questa affermazione, per una forma di rispetto non risposi al famoso sacerdote ma, nel mio cuore, subito pensai che tale grave affermazione nasceva da una forma non nobile di invidia verso una povera donna analfabeta alla quale migliaia di persone si rivolgevano ogni mese ottenendone sempre un sollievo nell’anima e nel corpo. Con gli anni cercai di studiare il rapporto di Natuzza con i defunti e mi resi completamente conto che la mistica calabrese non andava assolutamente considerata come una “medium”. Infatti, Natuzza non invoca i defunti chiedendo loro di venire da lei e ...
... le anime dei morti le compaiono non per sua decisione e volontà, ma unicamente per volontà delle anime stesse grazie ovviamente al permesso divino.
Quando le persone le chiedevano di avere dei messaggi o delle risposte alle loro domande, da parte dei loro defunti, Natuzza rispondeva sempre che questo loro desiderio non dipendeva da lei, ma unicamente dal permesso di Dio ed invitava loro a pregare il Signore affinché questo loro pio desiderio venisse esaudito. Il risultato era che alcune persone ricevevano messaggi da parte dei loro trapassati, ed altri invece non erano esauditi, mentre Natuzza avrebbe desiderato accontentare tutti. Comunque, l’angelo custode la informava sempre se tali anime nell’aldilà avevano più o meno bisogno di suffragi e di sante Messe.
Nella storia della spiritualità cattolica apparizioni di anime del Paradiso, del Purgatorio e talora anche dell’Inferno, sono avvenute nella vita di numerosi mistici e di santi canonizzati. Per quanto riguarda il Purgatorio, possiamo tra i numerosissimi mistici, ricordare: San Gregorio Magno, da cui è derivata la pratica delle Messe celebrate di seguito per un mese, dette appunto “Messe Gregoriane”; santa Geltrude, santa Teresa d’Avila, santa Margherita da Cortona, santa Brigida, santa Veronica Giuliani e, più vicini a noi, pure santa Gemma Galgani, santa Faustina Kowalska, Teresa Newmann, Maria Valtorta, Teresa Musco, san Pio da Pietrelcina, Edwige Carboni, Maria Simma e tanti altri. E’ interessante sottolineare che mentre per questi mistici le apparizioni delle anime del Purgatorio avevano l’obiettivo di accrescere la loro stessa fede e a spronarli a maggiori preghiere di suffragio e di penitenze, così di affrettare il loro ingresso in Paradiso, nel caso di Natuzza, invece, oltre ovviamente a tutto ciò, questo carisma le è stato accordato da Dio per un’ampia attività di consolazione del popolo cattolico e in un periodo storico in cui, nella catechesi e nella omiletica, il tema Purgatorio è quasi completamente assente, per rafforzare nei cristiani la fede nella sopravvivenza dell’anima dopo la morte e nell’impegno che la Chiesa militante deve offrire a favore delle Chiesa sofferente.
I defunti ribadivano a Natuzza l’esistenza del Purgatorio, del Paradiso e dell’Inferno, a cui venivano inviati dopo la morte, come premio o castigo per la loro condotta di vita. Natuzza, con le sue visioni, confermava l’insegnamento plurimillenario del Cattolicesimo, cioè che immediatamente dopo la morte, l’anima del defunto viene condotta dall’angelo custode, al cospetto di Dio e ne viene perfettamente giudicata in tutti i minimi particolari della sua esistenza. Coloro che venivano inviati nel Purgatorio, richiedevano sempre, tramite Natuzza, orazioni, elemosine, suffragi e soprattutto sante Messe affinché fossero loro abbreviate le pene.

Secondo Natuzza, il Purgatorio non è un posto particolare, ma uno stato interiore dell’anima, la quazle fa penitenza “negli stessi luoghi terreni dove ha vissuto ed ha peccato”, dunque anche nelle stesse case abitate durante la vita. Talvolta le anime fanno il loro Purgatorio anche dentro le chiese, quando è stata superata la fase di maggiore espiazione. Il nostro lettore non deve meravigliarsi di queste affermazioni di Natuzza, perché la nostra mistica, senza saperlo, ripeteva cose già affermate da papa Gregorio Magno nel suo libro dei Dialoghi.  leggere...

