Monsignor Vincenzo Franco, Vescovo Emerito di Otranto aspetta il fisioterapista, ma trova il tempo per una intervista sul tema chiesa e dialogo, specie dopo i nuovi attacchi del New York Times al Papa. Eccellenza, in che modo valuta queste nuove bordate del giornale americano al Santo Padre?: " guardi, io non sto a seguire il can per l' aia e quello che scrive il giornale mi interessa molto poco. Penso che sia parte di una campagna denigratoria che da tempo circonda la Chiesa cattolica e il Papa e dunque non mi meraviglia più nulla". Ma ci sarà una ragione: " io non faccio dietrologia, ma basta vedere la proprietà editoriale del giornale. Ma buona parte di responsabilità oggi la ha la Chiesa cattolica che deve riflettere e meditare, i Vescovi parlino anche se questo riesce politicamente scomodo e causa mal di pancia. Il vero cattolico non può mai piacere a tutti. La Chiesa cattolica ha fatto troppe pubbliche scuse, ha chiesto ... ... perdono a destra e manca, ma non ha mai ricevuto lo stesso trattamento. E' un gesto ammirevole scusarsi dei propri errori, ma il vero problema é che bisogna valutare quali siano gli errori e dove siano". In che senso?: " a mio giudizio, la dottrina della Chiesa non é mai cambiata e le basi sono sempre le stesse, sbaglia di grosso chi nel nome del modernismo pensa di voler cambiare tutto. In realtà, la Chiesa si regge sulla Parola di Dio e sul Magistero e la Tradizione della Chiesa. Tempo fa trovai davvero singolare che un Papa potesse arrivare a baciare il Corano, ma ormai tutto é permesso. In quanto al dialogo con gli ebrei mantengo le mie riserve". Ovvero?: " da Vescovo io non avrei messo piede in una Sinagoga, non é quello il nostro terreno e poi quei signori per quale ragione non vengono in umiltà mai da noi"?. Lo spieghi: " perché non credono, e siccome non si convertiranno, ecco spiegato il motivo. A mio parere quella definizione di perfidi era ed é valida, ma una insana voglia di perdonismo la ha eliminata eppure non era un insulto, ma la verità, ovvero significava che loro sono lontani dalla fede". Dunque per lei rimangono perfidi: " certo che tali sono in quanto, lo ribadisco, storicamente gli ebrei del tempo, misero a morte Cristo, obbligarono il debole Pilato e lo rinnegarono. Pertanto é auspicabile come buoni cattolici che si convertano". Dialogo con l' Islam: " altro tasto dolente. Dopo il grave fatto di sangue della Turchia, mi sarei atteso reazioni più forti, invece nulla. Dialogare con quella gente é tempo perso. Non é pensabile parlare con quei fanatici, violenti e nemici del cattolicesimo. Io non accetto e non condivido questo modo di fare, basta con quella gente che cerchiamo di inseguire con le caramelle. Ci vogliono chiari limiti". Bruno Volpe fonte:pontifex.roma.it |
- E senti o espírito inundado por um mistério de luz que é Deus e N´Ele vi e ouvi -A ponta da lança como chama que se desprende, toca o eixo da terra, – Ela estremece: montanhas, cidades, vilas e aldeias com os seus moradores são sepultados. - O mar, os rios e as nuvens saem dos seus limites, transbordam, inundam e arrastam consigo num redemoinho, moradias e gente em número que não se pode contar , é a purificação do mundo pelo pecado em que se mergulha. - O ódio, a ambição provocam a guerra destruidora! - Depois senti no palpitar acelerado do coração e no meu espírito o eco duma voz suave que dizia: – No tempo, uma só Fé, um só Batismo, uma só Igreja, Santa, Católica, Apostólica: - Na eternidade, o Céu! (escreve a irmã Lúcia a 3 de janeiro de 1944, em "O Meu Caminho," I, p. 158 – 160 – Carmelo de Coimbra)