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LA SACRALITA' DI TUTTE LE COSE
Attraverso tutte le cose vivere il rapporto con Dio
"Ritornare davvero nel paradiso di DIO, far sì che tutte le cose non siano più impedimento e diaframma, non siano più velo che nasconde il Signore, ma tutte piuttosto rivelino il suo volto, tutte piuttosto ci introducano alla Sua presenza, sicché attraverso tutte le cose l'anima viva costantemente in unione con Lui.
Non - badate - nonostante le cose, ma attraverso di esse l'anima viva l'unione con Dio, perché molto spesso noi viviamo in unione con Dio - anche perennemente - ma nonostante le cose.
L'atteggiamento dell'anima è un atteggiamento adorante.
E' il senso della maestà divina che mi conquista: di fronte alla bellezza e alla fragilità del fiore è l'umiltà di Dio che mi conquista.
Voi siete sempre di fronte al Signore: atteggiamento di umiltà riverente, di rispetto, di silenzioso tremore di fronte a tutte le cose".
(pp. 16-17;19)
Se crediamo, tutto è segno di Dio
"Le nostre opere, la nostra preghiera non sono capaci di rompere la nostra solitudine.
E' così, eppure non è così, perché Dio, pur trascendendoci infinitamente, si è unito a noi.
Nom si sa qual è la misura della Sua cooperazione alla nostra azione.
Le cose stesse, pur non somigliando a Dio, sono segno della Sua bontà e misericordia.
La nostra preghiera è la parola che rivolge lo Spirito Santo al Padre; nella nostra opera è Cristo che vive in noi.
Tutto può esser un segno di una comunione di Dio con noi.
Qualunque sia la vita che facciamo, sia che sperimentiamo o no l'azione di Dio, dobbiamo aver fiducia nel fatto che Dio è con noi.
Dio ti ama.
Se credi, tutto è segno dell'amore di Dio.
Come in cielo non resta che Dio, così attraverso tutti i segni l'anima non vede che l'amore, non possiede che l'amore.
Amore immenso, infinito, eterno: l'amore stesso di Dio".
(p 36)