 

TUTTI I LIBRI INTEGRALI E TRADOTTI DELLA MISTICA NOSTRA CONTEMPORANEA CATALINA RIVAS

RIVELAZIONI CELESTI SULL'INVISIBILE CHE ACCADE 
DURANTE OGNI SANTA MESSA



- secondo le rivelazioni di Gesù e Maria Santissimi
tramite la mistica  Catalina Rivas -
"Affinché i miei fratelli e sorelle laici di tutto il mondo
 vivano il più grande dei miracoli con il cuore:

 LA CELEBRAZIONE DELLA SANTA EUCARISTIA".



La testimonianza completa scaricabile qui: "La Santa Messa"

Estratto: 
" [...] Nel momento dell’Offertorio, la Vergine indica a Caterina Rivas come la Chiesa, oltre che di Fedeli, vada riempiendosi di Esseri Spirituali a sembianze umane, dal volto illuminato, con ali bianche, alcuni alti, altri con tratti femminili, belli; altri ancora con capelli lunghi o corti, ondulati o lisci, biondi o bruni… disposti in fila al centro, mentre si avvicinano all’Altare e, tra essi, alcuni portano nelle mani la patena, che brilla, procedendo felici… mentre altri, con le mani abbassate e vuote, li seguono a testa bassa e, altri ancora, con le mani giunte in preghiera, ma molto tristi e vergognosi.
“Queste figure - spiega la Vergine - sono i vostri Angeli Custodi, nel momento in cui presentano la loro offerta all’Altare di Dio, da unirsi a quella del Sacerdote, nel pane e nel vino, e quando il pane e il vino divengono il Corpo e il Sangue del Signore, anche la nostra offerta cambia in offerta d’Amore, pur non essendo in voi stessi nessun merito, poiché siete misere creature, ma le vostre offerte, le vostre richieste a Dio Padre, unite al Sacrificio del Redentore Gesù Cristo, nel momento della Transustanziazione (Transustanziazione significa: mutamento di una sostanza in un’altra, in questo caso nella trasformazione del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Gesù), hanno un valore immenso dinanzi a Dio Padre: solo così si “giustifica” il nostro passaggio sulla Terra, per i meriti di Gesù!
Gli Angeli con le mani basse sono i Custodi di quelle persone che non hanno niente da chiedere e da offrire.
La Messa ha un valore infinito, capitelo bene, voi non conoscete il suo valore, ma lo comprenderete il giorno in cui starete dall’altra parte.
Chiedete per tutto e per tutti, chiedete per voi, ma non siate egoisti: ricordatevi delle persone che stanno soffrendo, le persone sulle sedie a rotelle, i malati… chiedete molto, ma anche offrite, perché questa offerta è molto gradita al Signore, offrite voi stessi… questo è ciò che è più gradito al Signore, offrite voi stessi, perché Egli compia la Sua Volontà in voi, perché possa trasformarvi e possa fare di voi altri Cristi…
Gli Angeli che vanno a testa bassa, con le mani vuote o giunte, vergognosi, sono i Custodi di quelle persone che, pur essendo presenti a Messa, stanno con la mente in altri posti, non sono attente… allora gli Angeli si vergognano, perché quelle persone non dovrebbero neanche stare lì… non solamente non partecipano alla Messa, ma fanno anche vergognare i loro Angeli Custodi e offendono il Signore”.
Alcuni momenti dopo, alla Consacrazione, nel momento del “Santo”, la veggente nota che scompare tutto ciò che sta alle spalle del Sacerdote, pareti, tetto… tutto.." . 



