quinta-feira, 4 de fevereiro de 2010

Joseph Ratzinger: "Non bisogna tener conto dei criteri quantitativi di successo" (da "Il sale della terra")


Su segnalazione della nostra preziosissima Gemma leggiamo questo bellissimo brano particolarmente adatto al momento:

Peter Seewald

Da IL SALE DELLA TERRA

Premessa

La fede cattolica –Segni e parole

Domanda:….D’altra parte molti dei Suoi richiami e dei Suoi appelli non pare abbiano sortito particolari risultati. In ogni caso Lei non è riuscito a provocare un ampio movimento contro le tendenze del tempo e un cambiamento di mentalità di vaste proporzioni. A consolazione di questo, Lei ha detto che Dio conduce la Chiesa per vie misteriose. Ma non le pare deprimente il fatto che il dibattito si avvolga su se stesso e che, al contrario, il livello delle discussioni sia caduto ancora più in basso? Nel frattempo pare anzi che i contenuti della fede siano ulteriormente andati persi, che in tutte queste questioni si sia fatta strada un’indifferenza ancora più grande.

R: Non ho mai preteso di riuscire a imporre un’altra direzione al timone della storia. E se lo stesso Nostro Signore finisce sulla croce, allora si vede che le sue strade non portano così rapidamente a dei risultati misurabili. Credo che questo sia davvero molto importante. I discepoli gli hanno posto domande del genere: ma che cosa sta succedendo? Perché non si vede nessun risultato? Ed egli ha risposto con le parabole del seme di senape, del lievito e molte altre ancora, e ha spiegato loro che la statistica non è uno dei criteri di Dio.
Tuttavia con i semi di senape e con il lievito accade davvero qualcosa di sostanziale e decisivo, che voi adesso non potete vedere.
Per questo, mi pare, non bisogna tener conto dei criteri quantitativi di successo. Non siamo un’impresa commerciale, che può avere come unità di misura le cifre e dire: la nostra politica ha avuto dei buoni esiti e le vendite sono cresciute. Noi svolgiamo un servizio, che ultimamente non è nelle nostre mani, ma in quelle di Dio. D’altra parte non è nemmeno vero che tutto finisce in nulla. Ci sono anzi, proprio tra i giovani e in tutti i continenti, dei segni di rinascita della fede.
Forse dobbiamo abbandonare le idee di chiesa nazionale o di massa. E’ probabile che davanti a noi ci sia un’epoca diversa della storia della Chiesa, un’epoca nuova in cui il cristianesimo verrà a trovarsi nella situazione del seme di senape, in gruppi di piccole dimensioni, apparentemente ininfluenti, che tuttavia vivono intensamente contro il male e portano nel mondo il bene, che lasciano spazio a Dio.
Vedo che un grande movimento di questo genere è già in atto. In questo momento non voglio citare degli esempi. Sicuramente non ci sono conversioni di massa al cristianesimo, svolte paradigmatiche o inversioni di tendenza. Ma ci sono modi forti di vivere la fede, che rianimano le persone e danno loro vitalità e gioia, una presenza di fede, dunque, che significa qualcosa per il mondo.

Da Peter Seewald, Joseph Ratzinger, "Il sale della terra: Cristianesimo e Chiesa cattolica nel XXI secolo" – Un colloquio con Peter Seewald, Edizioni San Paolo 2005