Chi è Catalina Rivas

Catalina Rivas vive a Cochabamba, in Bolivia. Nella prima metà degli anni ’90 è stata scelta da Gesù per trasmettere al mondo i Suoi messaggi di amore e misericordia.
Catalina, che Gesù chiama  "la Sua segretaria", scrivendo sotto Sua dettatura, è in grado di riempire in pochi giorni centinaia di pagine di quaderno, fitte di testo. Per scrivere i tre quaderni da cui venne tratto il libro "La Grande Crociata dell’Amore", Catalina, impiegò appena 15 giorni.
Gli esperti rimasero impressionati dalla notevole quantità di materiale che la donna aveva scritto in così poco tempo. Ma rimasero colpiti ancor di più dalla bellezza, dalla profondità spirituale e dalla indubbia validità teologica dei suoi messaggi, considerando per altro il fatto che Catalina non aveva terminato le scuole medie superiori, né tantomeno possedeva alcuna preparazione in campo teologico.
Catalina nell’introduzione di uno dei suoi libri scrive: "Io, indegna Sua creatura, sono diventata improvvisamente la Sua segretaria…Io che non ho mai saputo niente di teologia né ho letto mai la Bibbia…improvvisamente ho iniziato a conoscere l’Amore del mio Dio, che è anche il tuo…I Suoi fondamentali insegnamenti ci rivelano che l’unico amore che non mente, non inganna, non ferisce, è il Suo; egli ci invita a vivere quell’amore attraverso numerosi messaggi, uno più bello dell’altro".
I messaggi contengono verità teologiche che, nonostante la loro intrinseca complessità, vengono espresse con una semplicità ed una immediatezza sconcertanti. I messaggi contenuti nei libri di Catalina rivelano la speranza fondata sull’immenso amore di Dio. Un Dio di immensa misericordia ma allo stesso tempo un Dio di giustizia che non viola la nostra libera volontà.
Tutti i messaggi dettati da Gesù sono stati raccolti in otto libri che il 2 aprile 1998 hanno ricevuto l’Imprimatur dall’Arcivescovo di Cochabamba Mons. René Fernández Apaza. In questo documento l’Arcivescovo afferma: "Abbiamo letto i libri di Catalina e siamo sicuri che il loro unico obbiettivo è quello di condurci tutti attraverso la strada dell’autentica spiritualità, la cui fonte è il Vangelo di Cristo.
Per questo, autorizzo la loro stampa e diffusione, raccomandandoli come testi di meditazione e orientamento spirituale, al fine di ottenere molti frutti per il Signore che ci chiama a salvare anime, mostrando loro che Egli è un Dio vivo, pieno di amore e misericordia".
Catalina dal 1994 porta su di sé le piaghe del Signore che appaiono di solito il Venerdì Santo.
Nell’ottobre del 1994, mentre si trovava in pellegrinaggio a Conyers, negli Stati Uniti, Catalina vide improvvisamente una forte luce attorno al Crocifisso e sentì il bisogno di offrire sé stessa e la sua vita al Signore. Vide 4 raggi di luce che uscivano dalle mani, dai piedi e dal costato di Gesù crocifisso, i quali penetrarono nelle sue mani, nei piedi e nel suo cuore come fulmini. Il dolore era talmente intenso che Catalina cadde a terra.
Due giorni dopo, in Costarica, Gesù le disse che il dono delle stigmate che le aveva fatto le avrebbe consentito di condividere con Lui le sofferenze della Sua Croce e che esse sono riservate solo a coloro che sono capaci di amarlo come Egli desidera essere amato.
Nel gennaio del 1996 il dottor Ricardo Castañón, ricercatore e docente di neuropsicofisiologia all’università Cattolica della Bolivia, visitò Catalina in ospedale e qui ebbe modo di constatare la presenza delle stigmate sul corpo della donna e la sua terribile sofferenza durante l’esperienza mistica della passione di Gesù. Le piaghe della donna il giorno dopo si erano già miracolosamente rimarginate, tanto che i medici non riuscivano a spiegare come quelle profonde ferite potessero essere guarite in un lasso di tempo così breve.






Imprimatur
+ Mons. René Fernández Apaza
Arzobispo de Cochab




 






TUTTI I LIBRI INTEGRALI E TRADOTTI
DELLA MISTICA NOSTRA CONTEMPORANEA


      





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 In lingua italiana -
  La Passione
  La Santa Messa 
  Provvidenza divina
  L'Arca della nuova alleanza 

  La Porta del Cielo    In adorazione


(Gli altri in allestimento -anche nelle altre lingue)